Sergej Glinkov – Catherine Lescault. La musa perfetta
La pittura di Sergej Glinkov agisce nella de-costruzione della superficie e lascia che siano l’occhio e la mente di chi guarda a ricostruire ciò che resta della forma.
Comunicato stampa
“La mia opera è perfetta, e adesso posso mostrarla con orgoglio. Non esisterà mai un pittore, un pennello, un colore, una tela o una luce in grado di rivaleggiare con Catherine Lescault!” ... Si fermarono di fronte a una figura femminile a grandezza naturale, nuda a metà, che li colmò di ammirazione. (da Il capolavoro sconosciuto, Honoré de Balzac).
Da questo romanzo nasce la filosofia della nuova mostra del famoso pittore ucraino Sergej Glinkov, che presenta presso la galleria EContemporary di Trieste un progetto di esaltazione del corpo femminile.
Una donna ritratta nelle pose più classiche che enfatizzano la sinuosità e sensualità del corpo. Un corpo che grazie alle cariche pennellate sovrapposte di colori ad olio, alla leggerezza dell'acquarello o alla linearità della china, si dissolve dalla realtà e dalla sua rappresentazione verosimigliante, in modo da permettere all'osservatore di identificarvi le proprie aspettative semantiche.
La pittura di Sergej Glinkov agisce nella de-costruzione della superficie e lascia che siano l’occhio e la mente di chi guarda a ricostruire ciò che resta della forma.
In un’intervista l'artista dichiara: “E’ tutta una questione di fenomenologia della materia e del colore, che per me è l’essenza stessa della pittura. Nessuna pretesa d’innovazione formale o di stile, ma energia vitale messa in circolo tramite il colore e la luce”.