Dino Fracchia – Continuous days
COLLI independent art gallery apre il suo spazio con la mostra continuous days, Parco Lambro, Milano, 29/5/1975 – 26/6/1976. Le date sono l’inizio e la fine di due eventi epocali uniti in un’unico frame, continuum fotografico del reporter Dino Fracchia.
Comunicato stampa
COLLI independent art gallery apre il suo spazio con la mostra continuous days, Parco Lambro, Milano, 29/5/1975 – 26/6/1976. Le date sono l'inizio e la fine di due eventi epocali uniti in un'unico frame, continuum fotografico del reporter Dino Fracchia.
Continuous days è infatti un lasso di tempo liberato, i giorni dell'happening del proletariato giovanile nel Parco Lambro di Milano, il cosiddetto Festival di Re Nudo. Dino Fracchia, che aveva frequentato senza macchina fotografica le precedenti edizioni del 1971,'72 e '74, torna a fotografare il paesaggio vivo di una adunata di 100.000 giovani. La mostra propone 12 scatti dell'autore, topici, straordinari accompagnati da una pubblicazione catalogo che impagina in loop tutti i fotogrammi di 13 rulli inediti scattati nel flusso della festa.
La scelta di raccontare ordinariamente il lento slegarsi delle giornate e degli accadimenti porta sia alla noia ripetitiva che al blow up dei fatti, alcuni eclatanti. Questo reportage sociale documenta quella comunità barbona, del vivere nelle piazze naturali come significato rivoluzionario, di un rapporto mitico con certe zone della città come il Parco Lambro o Brera a Milano o Campo de' Fiori a Roma, luoghi di favolose adunate, di campi alternativi, zone liberate di collettivizzazione dell'esistenza.
Era il circuito del “Re nudo” rivista underground espansa oltre il foglio, di giovani che rivendicano politicamente il diritto a riunirsi a fare festa, vera riappropriazione della natura sociale contro la metropoli; feste non solo per propinare comizi di catechismo politico, ma un modo per accumulare forza, per impossessarsi del tempo. Ma durante il raduno del 1976, l'ultimo della serie, scoppia la rivolta e si intravvede l'orizzonte post-industriale. Sono esemplari a proposito le fotografie dei polli espropriati e della cacciata dei cantautori che chiudono simbolicamente l'epoca della cultura
beat-hippie ormai denudata e ne aprono un'altra, l'irriguardosa scena punk.
Le fotografie di Dino Fracchia lasciano intravedere all'orizzonte l'utopia di una società parallela del tempo liberato con i suoi simboli, i suoi svaghi e le sue libertà; le sue prese fotografiche restituiscono “in tondo” la situazione e l'accampamento prima dell'acume, l'accellerazione della rivolta o della danza ossessa.
Dino Fracchia é nato a Milano nel 1950, ingegnere aeronautico mancato, inizia a fotografare professionalmente nel 1974. Da allora ha fatto diversi reportage fotografici viaggiando fra Europa, Africa, Americhe e Medio Oriente, usando i mezzi di trasporto più diversi, spesso i più improbabili, a volte anche a piedi. Collabora o ha collaborato con numerose testate italiane ed estere, fra cui Panorama, L'Espresso, Epoca, Europeo, Sette, Il Venerdì, La Repubblica, La Stampa, Corriere della Sera, Focus, Airone, New York Times, Time Magazine, Chicago Tribune, Le Monde, Liberation, Stern , ecc.; i suoi portfolio sono apparsi sulle edizioni francese ed italiana di Zoom, su Progresso Fotografico e Photo.
Catalogo in mostra edito da viaindustriae publishing e A+M bookstore.
all'interno del programma / upcoming exhibition
YES YES YES alternative press
18 aprile-6 giugno 2015
COLLI independent art gallery nasce come spazio di arte contemporanea a Roma dedicato a opere e progetti printed matter, bookworks, edizioni e multipli. Il contenitore ospita project-room con artisti/editor ed operazioni cooperative con altri spazi, progetti editoriali, etichette. La struttura è divisa in tre settori principali: lo spazio d’arte che ospita i programmi espositivi degli artisti, la piattaforma editoriale (practical library) strumento collaborativo per pubblicare e co-editare progetti inediti e di ricerca con altre realtà del panorama produttivo, ed il bookstore, negozio di vendita diretta ma anche studio bibliografico per consulenze specialistiche rivolte a collezioni private, musei ed archivi nell’ambito dell’editoria contemporanea rara e d’artista. Lo spazio dello store è stato concepito con il sistema libreria pratica, piattaforma che si configura come una rete di distribuzione indipendente.
Le opere proposte e le produzioni delle project-room tratteranno di: installazione mixed media, arte moltiplicata di diversi formati, editoria off-media rara e d’artista, opera-libro, poster art, network art, fotografia sociale, edizioni e multipli a tiratura speciale e limitata.
L’indirizzo della galleria è legato al concetto di indipendenza con l’intento di puntare su un mercato dell’arte vicino ai nuovi collezionismi, ad una dimensione accessibile all’opera, una propensione social dello spazio spostato più al valore culturale e trasmissivo che al sistema esclusivo commerciale. Obiettivo è di costruire una ipergalleria rete di progetti che veicoli ogni specificità del consorzio e costruisca un sistema autonomo e remunerativo dello scambio dell’opera artistica, intesa come bene comune culturale “sfogliabile o navigabile”. display and space-design: Practical Library, progetto di viaindustriae