Otto Piene a Milano
Per la prima volta a Milano,una mostra celebra il lavoro e la ricerca di Otto Piene (1928-2014) pittore e scultore tedesco, membro fondatore del Gruppo ZERO (1957-1966) una delle avanguardie artistiche più importanti del dopoguerra, cui hanno aderito tra gli altri Lucio Fontana, Yves Klein, Piero Manzoni, Heinz Mack, Gunther Uecker, accomunati dalla volontà di ridefinire e trasformare l’arte.
Comunicato stampa
Per la prima volta a Milano,una mostra celebra il lavoro e la ricerca di Otto Piene (1928-2014) pittore e scultore tedesco, membro fondatore del Gruppo ZERO (1957-1966) una delle avanguardie artistiche più importanti del dopoguerra, cui hanno aderito tra gli altri Lucio Fontana, Yves Klein, Piero Manzoni, Heinz Mack, Gunther Uecker, accomunati dalla volontà di ridefinire e trasformare l’arte.
Piene spiegò come "ZERO" fosse un termine ricercato dal gruppo per riflettere l'intenzione di ripartire da capo, azzerando tutte le esperienze artistiche conosciute fino a qual momento per creare silenzio e purezza, proponendo un’idea di un'arte che potesse costruire qualcosa di positivo cominciando dalla distruzione di ogni schema precedente. Utilizzando i nuovi mezzi espressivi offerti dal progresso scientifico e tecnologico, ai colori a olio degli artisti astratto-informali sostituiscono i metalli, la plastica, superfici riflettenti, sorgenti luminose, servendosi di elementi strutturali, organizzati in modo seriale e ritmico. È il caso delle trame seriali di Otto Piene.
Otto Piene ha spinto l'arte oltre il linguaggio della pittura tradizionale, adottando nuovi supporti, materiali e tecnologie: famoso per le sue opere di luce-cinetica, gli spettacolari dipinti di fuoco e fumo e per aver indagato in modo totalmente nuovo la connessione tra arte, natura e tecnologia.
Il suo vasto e innovativo opus artistico comprende l'uso di laser e l'olografia. Il suo “Arcobaleno Olimpico”, opera ambientale di 700 metri, realizzata in occasione dei Giochi Olimpici di Monaco di Baviera nel 1972 è diventato uno dei più potenti messaggi visivi di pace del secolo.
Dal 1999, Otto Piene ha adottato come mezzo espressivo la ceramica. Le sue ceramiche rimandano alle prime opere cinetiche e Piene stesso le definisce "immagini pesanti": “sono meno illusionistiche dei dipinti e hanno una qualità tattile intrinseca, lasciando lo spettatore "sentire" e non solo "vedere" gli oggetti”.
Come tutte le opere di Otto Piene, le ceramiche sono caratterizzate dalla ricerca sulle forze primarie della natura: luce, fuoco, aria e terra.
Le opere in mostra nello spazio ATELIER Les Copains si concentrano proprio su questa parte della sua produzione, e offrono l'opportunità di conoscere uno degli aspetti meno famosi dell’artista.
Su ATELIER Les Copains:
ATELIER Les Copains è uno spazio multidisciplinare che vuole fungere da richiamo ed eco per la realtà artistica e culturale contemporanea, un luogo dedicato alle più innovative tendenze dell’arte. 150 metri quadri di spazio espositivo in Via Manzoni 21, un laboratorio dove confrontare esperienze, valorizzare la creatività, elaborare progetti d’arte, organizzare eventi, incoraggiare nuove sinergie e collaborazioni con artisti, galleristi, critici e collezionisti. ATELIER Les Copains è un luogo aperto al contemporaneo, uno spazio di comunicazione e promozione.