Ron Gorchov
La galleria Thomas Brambilla è onorata di esporre per la prima volta in Italia le opere fresche ed innovative di Ron Gorchov che ad ottant’anni ha il piglio e la sfrontatezza di un esordiente.
Comunicato stampa
Nell'ultimo ventennio nella pittura contemporanea si è imposta un'immagine depurata nella quale forma e colore sono sottoposti ad un processo di sottrazione. Il risultato è un prosciugamento dell'immagine che si impone per sospensione e abbassamento, diventando una specie di sudario della pittura. In Europa i massimi artefici di questo “low profile” sono stati Raoul De Keyser e Luc Tuyman che, dipingendo decine di quadri con “ la cataratta” hanno ben interpretato lo sviluppo nichilista della società europea. Invece in America la lezione minimalista e riduzionista non è mai disgiunta da fisicità e felicità coloristica, come nella grande lezione di Richard Tuttle, oppure in monumentalità dei minimi termini come nelle sculture di Joel Shapiro.
Le opere di Ron Gorchov si inseriscono perfettamente in questo contesto perché possiedono, come nella miglior tradizione americana, una grande presenza scenica, unita ad un'opera di sottrazione e ripetizione che ora si impone in tutta la sua forza anticipatrice.
L'artista è diventato, all'età di ottantaquattro anni, un vero punto di riferimento per le nuove generazioni con le sue opere sospese tra bidimensionalità e tridimensionalità. I suoi supporti di legno, sagomati e bombati, aggrediscono con forza lo spazio, definendo una spazio topologico dove il pittore depone, con pennellate fresche e veloci forme semplici e ripetute che prendono il valore di Sinopia, traccia ed impronta di un‘ immagine. Il colore è steso con la freschezza dell'affresco che, con intensità e velocità riesce a trasmettere un senso di contemporaneità che spiazza lo spettatore meno avveduto.
Le due forme che affiorano dal colore sono il ricordo dello spazio esistente tra le braccia e il corpo nelle statue antiche, uno spazio “assente” ma che è indispensabile per definire il corpo: spazio topologico che agisce simbolicamente sulla nostra percezione come la sagomatura del supporto che evoca la stilizzazione di un busto umano. Ron Gorchov si impone per coerenza anticipando la pittura di questo decennio sin dagli anni settanta, ma solo adesso, passato l'entusiasmo neo pop, è riuscito a veder acclamata la sua pittura in tutto il mondo.
La galleria Thomas Brambilla è onorata di esporre per la prima volta in Italia le opere fresche ed innovative di Ron Gorchov che ad ottant'anni ha il piglio e la sfrontatezza di un esordiente.
In the last two decades, a purified picture has set in contemporary painting, in which form and color are subjected to a process of subtraction. The result is a drying up of the image that is imposed for suspension and lowering, becoming a sort of "shroud of painting".
In Europe, the greatest creators of this "low profile" were Raoul De Keyser and Luc Tuyman: the artists have well interpreted the development of the nihilistic European society, painting dozens of works with "cataracts".
But in the United States the minimalist and reductionist lesson has never divorced from physicality and happiness of color - as in the great lesson of Richard Tuttle - or in monumentality of the minimum terms, as in the sculptures of Joel Shapiro.
The works of Ron Gorchov perfectly fit in this context because they possess, as in the best American tradition, a great stage presence, linked to a work by subtraction and repetition which now imposes itself in all its anticipatory strength.
The artist has become, at the age of eighty-four, a real point of reference for the new generations with his works, suspended between two-dimensional and three-dimensional. His wooden supports, shaped and curved, assault space with force, defining a topological space where the painter lays, with fresh and fast brushstrokes, simple and repeated shapes that take the value of Sinopia, both trace and imprint of an image. The color is applied with the freshness of the fresco that, with intensity and speed is able to convey a sense of modernity that displaces the less circumspect viewer.
The two forms emerging from the color are the memory of the space between the arms and the body in ancient statues, an "absent" but essential space to define a body: a topological space that acts symbolically on our perception, as the shaping of the support evokes the stylization of a human bust.
Ron Gorchov stands out for consistency, anticipating the painting of this decade since the seventies, but only now, after the neo pop enthusiasm passed away, the artist is able to see his painting acclaimed worldwide.
Thomas Brambilla Gallery is honored to exhibit for the first time in Italy the fresh and innovative works of Ron Gorchov, an eighty years old who has the look and the effrontery of a rookie.
Ron Gorchov
Nato nel 1930 a Chicago, Illinois, vive e lavora a Brooklyn, New York / Born in Chicago, Illinois in 1930; lives and works in Brooklyn, New York.
Le sue opere sono incluse in molte importanti collezioni / Gorchov's paintings are included in many prominent collections: Everson Museum of Art, Syracuse NY; Guggenheim Museum, New York City; Metropolitan Museum of Art, New York City; Museum of Modern Art, New York City; The Art Institute of Chicago, Chicago, IL; The Denver Art Museum, Denver, CO; The Detroit Art Museum, Detroit, MI; The Nelson-Atkins Museum of Art, Kansas City, MO; Whitney Museum of American Art, New York City;