Tentazioni
La mostra sfida le diverse epoche mettendole a confronto su temi comuni: il peccato, il vietato e le debolezze dell’animo umano. Undici gli artisti contemporanei selezionati, altrettante le opere classiche presenti.
Comunicato stampa
Oscar Wilde aveva ragione, l ’unico modo per libera rs i dalle tentazioni è ce dervi! Se l’arte è da intendersi tutta contemporanea, allora temi, soggetti e linguaggi si rincorrono nelle epoche e nel la storia.
L’Arte, nelle sue varie stagioni, dall’antichità fino alla Rivoluzione Francese , è legata a doppio fil o con la committ enza religiosa; i soggetti delle opere , pittoric he e scultoree , si ispir ano ai temi cristiani, narrano le gesta eroiche dei santi e celebrano il culto della T rinità.
In epoca r omantica la visione dell’arte si trasforma e si spinge verso la modernità ; è l’uomo con i s uoi turbamenti e le sue passioni amorose, politiche o sociali, a guadagnare la scena . A guardar bene però le epoche precedenti si dimostrano anche intrise di atmosfere confinanti con il “proibito”: l'erotismo, il vizio, la rappr esentazione del sesso e dell'eccesso s i rivelano temi molto cari agli artisti del passato.
Oggi i contorni che de lineano gli ambiti artistici sono ancor più labili e il dialogo tra espressioni temporalmente lontane è sempre più frequente; è c onsuetudine o rmai visitare mostre d'arte contemporanea allestite a ll’interno di luoghi storici , così come vedere fiere internazionali ospitare gli old masters . S egno evidente di un cortocircuito in atto.
Tentazioni , la nuova mostra collettiva curata da Luca Beatrice , p rende spunto proprio da qui e sfida le diverse epoche mettend o le a confronto sui temi comun i : il peccato, il “vietato” e le debolezze dell’animo umano. P eculiare lo spazio espositivo, la Galleria Zabert di Roberto Grasselli di Torino , che nat a con una voca zione prettamente antiquaria ha di recente rivolto la sua attenzione al l’universo del contemporaneo.
Undici gli artisti contemporanei selezionati , altrettante le opere classiche presenti in mostra.
E leganti sono i nudi femminili di Man Ray , della serie New P rints 1934, seducenti le donne di Carlo Mollino nei s uoi vintage prints , sensuale é la modella immortalata da Bettina Rheims in Mode refusée III , 1986 . Più erotico ed estremo è il racconto di Nobuyosh i Araki n ell a serie di polaroid a c olori, mentre provo catorio il disegno Da un acquarello ( Studio a memoria ), 1947 di Carol Rama . S atirico l ’ approccio dei maestri della fotoceramica Bertozzi&Casoni in Cestino della discordia, 2002 , ancora più goliardico quello del collettivo torinese The Bounty Kill A rt , che p er l’ occasione presentano due lavori: Gambling Fail, 2013 -‐ un Ercole ubriaco accasciato su una slot machine -‐ e una scultura in gesso che ritrae un N arciso affetto da post social mania. Di rimando invece alla tradizione sono i due lavori in carta di Nico la Bolla e il grande dipinto di Alessandro Papetti , incentrati rispettivamente su l tema della vanitas e de lla carnalità del corpo femminile ; originale è Babele , un’interpretazione contemporanea della celebre torre , realizzata ad hoc per la mostra dal “biro realista” Paolo Amico ed eseguita interamente con penne a sfera colorate. Infine , chiudono questa sezione, le fotografie ironiche e surreali di Paolo Ventura che espone l’opera Il lanciatore di coltelli , 2013 , se tte scatti a colori che raccontano la sorte beffarda della moglie del Direttore dei M acelli innam ora ta del lanciatore di coltelli.
Numerose le opere de i Maestri del classico databili tra il ‘500 e l’800 , come Amore irato sulle onde del mare di L uca Giordano , Amori iniqui di Jan Massy s , Allegoria del la vista di Frans Floris , cui si aggiungono il Bacco ebbro in terracotta di Roux , il dipinto a soggetto profano di Bernardino Campi Venere e Amore , e ancora Ada mo ed Eva di Paul Bri l l , Clizia abbandonata da A pollo di Gianb attista Crosato e Alchimisti di Pi etro Della Vecchia.