#UpGiotto. The new street Game for your City
Per la prima volta viene presentato in uno spazio chiuso, in galleria dove saranno esposti, oltre al mazzo di carte, le opere che si sono formate lungo il viaggio di Giotto, racchiuse in una piccola scatola, la mappatura dei luoghi e i simboli delle Città che ad oggi hanno attivato, in luoghi pubblici, questo gioco collettivo.
Comunicato stampa
#UPGIOTTO
The new street Game for your City
Inaugurazione martedì 7 Aprile ore 18.30
Dal 7 Aprile al 22 Maggio 2015
per la prima volta in uno spazio chiuso
Dopo un anno di Tour il Mazzo di carte di #UpGiotto viene stampato per farvi giocare tutti e ovunque, in qualsiasi città, in qualsiasi piazza o se vi piace di più anche nel cortile di casa vostra. Noi siamo pronti e voi ?
Cos’è Giotto e a cosa serve?
Giotto è un gioco di strada, un gioco povero come quelli con cui si divertivano i nostri nonni usando noccioli di frutta, sassi, tappi di bottiglia e molta fantasia; è un gioco di gruppo per indovinare disegnando e per interpretare con l'immaginazione; è un gioco che si gioca all’aperto coinvolgendo quante più persone lo desiderano. Per giocare poche cose sono necessarie: gessetti colorati e un mazzo di carte che chiunque può̀ preparare anche da sé e dei segnapunti. Giotto è una gara di “disegno dettato” che aggrega le persone, diverte e attraverso i disegni fatti sui marciapiedi o nelle piazze, lascia una traccia che non inquina, destinata a sparire in pochi giorni.
Giotto è soprattutto un modo, seppure temporaneo ed effimero, per appropriarsi dello spazio pubblico. Per tornare a vederlo come uno spazio da usare. Uno spazio di possibilità e di incontro che la pratica del gioco, ben più di altre, rende evidente. Durante Giotto lo spazio della strada è il foglio bianco da riempire, i passanti sono i potenziali compagni di squadra. Ma è anche un modo per guardare con altri occhi le piazze, i marciapiedi, gli slarghi e le loro caratteristiche: le crepe dell’asfalto possono essere parti integranti dei disegni, quell’angolo mai osservato il luogo più adatto in cui sistemare la tavola con i punteggi, quel gradino il punto perfetto per far sentire a tutti la descrizione della carta da disegnare… Giocare per strada, disegnare per terra, farlo in gruppo tra bambini e adulti è un processo collettivo di disvelamento delle potenzialità dello spazio pubblico e di quello che l’azione collettiva può fare e questo è l’obiettivo di Giotto: i disegni con i gessetti dopo poco spariscono ma la memoria di come uno spazio può essere usato diversamente e collettivamente è una traccia più tenace da cancellare.
Quando giocate Giotto nelle vostre città ricordatevi, se volete, di postare foto sulle reti sociali con l’hashtag #upgiotto e di inviarle via mail a [email protected], le pubblicheremo sul nostro blog http://upgiotto.tumblr.com/ così da poter studiare come
procede la Mappatura delle città.
Per la prima volta viene presentato in uno spazio chiuso, in galleria dove saranno esposti, oltre al mazzo di carte, le opere che si sono formate lungo il viaggio di Giotto, racchiuse in una piccola scatola, la mappatura dei luoghi e i simboli delle Città che ad oggi hanno attivato, in luoghi pubblici, questo gioco collettivo.
Giotto è stato inventato da Alessandro Ceresoli e gruppo A12, e realizzato per la prima volta nel 2010 nelle strade di Città del Messico.
Dal 2012 con il coordinamento di Rossana Ciocca è nato #upgiotto, un progetto che promuove sessioni del gioco in giro per altre piazze, osservando e documentando le trasformazioni effimere degli spazi pubblici coinvolti.
Dal 2010 Giotto è stato giocato tra gli altri da/presso:
Galeria de Comercio, Mexico City - Casa del Lago, Mexico City - Peep-hole, Milano-Museo MAGA, Gallarate- Fondazione Pastificio Cerere, Roma - Accademia Abadir, Catania - Biennale di Architettura di Venezia - Museo di Villa Croce, Genova - Cantieri d’Arte, Viterbo - Accademia di Belle Arti di Napoli
Alessandro Ceresoli da sempre interessato all’atto creativo e come coinvolgere l’individualità di singoli soggetti. I suoi disegni sono il nucleo centrale di un percorso di ricerca minuzioso e ossessivo, intorno al quale l’artista sviluppa progetti di diversa natura. Dietro l’ideazione e la produzione di ogni opera sta lo sforzo nascosto in questo processo. Vive e lavora a Berlino e Milano.
A12 è un collettivo di architetti, fondato a Genova nel 1993 e con sede a Milano. Il gruppo ha ottenuto riconoscimenti internazionali per progetti al confine tra arte e architettura. La loro ricerca affronta in maniera trasversale, incrociandoli e sovrapponendoli, i temi dell’architettura, dell'urbanistica e dell’arte contemporanea che si fondono in progetti che toccano temi come l’architettura, allestimenti e installazioni, progetti urbani, design e graphic design, attività culturali, didattiche e di ricerca.
I membri attivi del gruppo sono: Andrea Balestrero, Gianandrea Barreca, Antonella Bruzzese, Maddalena De Ferrari.