Michele Attianese – Unexpected Beauty
LACSapartment è uno spazio eclettico che promuove l’incontro tra arte e luoghi domestici. LACSapartment accoglierà, in occasione di Miart, MIA e della Design week, al quarto piano di via Statuto 13, UNEXPECTED BEAUTY, personale dell’artista campano Michele Attianese.
Comunicato stampa
“Ci sono frammenti di città felici che continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici”.
Italo Calvino
LACSapartment è uno spazio eclettico che promuove l’incontro tra arte e luoghi domestici. Con cadenza mensile ospita, per un giorno, poche ore o per un intero week-end, eventi culturali, proiezioni, mostre, food moments ed esposizioni di architettura e design… Offrendo così ai visitatori un percorso inusuale nell’arte, caratterizzato da un’atmosfera piacevole ed informale, lontana dalle pareti bianche dei musei e delle gallerie convenzionali.
LACSapartment accoglierà, in occasione di Miart, MIA e della Design week, al quarto piano di via Statuto 13, UNEXPECTED BEAUTY, personale dell’artista campano Michele Attianese.
I dipinti a olio su carta e tavola, e le ceramiche di Michele Attianese raccontano un mondo parallelo alle nostre complesse, monumentali città, quello delle periferie, che vivono, si animano e si trasformano secondo codici propri, fuori dagli schemi classici e da logiche urbanistiche.I paesaggi che ne derivano sono diversi, senza punti focali o elementi di pregio che motivino un sistema viario, un’articolazione spaziale. L’unica logica sembra quella della vita, che nel suo scorrere, affronta diverse esigenze, si appropria di spazi, realizza architetture sospese, anima delle aree; per poi, magari, passare avanti, abbandonare delle costruzioni ed ergerne delle altre, dando forma ad una architettura vivente, che racconta tutte le sfaccettature della vita stessa. Le tipologie architettoniche che ne derivano, mettono a nudo in maniera esplicita e con grande evidenza, gli usi e i costumi di coloro che le abitano, raccontando le loro storie.
Questi frammenti di città sono, a volte, di una bellezza inaspettata ma dirompente, riconoscibile nello scheletro di un edificio incompiuto, o nello squarcio della cortina edilizia che evidenzia una montagna, o nell’insolito colore di una facciata di un edificio. La luce che spesso inonda pienamente questi paesaggi senza interruzioni o coni d’ombra, poi colora, anima, evidenzia ancora altri scorci, regala altre suggestioni.E ancora, la bellezza è inaspettata perché non convenzionale, perché evocativa di stati d’animo estremi, perché rivela città non città, inesplorate, ma altrettanto portatrici di storie forti, estreme e a volta felici. Nei lavori di Michele Attianese questi frammenti di città vengono cristallizzati, raccontati con un’eleganza diffusa. Il grigio modulato con sapienza, insieme al bianco e al nero, racconta una nuova bellezza; a volte macchie di colore pongono l’accento su questioni precise. Ogni suo lavoro, evoca una storia, non sempre compiuta ma ricca di sfaccettature. L’atmosfera è nitida, ma contiene qualcosa di rarefatto, una visione che va oltre… che conduce ad un sogno. Il sogno/desiderio dell’artista di rivelare queste inaspettate suggestioni, deponendo sulle sue tele l’anima di questa mutevole poetica nelsuo divenire. E’ la presenza della vita che si avverte, attraverso degli accenni, delle architetture sospese, e delle sapienti ombreggiature. Sembra che diverse e forti potenzialità siano ancora possibili.
Ad affiancare i paesaggi architettonici di Attianese saranno presenti in mostra i piccoli mobiles dell’architetto e designer Ugo Cordasco, sculture che bene accompagnano poeticamente ed esteticamente i lavori di Attianese. Laureato in architettura ed allievo di Riccardo Dalisi, Cordasco frequenta botteghe dei mastri artigiani e sviluppa un esperienza di amore profondo per i materiali che utilizzerà sempre nel rispetto della loro stessa natura. Da qui l’approccio alla scultura è immediato, legato ad una forte necessità di ricerca interiore: “La scultura è la struttura delle proprie emozioni, con la possibilità che possa evocare anche altro da se stessa, intercettando l’immaginario di ognuno di noi in maniera differente”.
Cosi scrive di lui il Prof. Arch. Riccardo Dalisi: “Riflessioni, tentativi di puro inizio in più di un caso sono apparsi rivelatori accrescendo quel grado di suggestione che ogni lavoro e ogni opera d’arte deve possedere”.
L’intero lavoro sarà presentato in una pubblicazione, arricchita da un testo critico sulla periferia, dal punto di vista architettonico, redatto dal gruppo G124 costituito da un team coordinato dall’architetto internazionale Renzo Piano.
La mostra è presente, con lavori diversi, anche a Napoli, fino al 22 aprile presso:
Intragallery
Via Cavallerizza a Chiaia 57 – 80121 Napoli