Pablo Picasso – La fierezza del predatore
Stampe originali incise dall’incredibile genio di Pablo Picasso sono la nuova esposizione dal titolo “Pablo Picasso – La fierezza del predatore” che Elena Salamon è lieta di proporre nello spazio della sua galleria in Piazzetta IV Marzo a Torino.
Comunicato stampa
Stampe originali incise dall’incredibile genio di PABLO PICASSO sono la nuova esposizione dal titolo “PABLO PICASSO - La fierezza del predatore” che Elena Salamon è lieta di proporre nello spazio della sua galleria in Piazzetta IV Marzo a Torino.
Spinta dal suo consueto e appassionato lavoro di ricerca nel vasto panorama dell’arte del Novecento, Elena Salamon presenta oltre cinquanta stampe originali, tra le quali litografie, acqueforti e zincografie, che attraversano tutti i periodi artistici del Maestro: l’espressionismo giovanile, il malinconico “periodo blu” e il più gioioso “periodo rosa”, il cubismo analitico prima e sintetico poi, fino al neoclassicismo.
Tra le opere in esposizione: l’acquaforte originale Les Pauvres del 1905, a cavallo tra il periodo blu e quello rosa, negli anni in cui Picasso si impegna a fondo nella tecnica incisoria e realizza la celebre serie Les saltimbanques di cui l’opera è uno dei migliori esemplari; Dora Maar assise (1942) il ritratto della fotografa Dora Maar, compagna di Picasso per lungo tempo e sua musa ispiratrice, dove prende vita la scomposizione dei piani tipica del cubismo; Una coppia osserva un quadro (1966) dichiarato omaggio allo stimato pittore El Greco e al suo dipinto El Conde de Orgaz; la famosa colomba di Picasso, soggetto che l’artista reinterpreta più e più volte nella sua vita, è rappresentata in esposizione da Colombe volant (arc en ciel) del 1952 dove la colomba sembra letteralmente attraversare l’arcobaleno ad ali spiegate. Infine, ci piace segnalare alcuni dei trentadue disegni di volti, come Questo è il mio cuore, Diomede e Euridice, che Picasso eseguì in un solo giorno, il 13 giugno del 1960, in preda ad un incontenibile impeto creativo.
A guidare la scelta delle opere, criteri di qualità e costi contenuti per realizzare il suo profondo desiderio di far conoscere e promuovere l’arte. “Pablo Picasso - commenta Elena Salamon - è un rivoluzionario, un costruttore, essenzialmente. Il mondo è la sua preda, si impossessa di concetti, colori, forme e riesce a cogliere i risvolti segreti delle cose e delle figure umane, stravolgendo le regole dell’anatomia, della prospettiva e della composizione nello spazio. È realista, ma mai decorativo o accademico. Il suo punto di forza è l’assenza della retorica. Mai appagato, ha sempre ricominciato, rinnovandosi ogni volta e segnando tappe fondamentali nella storia dell’arte. Cita tutti i più grandi artisti senza mai copiarli, reinventa e sperimenta senza sosta, trasfigurando tutto. Picasso cambia il modo di vedere le cose dell’arte; più che grande pittore è stato sommo artista, per questa sua inesausta creatività innovativa, eccelso disegnatore, grande fra i grandi.”
Tutte le stampe sono corredate da schede tecniche redatte alla luce degli studi più recenti e contenenti precise informazioni su tirature, stati, stampatori ed editori, tratte dai cataloghi ragionati sull’opera grafica di Picasso.
LA GALLERIA
La Elena Salamon Arte Moderna è una galleria nel centro storico di Torino, a due passi dal Duomo, che seleziona stampe originali dell’Ottocento e del Novecento con qualche escursione nell’arte contemporanea e nella fotografia. In costante fermento, alla ricerca di nuovi stimoli e ispirazioni, Elena Salamon ha dato alla sua galleria quel tocco estroso e creativo che la rende un luogo ideale dove apprezzare e assaporare il “bello”. In quindici anni di attività, Elena Salamon ha curato importanti mostre monografiche dei grandi maestri del Novecento: Matisse, Mirò, Warhol, Calder, Picasso e Braque, e sempre grande è stata l’attenzione alle stampe giapponesi e, in particolare, ai due maggiori artisti del periodo Ukiyo-e, Hokusai e Hiroshige, che grande influenza hanno avuto sull’arte del novecento.
Alla Elena Salamon Arte Moderna viene da sempre assicurata la garanzia delle opere in vendita con precise informazioni su riferimenti dei cataloghi ragionati, tirature, stati, stampatori ed editori, redatte alla luce degli studi più recenti. Inoltre, la galleria ha una lunga esperienza in campo conservativo e per il restauro si appoggia a diversi studi, sia per la carta sia per la pittura.
UNA LUNGA TRADIZIONE DI FAMIGLIA
La storia dei Salamon inizia negli anni Cinquanta quando il nonno Ferdinando apre a Torino la prima galleria. Agente di cambio, da molti anni collezionista di stampe di grande pregio, trasforma questa sua passione in un lavoro che, condotto con la moglie Teresa Villa Salamon, lo ha portato a curare importanti mostre per la G.A.M. di Torino. Non pago del lavoro per la galleria, nonno Ferdinando scrive Il conoscitore di stampe nel 1960 - due edizioni per i Saggi di Einaudi e una terza edizione ristampata otto volte tra il 1986 e il 2009 per Allemandi -, e La collezione di stampe nel 1971 per Mondadori.
Negli anni, le redini della galleria passano alla moglie che, insieme ai figli, cura mostre di altissimo livello tra cui Hokusai nel 1969, Mantegna nel 1970, Dürer nel 1971 per il quinto centenario della nascita dell’artista (mostra interamente prestata al Comune di Milano per l’esposizione a Palazzo Reale del 1971).
Nei primi anni Settanta i figli prendono strade attigue ma indipendenti. Gian Alvise, il padre di Elena, si rivolge all’arte moderna, collaborando con la biennale di Venezia, e curando, nella sua galleria torinese, mostre monografiche di Mirò, Tapies, Hartung, De Chirico, Morandi, Picasso, Campigli, Corot, Ensor, Renoir, così come collettive con gli artisti dell’arte Povera e della Transavanguardia. Nel 2002 esce postumo il suo saggio edito da Allemandi Il piacere di collezionare stampa contemporanee.
Elena Salamon ha curato insieme al padre, tra il 1990 e il 2000, le seguenti mostre monografiche: De Chirico, Sutherland, Felice Casorati, Carrà, Campigli, Ensor, Marino Marini, Chagall, Matisse, Picasso e Mirò.