Innesti urbani
innesti urbani vuole ridisegnare la percezione di quella parte del centro storico della città di Padova compresa tra via del Santo, via San Francesco e via Santa Sofia – un luogo cardine della città di Padova che negli anni si è progressivamente svuotato e spopolato fino a divenire un mero corridoio di passaggio.
Comunicato stampa
INNESTI URBANI
Opening 15 aprile 2015 ore 18:30
civico 43 - civico 61, via del Santo, Padova
mostra collettiva a cura di Caterina Benvegnù
> con: Susanna Alberti, Claudio Beorchia, Martina Dinato, Lucilla Esce, Nicola Genovese, Ollla At Work, Miriam Secco, Eleonora Sovrani
> Valerio Cosi live (Digitalis Industries / Porter Records) + Virtual Forest Live (Yerevan Tapes) a cura di Pulse
innesti urbani vuole ridisegnare la percezione di quella parte del centro storico della città di Padova compresa tra via del Santo, via San Francesco e via Santa Sofia - un luogo cardine della città di Padova che negli anni si è progressivamente svuotato e spopolato fino a divenire un mero corridoio di passaggio.
innesti urbani vuole far ri-scoprire e valorizzare l’inestimabile patrimonio storico-culturale della nostra città, e vuole farlo partendo da interventi artistici mirati che abbiano il potere di instillare prospettive rigenerative.
Non si tratta di giustapporre semplicemente esperienze di fruizione artistica alla bellezza di questi luoghi, ma di innestare su uno snodo denso di sottesa energia la possibilità di rifiorire e ricrearsi in un suo fluire proprio.
innesti urbani si snoda tra i percorsi di Arti Visive, Musica e Teatro, che a partire dal 15 aprile e per tutta la primavera, daranno nuova vita all'area urbana.
Il percorso di Arti Visive inaugura con una mostra collettiva dei nove artisti protagonisti della riscoperta culturale dell'area: Susanna Alberti, Claudio Beorchia, Martina Dinato, Lucilla Esce, Nicola Genovese, Ollla at Work, Miriam Secco, Eleonora Sovrani.
Da spazio sfitto, il civico 61 di via del Santo diviene riattivatore di energie, ospitando i "lavori in corso" delle ricerche site-specific che gli artisti compiranno successivamente lungo le vie. Ogni artista è stato invitato a mettersi nei panni di un flâneur, percorrendo le vie della città in veste di camminatore ed esploratore, in un misto di indagine e di disincanto assieme. Osservatori del cambiamento, delle relazioni, pronti a rimettere in gioco le possibilità e le forze in campo dell’area coinvolta, essi avranno modo di far sorgere nuove forme di riscoperta, nella volontà di insinuarsi in pieghe nascoste, in frammenti poco visibili, in spazi dimenticati ma ancora pulsanti di qualcosa da dire.
Ciascuno di essi darà vita a dei percorsi di indagine sul territorio, e in questa prima fase ne mostrerà gli albori in divenire: suggestioni, tracce, modalità di ricerca, prenderanno vita attraverso immagini, suoni, tracce e parole. Il gruppo di artisti lavorerà al fine di offrire un continuo spostamento del punto di vista, nel tentativo di rimettere in gioco prospettive su luoghi, relazioni, attraversamenti, direzioni, ponendo particolare attenzione alla dialettica tra spazio pubblico e privato, svelato e nascosto, tra le idee di attraversamento e stanziamento.
Da passanti distratti, i cittadini avranno modo di divenire così spettatori attenti, incuriositi nel rivivere lo spazio urbano con occhi nuovi.
Il progetto è ideato e realizzato da Caterina Benvegnù, ASU - Associazione Studenti Universitari, Pulse, Legambiente, Progetto Giovani, Officine Arte Teatro, Elephant Road, con il patrocinio dell'Università degli Studi di Padova.