Francesco Bocchini – Un corpo metaforico
Il Corpo metaforico che dà il titolo a questa mostra è un corpo parcellizzato, alluso, figurato e allo stesso tempo astratto.
Comunicato stampa
Francesca Antonini Arte Contemporanea, presenta la mostra di Francesco Bocchini - Un corpo metaforico. L’artista taglia e salda il ferro per ottenere degli ordigni che sprigionano un moto convulso, spesso sarcastico, quasi sempre pleonastico. Sfruttando la tecnica dell’assemblage, l’artista ricorre alle armi dell’ironia e del paradosso per ampliare gli aspetti cognitivi e contaminanti della nostra cultura. Il ricco e variegato corollario di informazioni contenute nelle sue opere trova però la propria valvola di sfogo nelle manovelle che i fruitori possono attivare a piacere.
Il Corpo metaforico che dà il titolo a questa mostra è un corpo parcellizzato, alluso, figurato e allo stesso tempo astratto. Interessato alla struttura degli organismi e delle cose, l’artista ha infatti creato degli ibridi (tra ciò che è umano, animale, vegetale e geometrico) che si ricollegano al mito di Iside e Osiride, alle figure di Macrobio, dell’Arcimboldo e dei fratelli siamesi Lazzaro e Giovan Battista Colloredo. Lo spettatore si trova così proiettato all’interno di uno spazio scenico in cui convergono le “curiosità” della natura, della scienza e dell’arte; il risultato è quello di una teratologia che – proprio come le opere in mostra – ci appare sconnessa, in quanto aperta a mille interpretazioni e divagazioni. Non per nulla, sconnesso è anche il rumore provocato dallo sferragliare di questi insoliti meccanismi.
Teste ed elementi rizoidali, membra e cimeli si avvicendano nelle sale della galleria per poi culminare in una vetrinetta che contiene piccoli lamiere sulle quali sono stati dipinti scimmie, uccelli e piante che convivono con le sculture di organi umani non meglio identificati. Ispirandosi ai grandi archivisti del passato, Bocchini crea un personale inventario-catalogo del mondo, stabilendo ambigue relazioni che scardinando l’ordine sistematico della realtà (e della vita, così come noi la concepiamo abitualmente).
Francesco Bocchini, nato a Cesena nel 1969 dove vive e lavora. MOSTRE PERSONALI: 2014 L’estro della pecora, Galleria l’Affiche, Milano; Magic, Torri dell’acqua, Budrio di Bologna. 2013: L’albero filosofico, installazione per Campari Wall, testo di Marina Moja, Galleria Campari, Sesto San Giovanni. 2012: Magic, a cura di Valerio, Deho Galleria Michela Rizzo, Venezia. 2011: In movimento, a cura di Peter Weiermair, Galleria Goethe, Bolzano. 2010: La Storia Naturale, testo di Roberta Bertozzi Galleria l’Affiche, Milano; Tutti vivi, tutti morti, tutti rivivi, tutti rimorti,a cura di Martina Cavallarin, contributo critico di Alberto Zanchetta, Andrea Arte Contemporanea, Vicenza. 2009: Un braccio ruminante, galleria Il segno, Roma. 2008: Domino Blumen Falene, testo di Roberta Bertozzi, Mel Gallery Contemporary, Vienna. 2006: Francesco Bocchini, testo di Roberta Bertozzi, Galleria Scilla Cicognani, Colonia. 2005: Il mio pensiero è sempre luminoso, testo di Marco Lodoli,
Galleria Il Segno, Roma. 2004: Bulgarico, testo di flaminio Gualdoni, Galleria L’Affiche; Ich bin so dumm, testo di Alberto Zanchetta, Galleria 41artecontemporanea, Torino. 2003: I primi asini pensavano per conto proprio, testi di di Valerio Dehò e Alberto Zanchetta, Galleria De’ Foscherari, Bologna. 1998: Anima patata, testo di Enzo Fabbrucci, Galleria L’Affiche, Milano. 1996: Partito preso, a cura di Anna Martirolo, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma.