Camilla de Maffei – Derive
Protagonista della mostra è Camilla de Maffei, fotografa trentina la quale ci porterà alla scoperta dei Balcani attraverso le sue fotografie.
Comunicato stampa
Con la mostra Derive Camilla de Maffei ci porta con lei in Romania ad esplorare il Delta del Danubio, un immenso labirinto di canali e paludi che si estende per più di 6000 km2, situato nel punto più ad est dell'Unione Europea. Un paesaggio immobile, inestricabile, difficile da vivere e da abitare.
Per chi non ci é nato o per chi a stento lo conosce, il Delta si impone come un territorio geograficamente impossibile, un'enorme estensione di acqua e di terra bagnata che non offre punti di riferimento. Un labirinto senza uscita, sempre uguale a se stesso, in cui il tempo scorre in modo circolare. Un canale uguale all’altro. Un lago come un altro lago. Case e piccoli villaggi costruiti negli spazi sopravvissuti all’acqua, popolati da uomini e donne che convivono con l'imponente natura che li circonda.
Camilla si muove nell'enorme vuoto del Delta alla ricerca dei suoi abitanti, delle loro storie e dei loro ricordi.
Cosa significa abitare il Delta? Derive é una mostra che espone volontariamente un progetto non terminato, con il proposito di manifestare le difficoltá, i dubbi e le domande che si impongono sempre durante qualsiasi processo di ricerca in un territorio sconosciuto. Alle pareti non scatti definitivi dunque, ma immagini provvisorie, stampate su materiale povero, da lavoro, che segnalano la fragilità ed i difetti del punto di vista personale. E poi mappe ed appunti tratti dal diario di campo che testimoniano l'esperienza del viaggio, una deriva personale nel labirinto.
"Chissà come si fa a raccontare l’immensitá del Delta in una sola fotografia. Come si fa a rappresentare il labirinto. Dal basso, fra i canali, la mia visione é schiacciata e parziale. Non riesco a vedere niente, solo qualche metro più in la."
CAMILLA DE MAFFEI (Cles, 09/11/1981)
Dal 2009 concentra la sua ricerca personale nell'area dei Balcani dove sviluppa progetti a lungo termine volti ad approfondire i temi di identità, frontiera/paesaggio e memoria. Smoking Women, un progetto che racconta le storie di vita di donne anziane che esercitano la prostituzione a Barcellona, é stato premiato dal Conca nel 2010.
La Montagna Visibile, realizzato a Sarajevo con la collaborazione dell'antropologa Caterina Borelli, nel 2013 vince il premio della Giuria, il Premio Exchange ed il Premio del Pubblico durante il festival Les Buotographies di Montpellier.
Nel 2014 PDN - Photography District News of New York - la nomina fra i migliori 30 fotografi emergenti dell’anno.
I suoi lavori sono stati pubblicati dal New York Times International, Ojo de Pez, Camera Austria, Positive e Feature Shot NY.
Dal 2012 è fondatrice e coordinatrice di El Observatorio, uno spazio di creazione fotografica con sede a Barcellona, città dove vive e lavora attualmente.