Tsang Kin-Wah – The Infinite Nothing Hong Kong in Venice

Informazioni Evento

Luogo
ARSENALE
Campo Della Tana (Castello) , Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10 am–6 pm (10am–8pm on Fridays and Saturdays from 9 May till 26 September)
Closed on Mondays (except 11 May, 1 June and 16 November)

Vernissage
06/05/2015

ore 9.30-10.30

Contatti
Email: VeniceHongKong@brunswickgroup.com
Sito web: http://www.venicebiennale.hk
Artisti
Tsang Kin-wah
Curatori
Doryun Chong, Stella Fong
Generi
arte contemporanea, personale

Lo Hong Kong Arts Development Council (ADC) e M+, il futuro museo della cultura visiva del XX e XXI secolo del West Kowloon Cultural District, sono lieti di annunciare The Infinite Nothing, personale dell’artista Tsang Kin-Wah, partecipazione di Hong Kong alla 56esima Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia.

Comunicato stampa

20 marzo 2015, Hong Kong: lo Hong Kong Arts Development Council (ADC) e M+, il futuro museo della cultura visiva del XX e XXI secolo del West Kowloon Cultural District, sono lieti di annunciare The Infinite Nothing, personale dell'artista Tsang Kin-Wah, partecipazione di Hong Kong alla 56esima Esposizione Internazionale d'Arte la Biennale di Venezia.

Appositamente pensata per la mostra, The Infinite Nothing consiste di quattro video proiezioni indipendenti che, insieme, formano la storia di un viaggio trasformativo attraverso i vari stadi della vita, esplorando un perpetuo ciclo di scoperta e ricerca di sé. L'opera riunisce numerosi concetti filosofici espressi tramite metafore e allegorie, insieme a simbolismi religiosi e riferimenti alla cultura popolare.

Nato e cresciuto come devoto cristiano, Tsang Kin-Wah iniziò a mettere in discussione i valori religiosi sotto l'influenza della filosofia esistenzialista di Friedrich Nietsche. A partire da questa prospettiva, l'opera di Kin-Wah si può definire come una costante ricerca del significato e dello scopo della vita, con la completa consapevolezza della sua potenziale futilità. La videoinstallazione porterà lo spettatore in un viaggio che inizia nel mezzo di un fiume turbolento e procede attraverso le diverse sezioni della mostra. Nella sezione finale, il visitatore è condotto a una porta che lo riporta indietro all'inizio del viaggio. Viene suggerito il concetto di un ciclo di autoesplorazione, in cui i vecchi sistemi di valori sono rimpiazzati dai nuovi, mettendo in discussione la possibilità di una attualizzazione dell'eterno ritorno.