Claudio Cuomo – La Canaglia

Informazioni Evento

Luogo
NUVOLE VOLANTI
via Castello, Castelfalfi , Montaione, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mer-sab dalle 15.30 alle 19.00
dom 10.00-13.00 , 15.30-19.00

Vernissage
02/05/2015

ore 17

Artisti
Claudio Cuomo
Uffici stampa
ROSI FONTANA
Generi
arte contemporanea, personale

Curata da Francesco Gucci, direttore della Galleria, la mostra di Claudio Cuomo presenta una installazione con 12 cani – “La Canaglia” – meticci e di razza.

Comunicato stampa

Si inaugurerà sabato 2 maggio alle ore 17:00 la mostra “La Canaglia – The Rogue” di Claudio Cuomo a Castelfalfi (FI) presso la Galleria d’Arte NuvoleVolanti.

Curata da Francesco Gucci, direttore della Galleria, la mostra di Claudio Cuomo presenta una installazione con 12 cani – “La Canaglia” - meticci e di razza. Oltre al gruppo delle 12 sculture del maestro Cuomo, saranno esposti “Uomo con ombrello al vento” e “Portati qualcosa di pesante e aspettami al solito incrocio alle 6”. A queste due figure maschili si aggiunge la singolare scultura in carta pesta della poetessa Alda Merini, il cui titolo è “Alda Merini in persona”.

La particolarità dell’installazione risiede nel fatto che 13 delle 15 sculture sono mobili. Infatti, i cani ed Alda Merini amano spostarsi senza preavviso, curiosare ovunque nella grande Tenuta, guardare, osservare, annusare, pensare, stupirsi del luogo che li ospita.
In Galleria, le due figure maschili saranno di riferimento. Le due sculture, a loro modo sbandate, sapranno dirvi qualcosa in più del resto dell’installazione.

La cartapesta di Claudio Cuomo, densa, attonita, descrive il multiverso che ci accompagna. Uomini portati via dal vento, uomini in partenza con le loro povere cose verso un orizzonte che si sposta sempre più in là, cercano di proteggere e conservare qualcosa della loro unicità, strapazzati dalla potenza dei mondi.

Il branco di cani “La Canaglia” compare come vero depositario di molecole di umanità, di incontri possibili, di sentimenti vivibili; curiosamente tra loro legati ai sensi , curiosamente sereni e liberi. Leggeri, vivi: testimoni di se stessi e della semplicità del vivere.

Una serenità fatta di materia povera, di colore semplice. Di un’armonia stupita dal fatto che non sia possibile semplicemente esistere, vivere, o semplicemente morire. Una poetica dell’immensità che attraversa il quotidiano e la ricchezza delle diversità.

Claudio Cuomo, per immaginare un’umanità capace di desiderare incontri e scambi, si rifugia ai margini, modella carta in forma di cani, di uomini, di personaggi amati e conosciuti, e affida loro il compito di testimoniare pace. E’ uno sguardo materico e puro, ingenuo ma senza ingenuità.

BIOGRAFIA
Claudio Cuomo è uno scultore napoletano formatosi presso l’Istituto d'arte di Torre del Greco nel ’90 e l’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1995.
Pur studiando come pittore durante l’esperienza accademica nella cattedra di Ninì Sgambati, Cuomo resta affascinato da materiali poveri e di recupero, che sperimenta e manipola passando alla terza dimensione della scultura. Il suo medium artistico diventa quindi la cartapesta, monocromatica o dipinta, con cui realizza figurazioni riprese dalla vita quotidiana che ferma in istantanee vivide e dal sapore espressionista. Questa acuta capacità di osservazione, sviluppata in ritratti a grandezza naturale di personaggi come Eduardo De Filippo, Alda Merini o Michel Petrucciani, trova una corrispondenza nelle fotografie del reporter Guido Giannini di cui interpreta plasticamente molti celebri scatti. Il risultato di questo dialogo visivo dà origine a diverse mostre cittadine.
Lo stile di Cuomo è virtuosistico e fortemente emotivo, con richiami a Daumier, Grosz e le deformazioni caricaturali di Jack Levine. La tecnica riprende l’antica tradizione della cartapesta portandola nella contemporaneità in cicli di opere metropolitane, specchio fedele dell’ambiente che le ha prodotte, restituito dallo scultore con uno sguardo critico ma capace anche di visioni surreali e oniriche, senza limitazioni formali.
L’artista vive a Portici (Na) ed ha il suo studio/laboratorio nel centro storico di Napoli, dove produce respirando il brulicante viavai dei Decumani, un flusso in cui le sculture spesso si immergono in singolari esposizioni itineranti, vere e proprie performances interpretate da grandi figure simboliche.