Luca Armigero – Apocalypse or whatever happens
Con Apocalypse or whatever happens Luca Armigero si propone di interpretare la relazione esistente tra il mondo reale e quello virtuale, tra la nozione di tempo lineare propria della dimensione trasversale degli oggetti e quella ciclica e completamente sciolta dalla materia del tempo virtuale offerto dalle nuove tecnologie.
Comunicato stampa
Con Apocalypse or whatever happens Luca Armigero si propone di interpretare la relazione esistente tra il mondo reale e quello virtuale, tra la nozione di tempo lineare propria della dimensione trasversale degli oggetti e quella ciclica e completamente sciolta dalla materia del tempo virtuale offerto dalle nuove tecnologie.
Nelle sue opere pittorico-installative, in cui si fondono immagini fotografiche, supporti variegati ed oggetti, affiora emotivamente il senso di una riflessione sulla vita e sulla possibilità di ridefinire la contrapposizione tra la fotografia digitale, generata da un processo astratto di linguaggi, e la rappresentazione simbolica degli oggetti del mondo reale. Da una parte dunque lo spazio virtuale delle immagini che determina una sempre minore percezione del reale, dall'altra lo spazio tridimensionalmente materiale e tangibile, necessario per definire il tempo degli oggetti sedimentati e usurati come ad esempio le ante della persiana di una vecchia finestra, che giacciono inesorabilmente assurgendo a metafora della finitezza dell'esistere.
Il tempo è una variabile continua, tanto ineluttabile quanto snervante come esplicitato dal titolo di una delle opere installate e costituisce la dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi. Esso induce la distinzione tra passato, presente e futuro. Secondo la celebre definizione di Platone il tempo è “l'immagine mobile dell'eternità”.
Le immagini sono esse stesse strumenti di misurazione del tempo; scandiscono pertanto la nostra esistenza fluttuando ciclicamente, affiancandosi e sovrapponendosi come nell'inafferrabile universo della rete e originando un'astrazione che trasfigura lo spazio e riformula perpetuamente la realtà.