Gianni Maffi – MilanoExpo
Gianni Maffi realizza un lavoro di documentazione del paesaggio urbano del capoluogo lombardo a pochi mesi dall’apertura di Expo, concentrandosi appunto sulle zone che nell’ultimo decennio hanno subito i più importanti cambiamenti di carattere urbanistico e architettonico.
Comunicato stampa
La conversione di Milano da vecchia “città-fabbrica” a “città di servizi” ne ha radicalmente modificato la struttura economico-produttiva e ha comportato un altrettanto importante trasformazione delle infrastrutture. La fisionomia della città è stata quindi profondamente modificata in molte zone sia del centro che dell’hinterland.
Gianni Maffi realizza un lavoro di documentazione del paesaggio urbano del capoluogo lombardo a pochi mesi dall’apertura di Expo, concentrandosi appunto sulle zone che nell’ultimo decennio hanno subito i più importanti cambiamenti di carattere urbanistico e architettonico.
Dagli interventi allo storico quartiere della Bicocca completati nel 2005, al nuovo quartiere Santa Giulia che ha stravolto il “borgo” operaio di Rogoredo, all’area di Porta Nuova che, con i suoi palazzi a torre, conferisce al profilo cittadino una verticalità che le poche esperienze di “architettura verticale” degli anni 50 e 60 non avevano innescato.
Le immagini evidenziano scelte architettoniche e urbanistiche che nei volumi e nelle geometrie sottolineano spesso intenti formali indirizzati ad una monumentalità non sempre convincente e forse troppo appiattita sui modelli di uno “stile internazionale” che sta ormai omologando l’aspetto di molte grandi metropoli.
Maffi propone una lettura molto rigorosa degli spazi e degli oggetti fotografati. Con la fotocamera “in bolla” riprende palazzi, strade, piazze, restituendoceli in immagini dove la presenza umana è scarsa e dove spesso si percepisce un senso di spaesamento, di smarrimento che viene accentuato dall’utilizzo del bianco e nero o di un colore molto desaturato.