Kazumasa Mizokami – Il tempo della luna
Il progetto di Kazumasa Mizokami è costruito in modo esemplare non solo per illustrare il tema della natura, dei fiori, della primavera, cioè della vita che risorge periodicamente ogni anno, ma anche per far vedere come tanti alimenti vegetali non solo sono utili ai fini alimentari ma possono essere visti come delle forme straordinarie e poetiche.
Comunicato stampa
Accompagna la mostra un catalogo bilingue italiano e inglese edito da SabinaMelesiEdizioni a cura dell’artista e del critico d’arte e curatore Valerio Dehò
La mostra è inserita nel catalogo delle manifestazioni EXPOLAKE LECCO Cultura
Il progetto di Kazumasa Mizokami è costruito in modo esemplare non solo per illustrare il tema della natura, dei fiori, della primavera, cioè della vita che risorge periodicamente ogni anno, ma anche per far vedere come tanti alimenti vegetali non solo sono utili ai fini alimentari ma possono essere visti come delle forme straordinarie e poetiche. Possiedono un’anima poetica. Vedere i fiori del riso o delle patate vuol dire esattamente comprendere come la natura sia una continua sorpresa e scoperta. I fiori sugli alberi annunciano i frutti. Avere un atteggiamento poetico e di grande sensibilità per le manifestazioni del mondo naturale vuol dire anche non dimenticare che noi, senza tutta questa bellezza, non riusciremmo a vivere. Il bello, il buono e l’utile coincidono.
L’artista giapponese ormai trapiantato dagli anni Novanta a Milano, sa riportare la nostra attenzione verso le cose essenziali, verso un rapporto con il cibo che non rinuncia al nutrimento degli occhi. Kazumasa, come viene ormai chiamato lo scultore, affronta questa tematica con gli occhi e il fare dell’artista; le sue ceramiche colorate, realizzate secondo una antichissima tecnica giapponese, partono comunque da dei dati concreti, scientifici. Il suo mondo naturale affascinante e variopinto è anche uno studio su come la bellezza si sappia nascondere nelle cose più umili, in una patata, per esempio, che oggi è un cibo piuttosto comune ma quando fu importato in Europa salvò popolazioni intere durante le carestie dovute ai cereali. Per questo il progetto dell’artista giapponese possiede tutte le caratteristiche non solo per riempire gli occhi con opere di eleganza e qualità, ma anche un aspetto educativo di fondo che ci spinge a guardare dentro le cose di tutti i giorni.
Scoprire l’estetica dei cibi più comuni, tornare a guardarli con lo stupore di chi li vede germogliare e svilupparsi, acuisce non solo una sensibilità al bello, ma riconcilia con una visione della natura vista nella sua interezza. L’arte diventa un modo per ricomporsi in una natura che comprende anche l’uomo. Il personaggio creato da Kazumasa vede la pianta che gli cresce nel palmo della mano; rappresenta l’uomo che guarda al proprio futuro ripartendo dagli elementi semplici della vita, da un rapporto con il mondo vegetale diverso e rispettoso.
Tutto questo è contenuto nel progetto Il tempo della luna che vuole scandire un diverso approccio all’ambiente con la lettura di chi riesce a creare delle opere d’arte partendo da qualcosa di estremamente elementare. Kazumasa dà magia e colore alla natura senza iperboli, ma osservando le piante che ci circondano, quelle che diventano cibo per tutti nei mercati. Guarda al mondo dell’alimentazione tradizionale, immediata, basica, quella che toglie la fame a interi popoli, come il riso o le patate, con lo stupore di assistere a un grande evento. Ciò è forse la caratteristica più evidente del progetto. Partire e ritornare al semplice attraverso lo stupore dell’arte: questo in sintesi il messaggio dell’artista.
L’artista:
KAZUMASA MIZOKAMI nasce ad Arita, Giappone, nel 1958. Nel 1982 si sposta in Messico, dove insegna scultura fino al 1987. Nel 1988 si trasferisce in Italia. Nel 1992 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Vive e lavora a Milano.