Papilio
Fasciata in un abito meraviglioso, con le ali che a volte sono più grandi del suo corpo, la farfalla è metafora perfetta: sembra narrare, nel taglio e nei colori, nelle scaglie e nella peluria, con un linguaggio complesso e raffinato, il mistero del suo esistere.
Immagine del transitorio e di ciò che dura per sempre.
Comunicato stampa
La mostra d'arte contemporanea "PAPILIO", metterà in mostra le opere pittoriche, fotografiche, video e installative di 16 artisti, e si ispira a un video circolato questi giorni su fb, che narra di Jonathan Pitre, ragazzo canadese di 14 anni che sogna di diventare un atleta, affetto da una rara patologia genetica chiamata Epidermolisi Bollosa, internazionalmente conosciuta come “Sindrome dei bambini farfalla”, a causa dell’estrema fragilità della pelle, che ricorda, appunto, la delicatezza delle ali di una farfalla.
Fin dalla nascita chi è affetto da E.B. deve fare i conti con diverse ore di medicazioni e bendaggi quotidiani e deve essere toccato con estrema attenzione.
Ci ha colpito insieme con l’infinita fragilità delle pelle, con cui sono obbligati a convivere le persone affette da questa malattia, l’immensa forza che spesso le fa da contrappeso, e che lascia segni luminosi di vita e di grazia.
PAPILIO, che in latino significa farfalla, scava nel mezzo di questo indivisibile legame, che tiene insieme la dura sofferenza del quotidiano e l’insita bellezza delle cose, la fragilità estrema e la forza più scandalosa.
Fasciata in un abito meraviglioso, con le ali che a volte sono più grandi del suo corpo, la farfalla è metafora perfetta: sembra narrare, nel taglio e nei colori, nelle scaglie e nella peluria, con un linguaggio complesso e raffinato, il mistero del suo esistere.
Immagine del transitorio e di ciò che dura per sempre.