Cosimo Casoni – Utopian Vivarium

Informazioni Evento

Luogo
C2 CONTEMPORANEA2
Via Ugo Foscolo 6 (50124), Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lun-ven ore 17-19

Vernissage
10/06/2015

ore 18

Artisti
Cosimo Casoni
Curatori
Silvia Cangioli
Generi
arte contemporanea, personale

Cosimo Casoni, artista toscano giovane, ma che già ha avuto importanti riconoscimenti, in occasione della sua prima mostra personale a Firenze presenta un progetto complesso pensato appositamente per C2 e realizzato nell’ultimo anno.

Comunicato stampa

Cosimo Casoni, artista toscano giovane, ma che già ha avuto importanti riconoscimenti, in occasione della sua prima mostra personale a Firenze presenta un progetto complesso pensato appositamente per C2 e realizzato nell’ultimo anno.
Utopian Vivarium è un non-luogo, o meglio un luogo della mente dove l’artista ci conduce catturandoci in un gioco ingannevole e straniante.
Gli elementi strutturali galleggiano in uno spazio surreale sospeso: pali e tralicci perdono il loro ruolo di sostegno, mentre il punto di equilibrio è in realtà costituto dagli elementi vegetali che, anche se capovolti, sono il fulcro della rappresentazione.

In questo progetto Cosimo Casoni fa un passo avanti nello sviluppo del tema della precarietà a lui caro, qui affrontato in maniera del tutto nuova, sia per la scelta del soggetto che per la varietà dei media utilizzati (in primis la pittura, tecnica prediletta dall’artista, ma anche disegno, video, installazione).
Il mondo finora rappresentato era quello familiare, esplorato da un ragazzo crescituo tra la campagna fiorentina e Grosseto: sedie, pancali, aratri, ‘playground’ rappresentati su grandi tele dopo essere stati rovesciati, sovrapposti e combinati in modo da formare una sorta di rifugio, instabile perché non abitabile, ma privo di drammaticità come quelli che i ragazzi costruiscono per gioco. Il tema dell’instabilità è sicuramente molto attuale e presente in altri artisti contemporanei (si veda la mostra Territori instabili alla Strozzina, Firenze, 2013), ma per Cosimo la precarietà è una condizione permanente, che lo ha portato fin dalla sua infanzia a guardare il mondo da un suo personalissimo punto di vista: il suo fare pittorico dalla straordinaria resa tridimensionale dà vita a costruzioni che paiono composte da un architetto-giocoliere che getta in aria i suoi oggetti di lavoro.

In Utopian Viavarium Cosimo sembra avere in qulache modo superato la mancanza di appigli e di avere dato alla natura il ruolo di sostegno, l’elemento su cui riflettere e ripartire per indagare magari più in profondità su se stesso e mettersi in discussione. Il punto di partenza di questo lavoro è infatti un video, girato dall’artista stesso (composto da una parte vegetale in movimento e da una parte immobile, le strutture) in cui l’elemento più forte e coinvolgente è cosituto dalle piante, lambite dal vento che soffia spesso impetuoso.
Nelle opere pittoriche il ribaltamento. Vi campeggiano le grandi strutture, portanti in apparenza ma incosistenti nella sosanza, che si confrontano con gli elementi naturali cristallizzati in un’ atmosfera volutamente fredda, come per mettere distanza tra realtà e pensiero. Una ricerca, con grande libertà mentale, di equilibrio tra regole ed evasione da esse stesse.