Steve McCurry – From These Hands. A journey along the coffee trail
Al centro della mostra, 62 scatti realizzati da McCurry in 12 diversi Paesi: Brasile, Burma, Colombia, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Perù, Sri Lanka, Tanzania, Vietnam, Yemen.
Comunicato stampa
Milano, 5 giugno 2015. FROM THESE HANDS: A JOURNEY ALONG THE COFFEE TRAIL è il titolo della mostra dedicata al fotografo Steve McCurry, organizzata da Lavazza e firmata dall’architetto Fabio Novembre, che sarà allestita a Milano, da oggi al 5 luglio 2015, nella Sala Colonne del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia.
Al centro della mostra, 62 scatti realizzati da McCurry in 12 diversi Paesi: Brasile, Burma, Colombia, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Perù, Sri Lanka, Tanzania, Vietnam, Yemen.
L’allestimento di Fabio Novembre è studiato per accompagnare il pubblico nelle atmosfere evocate dagli scatti. Le foto di McCurry sono sempre l’inizio di un viaggio in cui è meraviglioso addentrarsi. L’idea da cui è stato sviluppato l’allestimento, diventa quindi un labirinto che si integra perfettamente nelle geometrie della Sala Colonne del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Il visitatore potrà ammirare le opere di McCurry riprodotte su pannelli concepiti come pagine di un volume fuori scala. La bellezza e l’umanità che scaturiscono dalle immagini di McCurry è amplificata dall’allestimento di forte impatto scenico e immersivo studiato e realizzato dall’architetto Fabio Novembre.
Unico comune denominatore: il caffè. Si tratta infatti delle foto più belle ed evocative scattate da McCurry nel corso di un viaggio che copre un arco temporale di oltre trent’anni sulle strade del caffè, raccolte nell’omonimo volume edito in queste settimane da Phaidon, tra i maggiori editori di arti visive e fotografiche.
Il volume di Phaidon si trasforma in una mostra, che approda a Milano a poche settimane dall’inaugurazione dell’Expo, grazie a Lavazza, che da tredici anni condivide con Steve McCurry questo viaggio nelle terre e tra le persone del caffè. McCurry è infatti il narratore ufficiale del progetto ITierra!, il progetto di sostenibilità realizzato interamente da Lavazza nei paesi produttori di caffè, del quale Steve si è fatto testimone d’eccezione, oltre che compagno di viaggio, rendendolo un vero progetto di sostenibilità culturale. Grazie a questo connubio di sostenibilità, fotografia e cultura, il prezioso lavoro di McCurry è servito infatti a raccontare per immagini le azioni del mondo che vive intorno al caffè, volti e storie di persone e comunità sempre diversi.
La maggior parte delle fotografie raccolte nel libro ed esposte nella mostra sono infatti le immagini scattate da McCurry nell’ambito del progetto ITierra! e concretizzano l’idea di Francesca Lavazza, Direttore Corporate Image dell’azienda, di riunire all’interno di un’opera questo lavoro sull’umanità del caffè nei suoi molteplici volti e storie. Alcune di queste immagini sono assolutamente inedite, come i ritratti realizzati in Etiopia e Vietnam, gli ultimi due Paesi coinvolti da Lavazza nel progetto di sostenibilità.
Grazie ad alcuni tra i suoi scatti più celebri, come il ritratto della ragazza afghana, Steve McCurry è uno dei fotografi più apprezzati non solo dagli esperti e gode di un grandissimo consenso popolare. Per questo, grazie a Lavazza, il celebre fotografo sarà anche protagonista a Milano di due attesissimi appuntamenti che si svolgeranno nei giorni successivi all’inaugurazione della mostra:
- stasera alle ore 22, una suggestiva lectio magistralis nella piazza antistante il Museo della Scienza e della Tecnologia a Milano, con uno spettacolo di project mapping, consentirà per la prima volta al grande pubblico di entrare in contatto con uno dei massimi esponenti della fotografia contemporanea; Steve McCurry svelerà i segreti del suo lavoro dietro l’obiettivo;
- il 6 giugno alle ore 18, una lectio magistralis nell’Auditorium di Padiglione Italia - Expo 2015 di cui Lavazza è Official Coffee Partner.
Entrambi gli appuntamenti sono aperti al pubblico e gratuiti.
La mostra di McCurry si sposterà a Venezia, dal 23 settembre all’8 novembre, presso Le Tese dell’Arsenale per permettere anche al pubblico veneziano di ammirare questa suggestiva mostra.
Il rapporto del Museo con la fotografia è strettamente legato al suo fondatore, Guido Ucelli, grande fotografo e regista, per passione. I fondo fotografici che ha lasciato, denominato Carla e Guido Ucelli e Navi di Nemi sono di grande valore storico e artistico oltre a testimoniare le sue vicende personali. L’Archivio Fotografico del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia racconta la storia della divulgazione tecnico-scientifica del Novecento. Il suo patrimonio è stato inventariato nel corso degli scorsi anni e comprende circa 50.000 oggetti fotografici semplici (fototipi, lastre, fotocolor, positivi, pellicole, diapositive) e complessi (70 album). Tra i principali fondi presenti nell’Archivio Fotografico del Museo, compaiono: Fondo Museo della Scienza e della Tecnica (testimonia le attività e i protagonisti della vita del Museo), Fondo Museo Navale (archivio del Civico Museo Navale Didattico, originariamente conservato presso il Castello Sforzesco. Oltre 5.000 fototipi, la maggior parte dei quali eseguiti tra fine ‘800 i primi del Novecento). In questi anni il Museo prosegue la sua opera di valorizzazione e promozione della fotografia, organizzando e ospitando esposizioni nei suoi spazi. Da quest’anno è entrato a far parte di Rete Fotografia, l’associazione nata nel 2011 che raggruppa le più significative realtà pubbliche e private che operano nel settore della fotografia a livello nazionale.