1525-2015 Pavia la Battaglia il Futuro. Niente fu come prima

Informazioni Evento

Date
Dal al

nei mesi di luglio, agosto, dicembre e gennaio:
da martedì a domenica: 9.00 - 13.30
chiuso lunedì

nei restanti mesi dell'anno:
da martedì a domenica: 10.00 - 17.50
chiuso lunedì

Vernissage
12/06/2015
Biglietti

Biglietto intero: euro 6.00 (tutti i musei) Biglietto ridotto: euro 4.00 (singoli musei o sezioni) Biglietto Famiglia (due genitori + figli fino a 18 anni): euro 9.00 Corte del Castello: gratuito

Patrocini

La mostra è promossa dal Comune di Pavia con il contributo dell’Associazione Pavia Città internazionale dei Saperi e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, organizzata dai Musei Civici di Pavia con Villaggio Globale International, in collaborazione con il Mibact-Museo di Capodimonte e con l’Università degli Studi di Pavia, la Bulgarian Academy of Sciences, Aspen Institute Italia, Associazione Parco Vecchio

Curatori
Susanna Zatti, Luigi Casali, Virginio Cantoni
Uffici stampa
VILLAGGIO GLOBALE
Generi
arte antica

1525-2015 Pavia, la Battaglia, il Futuro. Niente fu come prima presenta l’ultimo arazzo del ciclo dei celebri arazzi fiamminghi dedicati alla Battaglia di Pavia, conservati presso il Museo di Capodimonte, e ripropone “virtualmente” gli altri sei arazzi.

Comunicato stampa

A 490 anni dalla Battaglia di Pavia, la città ricorda il cruciale scontro attraverso una mostra interessante e innovativa, allestita dal 13 giugno e fino al 15 novembre 2015 nell’ala sud del secondo piano del Castello Visconteo, appena restaurata e per la prima volta aperta al pubblico.
1525-2015 Pavia, la Battaglia, il Futuro. Niente fu come prima presenta l’ultimo arazzo del ciclo dei celebri arazzi fiamminghi dedicati alla Battaglia di Pavia, conservati presso il Museo di Capodimonte, e ripropone “virtualmente” gli altri sei arazzi, consentendo al visitatore, grazie a installazioni multimediali e tecnologie innovative, di osservare e indagare passo-passo ogni singola scena e dunque di rileggere le vicende, scoprire i protagonisti e le loro storie, comprendere mode, abitudini del tempo e tecniche di combattimento, crudeltà e tragedie, eroismi e paure.
L’arazzo esposto – un’enorme opera cinquecentesca di quasi 8 metri di lunghezza e 5 di altezza – raffigura la “Sortita degli assediati e la rotta degli Svizzeri che annegano in gran numero in Ticino”. La scena è dominata da una magnifica Pavia: la città che sotto il comando di Antonio de Leyva aveva resistito per quasi quattro mesi all’assedio di Francesco I, consentendo il trionfo in quel nebbioso 24 febbraio 1525; la città che darà il nome alla Battaglia e che sarà ricordata per questo dai posteri, a gloria imperitura di Carlo V.
Lo scontro appare prossimo alla conclusione: l’esercito francese è disfatto, i soldati vengono spinti verso il Ticino dalla cavalleria imperiale, i civili escono dai rifugi e sono anch’essi in fuga. Al centro, un cavaliere imperiale colpisce un fante svizzero con la lancia: l’epilogo di una battaglia che ha cambiato la geografia politica d’Europa e nulla fu come prima.
La mostra è promossa dal Comune di Pavia con il contributo dell’Associazione Pavia Città internazionale dei Saperi e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, organizzata dai Musei Civici di Pavia con Villaggio Globale International, in collaborazione con il Mibact-Museo di Capodimonte e con l’Università degli Studi di Pavia, la Bulgarian Academy of Sciences, Aspen Institute Italia, Associazione Parco Vecchio; curata da Susanna Zatti Direttore dei Musei Civici di Pavia, Luigi Casaliesperto di storia militare e Virginio Cantoni dell’Università di Pavia-Computer Vison and Multimedia Laboratory, è nell’ambito di Experienza pavese che si vale del patrocinio Expo 2015.