T con zero

Informazioni Evento

Luogo
FORMAQUATTRO
Via Argiro 73 70121 , Bari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
16/06/2015

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea, collettiva

“Ti con zero” dal libro di racconti di Italo Calvino è l’intervallo di tempo definibile solo in rapporto a quello che segue.

Comunicato stampa

Formaquattro presenta la mostra collettiva “Ti con zero”, che verrà inaugurata il 16 giugno alle 19 presso la galleria Formaquattro a Bari.

“Ti con zero” dal libro di racconti di Italo Calvino è l'intervallo di tempo definibile solo in rapporto a quello che segue.
E' un salto nel tempo. L'attimo prima di un'azione e la sua conseguenza.
Tanti sono i fattori che condizionano questa sospensione temporale.
Cosa c'entrerà mai “Ti con zero” in una mostra d'arte?
Attraverso una narrazione di immagini gli artisti Lucio Gacina, Mimmo Avellis, Natalia Bartoli, Alessandra Lama, Francesco Avellis, esprimono differenti situazioni “T con zero”, liberi da ogni condizionamento, hanno la capacità di percepire e cogliere attimi del mondo in divenire, abitualmente non visibili attraverso gli schemi comuni.

Lucio Gacina
Le sue opere rimandano a forme biologiche, all'evoluzione di strutture organiche preumane, alla base delle cellule, protozoi sopravvissuti nella struttura genetica del corpo umano.

Mimmo Avellis
Interpreta il suo mondo con ironia e fantasia in maniera differente da quello che ci appare.
Le fragili sculture neo-surrealiste, reinventano una realtà basata sulla sedimentazione del tempo e dell'oggetto comune.

Natalia Bartoli
I simboli presenti nelle sue opere rappresentano il divenire del tempo, momento dopo momento, come fotogrammi di una pellicola.

Alessandra Lama
Nelle sue opere si dipartono linee di infinite potenzialità sensoriali contenute in un attimo di incertezza universale.Un cono di molteplici linee verso possibilità di molteplici futuri.

Francesco Avellis
Mette in gioco elementi stilistici del passato liberandoli dall'oblio per collocarli in nuova dimensione spazio temporale. Le opere d'arte ridotte a frammenti diventano una denuncia sulla condizione di abbandono dei beni culturali.