Il MAXXI esce dal MAXXI
L’arte contemporanea come strumento di inclusione e riflessione sociale. Il MAXXI entra nella Stazione Ostiense presentando l’opera Sleepers di Francys Alys, insieme alla performance di Elena Bellantoni in dialogo con Morteza Khaleghi.
Comunicato stampa
Il MAXXI esce dal MAXXI… ed entra in stazione.
Da venerdì 19 giugno (opening alle ore 12:00) a lunedì 22 giugno l’opera Sleepers di Francys Alÿs, che fa parte della collezione permanente del Museo, sarà esposta gratuitamente nel sottopasso della Stazione Ostiense. L’iniziativa, che vede nell’arte contemporanea uno strumento di inclusione e riflessione sociale, fa parte del festival d’arte contemporanea Inchiostro depARTure, ideato e sviluppato da Zoe Impresa Sociale, in collaborazione con il MAXXI e Centostazioni SpA, – Gruppo FS Italiane e Gruppo SAVE.
Inchiostro depARTure nasce dall’idea di presentare un circuito di opere d’arte contemporanea all’interno di sei stazioni ferroviarie appartenenti al gruppo Centostazioni SpA, per agevolare i processi di incontro tra i linguaggi della contemporaneità e il pubblico.
In occasione della tappa romana del festival, dopo quelle di Milano, Trieste e Siena, Zoe ha invitato il MAXXI a raccontarsi al di fuori della propria sede espositiva, attraverso una “Narrazione da Museo a Stazione” che si ispira al più ampio progetto di “Narrazioni”, ideato e realizzato dal Dipartimento educazione del museo lo scorso anno a partire dalle opere della collezione permanente.
L’OPERA. Il MAXXI ha individuato in Sleepers di Francys Alÿs il fulcro di un ampio progetto scientifico di Narrazioni da Museo a Stazione.
L’opera è formata da diapositive che hanno per soggetto cani randagi e senzatetto addormentati. Per chi vive per strada un atto intimo come il dormire diventa pubblico e condiviso con i passanti. Le immagini sono state scattate tenendo la macchina fotografica a terra. Il punto di vista ravvicinato mostra che tra l’autore e il soggetto non c’è distanza, ma una voluta vicinanza umana e terrena. Alÿs vuole suscitare così anche nel pubblico la sensazione di profonda solidarietà e invitarlo a riflettere sul significato sociale dell’opera alla luce della propria esperienza.
LA PERFORMANCE. Il Dipartimento educazione del museo e Zoe hanno inoltre coordinato una serie di attività intorno all’opera. Tra queste, la performance Parole Passeggere dell’artista Elena Bellantoni (che ha partecipato nel 2009 ad workshop con Alÿs a Beirut organizzato da 98weeks project space), che si svolgerà a Stazione Ostiense per tutta la giornata di venerdì 19 giugno. In Parole Passeggere le parole corrono sui tasti della macchina da scrivere attraversano lo spazio bianco della pagina e raccontano storie di passaggio. Scrivere è come camminare – afferma Elena - ha un tempo, un battito e un ritmo. Le storie che l’artista raccoglie sono appunto quelle dei passanti della stazione Ostiense, invitati a sedersi e scrivere – nell’arco di una giornata - grazie a delle vecchie olivetti, delle narrazioni semplici, dei pensieri, delle parole passeggere.
ARTE STRUMENTO DI INTEGRAZIONE. Sin dalle prime fasi di allestimento, i ragazzi di Civico Zero, centro d’accoglienza diurno finanziato da Save The Children con i quali il Dipartimento educazione ha da anni creato un rapporto privilegiato, saranno coinvolti nella documentazione visiva, nella testimonianza e Narrazione delle opere in stazione. Per l’occasione, uno di loro, l’artista Morteza Khalegi, presenterà Le mani parlano, lavoro concepito per la Stazione Ostiense e in dialogo con l’opera performativa di Elena Bellantoni.
L’allestimento presso la stazione ferroviaria di Roma Ostiense di una prestigiosa opera della collezione permanente del MAXXI, quale Sleepers di Francys Alÿs, che racconta la marginalità, è l’occasione per attuare una strategia di Audience Development e aprirsi a nuovi pubblici, nonché il cardine di una serie di accadimenti artistici, sociali e culturali che Museo, tramite il suo Dipartimento educazione, e ZOE propongono per ampliare le possibili letture dell’opera attraverso la partecipazione e la condivisione con le persone in transito.
L’arte contemporanea si conferma strumento di inclusione e riflessione sociale, i cui processi di fruizione ed educazione si aprono alla sperimentazione di nuove forme e luoghi d’attivazione, come “Stanza della Memoria. Luogo di testimonianze, ricerca e socialità” progetto a cura del Prof.Vincenzo Padiglione dell’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con l’Esercito della Salvezza, in dialogo con Inchiostro depARTure.
Centostazioni SpA, da tempo impegnata per la promozione di contenuti artistici, culturali e sociali, accoglie nell’ambito di Inchiostro depARTure, il Museo MAXXI mettendo a disposizione gli spazi di Roma Ostiense.
Durante l’esposizione il Dipartimento educazione MAXXI, Zoe Impresa Sociale e i ragazzi di Civico Zero faranno da mediatori tra l’opera e il pubblico.
Immagine: Francis Alys- Sleepers II (2001)
Contatti
Claudia Ferrini, Art Director & Curator di Zoe Impresa Sociale, [email protected]
Stefania Vannini, Responsabile Dipartimento educazione MAXXI,[email protected]