Ugo Guarino – L’alfabeto essenziale
La mostra che il Comune di Trieste, città natale di Guarino, e la Fondazione Rizzoli Corriere della Sera gli dedicano è un omaggio ad un uomo che, con il suo tratto, ha segnato molto di più che la cronaca su un importante quotidiano.
Comunicato stampa
Le sue vignette erano attese giorno dopo giorno dai lettori della pagina di Lettere al Corriere del Corriere della Sera.
Per decenni e sino al 2014, Ugo Guarino, artista produttore di immagini, ha continuato ad essere lingenuo, dolce, tenero, perverso, oscuro redattore di una sorta di "pagina sottotitolata per non... leggenti" come venne definito in una ormai storica Stanza di Indro Montanelli.
La mostra che il Comune di Trieste, città natale di Guarino, e la Fondazione Rizzoli Corriere della Sera gli dedicano (Museo Revoltella, dal 24 giugno all11 ottobre) è un omaggio ad un uomo che, con il suo tratto, ha segnato molto di più che la cronaca su un importante quotidiano.
Guarino, versatile autore, grafico, vignettista, pittore e scultore, è un artista entrato dentro la cronaca non limitandosi a registrarla e interpretarla ma contribuendo a fare Storia della cronaca stessa, come negli anni in cui, accanto a Franco Basaglia, contribuì a cancellare i manicomi e a dare vita alla rivoluzione culturale della Legge 180.
Il Museo Revoltella gli rende omaggio individuando alcuni nuclei significativi declinati in più modalità espressive che caratterizzano tutto il suo percorso artistico: dai disegni sospesi fra il surrealismo, la satira e la favola che hanno incantato Dino Buzzati nei primi anni cinquanta alle sculture-robot create con gli scarti della civiltà tecnologica, per approdare alle caustiche vignette del Corriere della Sera.
Per la mostra sono state selezionate circa duecento opere di straordinaria qualità grafica, recuperate grazie al riordino e alla catalogazione di oltre tredicimila unità dellArchivio storico della Fondazione Corriere della Sera e alla mappatura presso collezionisti privati e istituzioni.
Il percorso espositivo, ideato dalle curatrici Silvia Magistrali e Francesca Tramma, si snoda attorno ad alcuni nuclei tematici della produzione di Guarino: dagli scenari di cronaca della sezione Inconscio urbano alle proiezioni cosmiche de Il futuro è già cominciato; dalla grafia rapida e corrosiva dellimpegno in Cuore di Ugo Guarino alla sintesi del vocabolario maturo nelle vignette di Lettere al Corriere.
Gli episodi di cronaca raffigurati sulle pagine de la Cittadella e de La Domenica del Corriere offrono lo spunto per divagazioni su surreali scenari urbani attraversati da ibridi umani ed animali: viene riproposta una selezione mirata della ricchissima produzione grafica di questi anni, che mostra la continuità con la ricerca pittorica, nelle sperimentazioni sullespressività della linea e nelle cromie di ascendenza informale. Limmaginario futuribile, nellincontro di tecnologia, design e pratica del costruire, costituisce un fil rouge fra le diverse fasi dellattività creativa di Guarino: la presentazione delle imponenti opere scultoree realizzate in fabbrica con scocche di motocicletta si pone idealmente sulla linea dei disegni dei primi anni Cinquanta, con lesplorazione di una dimensione inedita dellopera di Guarino, nelle ricerche grafiche tendenti allastrazione dei primi anni Sessanta.
Dalle graffianti vignette per la versione sessantottina di Cuore di Edmondo De Amicis alla documentazione grafica di Zitti e buoni! del 1979: la partecipazione al processo di rivisitazione delle gerarchie e degli spazi presso lOspedale Psichiatrico di Trieste si connette ad una generale riflessione sulle modalità della comunicazione visiva.
I materiali illustrati realizzati per il Corriere della Sera rappresentano il punto darrivo delle ricerche sulla cronaca e sul segno, in un linguaggio grafico calibrato sulla riuscita sintesi espressiva di revisione etica e distacco ironico. Le immagini di Guarino si spogliano delle divagazioni della linea per disvelare liconografia di unumanità universale: la scelta di un linguaggio ridotto a un alfabeto essenziale, pone in primo piano la necessità di una comunicazione partecipata.
Disegni, dipinti e sculture, insieme a una consistente documentazione fotografica arricchita dai servizi di Fabio Battellini, Sergio Benedetti, Claudio Ernè, Gianni Berengo Gardin, Uliano Lucas, Paola Mattioli, Ugo Mulas, consentiranno di accostarsi alle modalità operative nei diversi ambiti di produzione, anche delle installazioni oggi perdute, offrendo una prospettiva trasversale sulla storia recente.
Il catalogo, edito da Corraini, si pone come omaggio allartista, valorizzando lironia e la forza espressiva di opere e materiali grafici inediti, e vuole nel contempo offrire, attraverso testimonianze e documenti darchivio, un primo importante tracciato dei percorsi umani e professionali dellautore, nel confluire di stimoli e relazioni tra Trieste, Milano e New York.
Ugo Guarino. Trieste, Museo Revoltella, 24 Giugno - 11 Ottobre 2015. Direzione della Mostra: Maria Masau Dan. Mostra a cura di Silvia Magistrali e Francesca Tramma; promossa dal Comune di Trieste e dalla Fondazione Rizzoli Corriere della Sera RCS. Allestimento: Gigetta Tamaro e Lorenzo Michelli. Progetto grafico: Giulia Garbin. Catalogo Corraini Edizioni con interventi delle Curatrici e Guido Botteri, Lino Carpinteri, Peppe Dell'Acqua, Claudio Ernè, Raffaele Fiengo, Giorgio Lupieri, Giuseppe Lupo, Giulio Montenero, Alfredo Pigna, Franco Rotelli, Fulvio Scaparro, Maurizio Vitta, Michele Zanetti.
Si propone inoltre unantologia di preziose testimonianze di illustri personalità quali Enzo Bettiza, Dino Buzzati, Alfonso Gatto e Marisa Dalai Emiliani.