Sergio Albano – La poetica del rigore
Attraverso un’attenta selezione di opere, la mostra testimonia come Sergio Albano abbia saputo dar forma e colore ad un mondo emblematico e quasi sacrale, volto a rappresentare una terra di matematiche convergenze, di contrasti cromatici impressi da una pennellata disinvolta, ma invisibile.
Comunicato stampa
Tra i grandi maestri del dopoguerra piemontese, Sergio Albano è presentato domenica 5 luglio 2015, alle ore 18:00, presso la Pinacoteca del Roero di Guarene, con una nuova retrospettiva.
Attraverso un'attenta selezione di opere, la mostra testimonia come Sergio Albano abbia saputo dar forma e colore ad un mondo emblematico e quasi sacrale, volto a rappresentare una terra di matematiche convergenze, di contrasti cromatici impressi da una pennellata disinvolta, ma invisibile.
Tema della rassegna è la poetica magica e onirica del suo stile, coniugata ad una razionalità geometrica che deriva dall'esigenza di imitare il reale in modo conciso, essenziale. Per Albano, infatti, la geometria si presta come scelta di rigore in grado collegare tutte le cose. Spiega in una delle sue interviste: "Non c'è uno spazio nei miei quadri che non sia sempre in relazione con un altro. Le forme triangolari, per esempio, possono apparire attraverso un'ombra, una collina, una laguna, una luce, una fiamma...Anche il fuoco ha una forma geometrica!"
Con questa mostra la Pinacoteca del Roero prosegue nella sua opera di valorizzazione degli artisti presenti nella collezione, frutto della selezione del Premio Guarene di Pittura, Scultura e Arti visive. Nata nel 1975, grazie al pittore Dino Pasquero, vanta la presenza di grandi figure artistiche di valore internazionale: da Giacomo Soffiantino a Ottavio Mazzonis, da Francesco Tabusso a Riccardo Cordero, da Enrico Paulucci a Piero Ruggeri, e altri.
Promossa dal Centro Culturale "Il Cammello", "La poetica del rigore" sottolinea l'inesausta ricerca della perfezione attraverso lo studio di una natura che, seppur apparentemente serena, è carica di contrasti, di pathos, di tensione. L'arte ordinata e razionale di Albano è volta a disegnare la realtà, misurando, squadrando, racchiudendo e poi comprimendo i quattro elementi naturali (fuoco, terra, aria, acqua), lasciando una sensazione di eterna attesa.
L'esposizione si sofferma sui vari aspetti della carriera di Albano, per gettare una luce inedita sull'inconfondibile opera di questo artista. L'evento ospita opere provenienti da collezioni private, a cominciare dalla celebre Evasione, 1985-91, ispirata all'ex Ospedale San Luigi Gonzaga di Torino; passando all'imponente Io e le acrobate, 1993-06, fra le più grandi opere realizzate da Albano; comprende il drammatico Grande incendio, 1993; Una sera a teatro, 2001, esposto alla Galleria Man Arte di Parigi nel medesimo anno; Milonga ligure, 2004, appartenente al ciclo di opere ispirate al tango; Festa langarola, 2006-07, dedicata alla festa patronale di San Lino di Ceva; Monastero, 2008, esposto nel 2012 al Panorama Museum di Bad Frankenhausen. Alcune delle opere inserite nella mostra rappresentano per il pubblico di oggi dei veri e propri inediti espositivi, dando conto della costante attività di ricerca svolta dall'Archivio Sergio Albano.
La mostra potrà essere visitata nei seguenti orari: sabato 15:00 – 18:00, domenica 10:00 – 12:00 e 15:00 – 18:00. Altri giorni su prenotazione ai numeri: Tel. 3343196544 – 0173.611103 (Uffici comunali) e si concluderà il 13 settembre 2015. L'ingresso è gratuito.
Torino 20 giugno 2015
Francesco Albano