Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO E.
Alzaia Naviglio Grande 4, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato dalle 15 alle 19 domenica dalle 11 alle 19

Vernissage
04/07/2015

ore 16

Generi
arte contemporanea, collettiva

Ultima mostra tematica della stagione del gruppo E sulla Comunicazione.

Comunicato stampa

Spazio E

Alzaia Naviglio Grande, 4
Milano

presenta

Gruppo E Artisti: Comunicazione

Marco Bellomi, Giulio Belloni, Valentina Carrera, Raffaele De Francesco, Rossano Di Cicco Morra,
Siberiana Di Cocco, Anna Epis, Carlo Fontanella, Silvia Gobbo, Paolo Lo Giudice,
Clara Luminoso, Marija Markovic, Italo Mazzei, Giuseppe Orsenigo, Lyudmila Vasilieva

Gruppo E Fotografi: Comunicazione
(presso lo Spazio E2)

Alessandro Baito, Fiorenzo Bordin, Ivano Boselli, Valentina Carrera, Liliana Casadei,
Paola Gatti, Serena Groppelli, Marco Lombardo, Monica Mietitore, Luigi Profeta,
Alessandra Repossi, Francesco Romoli, Susanna Serri, Pavel Vavilin

dal 4 al 10 luglio 2015

Orari:
dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Ingresso libero

Con questa mostra si chiude il ciclo tematico a cui gli artisti del Gruppo E si sono dedicati sin dall’ottobre scorso. Si sono succedute dieci mostre, ciascuna con un’ispirazione leonardesca omaggiando la città di Milano che quest’anno ospita l’Esposizione Internazionale. Si sono succeduti trenta modi di rappresentare la realtà: per metà fotografi e per metà pittori o scultori gli artisti del Gruppo E si sono dedicati alla sperimentazione delle proprie tecniche, cercando il più possibile un confronto, un dialogo con gli altri, una comunicazione aperta che poi risulta essere la sostanza stessa dell’essere non solo artisti, ma semplicemente uomini e donne in questo mondo.

La comunicazione è il tema di questa mostra, una chiusura in levare che apre come non mai ad ogni tipo di interpretazione e sviluppo, ad ogni pensiero. Civiltà, società, evoluzione, probabilmente la storia umana in senso più lato vengono definiti dalla comunicazione: tra gli uomini, tra le comunità, tra le nazioni. E’ la base stessa che determina lo sviluppo della società umana.
Senza le vie di comunicazione e i mezzi per percorrerle realtà diverse non si sarebbero trovate e non si sarebbero influenzate a vicenda e non si sarebbero stimolate per un miglioramento della vita.
Senza il desiderio o anche la necessità di comunicare non si sarebbe sviluppato il linguaggio e l’Uomo non avrebbe avuto modo di comprendere anche le necessità degli altri, per arrivare ad un accordo e non ridurre tutto ad una lotta animalesca per il territorio.
Senza essere così idealisti potremmo pensare ad un triste mondo senza musica o poesia, figlie predilette della comunicazione.

Se siamo quello che siamo è grazie alla costante spinta umana verso lo sviluppo di sempre nuovi modi di comunicazione.

Nella società contemporanea spesso si criticano i mezzi di comunicazione come cellulari o media sociali legati alla rete. Si parla di spersonalizzazione o di diffuse mitomanie per cui ci si presenta al mondo per quello che non si è. E tutto ciò è vero.
Prima di tutto però si dovrebbe fare un passo indietro e cercare di immaginare come sia stata accolta a suo tempo la macchina da scrivere, fredda riportatrice di parole, certamente incapace di reggere il confronto con il calore e la personalità della scrittura a mano.
E poi bisognerebbe riflettere sul fatto che la banalizzazione delle idee e la creazione di immagini fittizie di sé non sono state inventate dalla tecnologia, bensì insite nella struttura stessa della fragilità umana. Le nuove tecnologie danno loro una maggiore, più sensibile, visibilità, ma erano e saranno comunque sempre parte della vita sociale.
Speriamo anzi che il fatto che siano così visibili e criticabili e ridicolizzate, queste tendenze vengano almeno in parte superate per andare verso un ulteriore sviluppo dell’Umanità.

Alessandro Baito

In collaborazione con

Zamenhof Art – Milano
Cooperativa Letteraria – Torino