Stephen Peng – Life in Color>Venice
La nuova sede del city-magazine mensile internazionale :venews inaugura un format espositivo “live”, un’osmosi unica tra immagini e parole, tra azione e riflessione. Primo appuntamento con Stephen Peng, artista, fotografo, designer, taiwanese di nascita, cittadino del mondo per vocazione.
Comunicato stampa
Un “laboratorio” aperto in una redazione viva di un magazine di respiro internazionale radicatissimo a Venezia. :venews C563 (Cannaregio 563/C, nuova sede del city-magazine mensile internazionale :venews) inaugura un format espositivo “live”, un’osmosi unica tra immagini e parole, tra azione e riflessione. Uno spazio “inedito” che apre e diventa temporary gallery ideale per presentare al pubblico la nuova autentica vocazione all’arte di Stephen Peng, artista, fotografo, designer, taiwanese di nascita, cittadino del mondo per vocazione.
Con la sua presenza imponente, la sua caratteristica coda di cavallo, scarpe e jeans sporchi di pittura, Stephen Peng trasuda uno spirito informale e libero, carico di passione e di vibrante energia accumulata negli anni dalle diverse esperienze e dai viaggi, perfettamente in linea con lo spazio :venews C563 che lo ospita.
Life in Color>Venice, questo il titolo della mostra di Stephen Peng curata e presentata da FYR Gallery, si inaugurerà il 2 luglio alle ore 18.30 negli spazi di :venews C563 (Cannaregio 563/C), accompagnata da una design-food experience, in contemporanea con l’importante appuntamento “Fashion at Iuav 2015” (2 e 3 luglio 2015).
Con Life in Color l’artista, dopo quarant’anni di successi nel mondo della moda e del design internazionale
(ha collaborato al fianco di molti tra i più famosi stilisti internazionali e con aziende importanti quali Cerruti,
Guess, Diesel, Calvin Klein Jeans, Levi’s e United Colors of Benetton), torna al primo amore, la pittura, che lo ha assorbito a tempo pieno, realizzando il sogno che fin da bambino ha perseguito spinto da suo padre verso l’arte e la pittura in particolare.
L’alchimia dei suoi colori si concretizza in opere di straordinario fascino, in un astrattismo giocato sulla materia e sulla luminosità cromatica. Libera gestualità e un’attenta costruzione compositiva creano spazi vibranti e intensi, ricchi di emozione e grande forza. L’artista trae ispirazione sia dalla tradizione orientale che dall’arte occidentale; le sue opere bilanciano abilmente l’astratto con l’impressionismo.
La ricerca di una nuova identità creativa non appare dal nulla, le sue origini negli interessi e nei sogni della sua infanzia la rendono assolutamente autentica e vibrante. Le sue opere appaiono così al contempo genuine, istintive, vergini proprio come quelle di un fanciullo, ma al contempo fortemente radicate e potenziate dalla sua esperienza, dal suo lavoro di fotografo e designer, dal suo vissuto.
La prima e più profonda impressione che i dipinti di Stephen Peng producono sugli osservatori deriva dalla loro
intrinseca ricchezza cromatica e dalla loro intensità espressiva. Guardando le opere di Peng il pubblico viene
“investito” dalla magnificenza e dall’emozione straripante, una energia potente repressa per 40 anni e per
questo motivo dirompente. Tutte le sue opere sono di grandi dimensioni, due terzi delle quali supera 2 metri in lunghezza.
“Penso che la mia apertura mentale possa derivare dal mio nome, Xiong-hun (che letteralmente significa grande e potente), che mi è stato dato da mio nonno. Dei disegni di piccole dimensioni non sarebbero in grado di comunicare la grandezza che voglio esprimere”.
Elemento dominante il colore, usato sia puro con esiti astratti, sia capace di sciogliersi in paesaggi e figure, i cui contorni emergono proprio dalla giustapposizione dei diversi colori.
Recenti sue mostre a Singapore, Taipei e Firenze hanno ottenuto grande successo di pubblico, attirando
l’attenzione di critici, collezionisti e operatori d’arte.
Stephen Peng
Stephen Peng (1947), taiwanese di nascita e cittadino del mondo, frequenta fin da giovanissimo l’ambiente
dell’arte, sulla scia del padre che gli trasmette un’autentica passione e già nel 1969 realizza la prima mostra
personale. Ben presto però il suo talento creativo si afferma negli ambienti della moda e del fashion: nel corso della sua carriera ha ottenuto successo internazionale in veste di designer di moda ed ha collaborato al fianco di molti tra i più famosi stilisti e con aziende importanti quali Cerruti, Guess, Diesel, Calvin Klein Jeans, Levi’s e soprattutto United Colors of Benetton per cui ha realizzato l’iconico design delle valigie e dei bagagli multicolori che sono divenute in breve tempo un successo globale.
:venews C563
La factory del city-magazine internazionale mensile :venews. Lì dove si costruisce la comunicazione di
riferimento internazionale della Biennale Arte, a partire da The BAG-Biennale Arte Guide, con tutti i media
complementari, da The Map-Biennale Arte Map, agli speciali sui grandi eventi culturali collaterali e non della
Biennale. Uno spazio di pura archeologia industriale, un open-space metropolitano, già importante studio di
architettura, ora redazione d’arte. Un ampio loft di circa 100 mq. soppalcato, con una luminosa corte-giardino
indipendente di pari ampiezza, interamente dedicato ad esposizioni, eventi, incontri, show-case. E’ la nuova
venue indie-art della Biennale del futuro, in un quartiere in vorticosa crescita culturale. A 5 minuti a piedi dalla
Stazione, nel cuore vivo del caratteristico quartiere di Cannaregio, a 20 mt dalla Fondamenta di Cannaregio tra il Ponte delle Guglie e il Ponte dei Tre Archi in zona Crea, vicinissimo allo storico Ghetto ebraico.