Gigi Rigamonti – Portraits imaginaries
La pulsante attenzione di Gigi Rigamonti verso la società e i processi di sviluppo del mondo economico e politico, si traduce in opere che innescano un processo di astrazione e reinterpretazione delle condizioni della contemporaneità.
Comunicato stampa
Il noto istituto finanziario Finter Bank Zurich di Lugano inaugura PORTRAITS IMAGINARIES, la mostra personale di Gigi Rigamonti.
Finter, acronimo di "Fondation Internationale," sottolinea il carattere internazionale dell’ istituto bancario nato nel 1964 da imprenditori di origini italiane, con sede a Lugano. Epicentro finanziario che offre una mescolanza unica di stile di vita mediterraneo e solidità svizzera.
La pulsante attenzione di Gigi Rigamonti verso la società e i processi di sviluppo del mondo economico e politico, si traduce in opere che innescano un processo di astrazione e reinterpretazione delle condizioni della contemporaneità.
La mostra è strutturata attorno a una serie di 15 opere recenti, dai colori forti, che costituiscono il fulcro di una ricca esperienza internazionale, con commistioni di filosofia, cronaca, politiche del desiderio e società dei consumi, che riassume stati mentali, posizioni e dubbi della fragilità contemporanea.
Il titolo PORTRAITS IMAGINARIES, si riferisce alle soglie tracciate dall’artista nel fluttuare del colore, un percorso espressivo comunque ben definito e magistralmente inquadrato in una critica di Arturo Schwarz. L’analisi di Schwarz si concentra su quel dualismo così nascosto e così evidente delle sue opere e nella sua (non) firma: Riga -monti. Un destino scritto proprio nel cognome, così adatto a lui, che si sintetizza in un tratto colorato. Una Riga che ‘taglia’ le opere in due, una scissione netta che si ripercuote sia nella sua arte che nella vita: artista per passione e imprenditore come professione.