Teresita Garibaldi – Un destino assegnato
Teresita, figlia dell’Eroe dei due Mondi e della sua prima moglie Anita, è protagonista di una mostra promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Polo Museale della Sardegna e dall’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini.
Comunicato stampa
Teresita, figlia dell’Eroe dei due Mondi e della sua prima moglie Anita, è protagonista di una mostra promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Polo Museale della Sardegna e dall’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini. L’esposizione, allestita nei locali del mulino della casa museo di Caprera, prende le mosse dagli oggetti e dalle fotografie che testimoniano i lunghi periodi trascorsi dalla donna sulla piccola isola acquistata dal padre, dove entrambi riposano nel cimitero familiare.
Nata a Montevideo il 22 marzo 1845, Teresa giunge in Europa con la madre, che di lì a poco morirà durante la fuga seguita alla caduta della Repubblica Romana. Dal 1847 si stabilisce a Nizza, legandosi di amicizia alla famiglia Deidery, dalla quale venne praticamente adottata nel 1852, quando viene a mancare anche la nonna paterna Rosa. Teresa ha un carattere difficile, scontroso, ingovernabile; molto amata dal Generale, forse per la somiglianza con la madre, trascorre lunghi periodi con lui dopo l’acquisto dei terreni per l’avvio della tenuta agricola di Caprera e la costruzione della “casa bianca”. Nell’isola frequenta e si innamora del giovane garibaldino Stefano Canzio, uno dei luogotenenti della Spedizione dei Mille. Il 26 maggio 1861 a Caprera si celebra il loro matrimonio; gli sposi si stabiliscono a Genova dove costituiscono una famiglia che sarà numerosa: Teresita darà alla luce sedici figli e vivrà con il marito un amore complesso che li terrà legati ma anche lontani per lunghi periodi.
Con il trascorrere degli anni, alla fine dell’epopea militare di Garibaldi e dei suoi figli Menotti e Ricciotti, la vita sembra intristirsi attorno a Teresa. Si lega sempre più a Caprera grazie ai lunghi soggiorni a fianco del padre e, dopo la morte di questi, si impegna nella veglia sulla casa ormai vuota e nella perpetuazione della memoria dell’Eroe.
Di lei rimangono immagini anch'esse immerse nel mito, delicate litografie che la ritraggono giovane con il padre ed i fratelli e poi con lo sposo, ma anche delle preziose fotografie d’epoca che la mostrano a distanza di tempo con il variare delle fattezze dovuto al maturare dell’età.
Negli ultimi anni della sua vita, i matrimoni dei figli e delle figlie si svolgono a Caprera e Teresa sembra non lasciare più l’isola. La Maddalena registra, infatti, diverse nascite della famiglia Canzio.
Il 5 gennaio 1903, Teresa si spegne nella casa di Caprera e viene sepolta il giorno dopo nel vicino cimitero di famiglia, un poco appartata rispetto alla tomba del padre.
L’esposizione nel Museo Nazionale del Compendio Garibaldino presenta i suggestivi arredi originali della camera di Teresita nella casa paterna di Caprera, arricchiti con i suoi oggetti personali e illustrati dal materiale documentario proposto dall’Associazione garibaldina. Si offre così uno scorcio sulla vita intima di una donna che visse da semplice ma attenta testimone alcune delle imprese politiche e militari più coinvolgenti nella storia della lotta dei popoli per l’indipendenza.