Giardini preziosi in sala da pranzo
La mostra propone un esempio di tavola imbandita della seconda metà del Settecento, in cui la tavola, dotata di oggetti d’arredo funzionali ed eleganti, adatti a stare sopra la mensa, conferisce all’evento un carattere particolarmente piacevole, facilitando l’incontro sociale e le sue strategie.
Comunicato stampa
Saluzzo, Busca e Vinadio aprono “Gusto e bellezza dal giardino alla tavola”
Sabato 25 tre nuove mostre a Villa Belvedere, Castello del Roccolo e Forte di Vinadio
17) 15.07.2015 – Sabato 25 luglio l’associazione culturale Marcovaldo inaugurerà tre delle sette mostre del grande progetto espositivo “Gusto e bellezza dal giardino alla tavola”, una ricca rassegna di itinerari culturali incentrati sul tema dell’Expo “Nutrire il pianeta”, che che vivrà il suo culmine il 5 settembre con l’inaugurazione al Flatoio di Caraglio della grande mostra “Gli orti del paradiso. Capolavori d’arte dal 1500 al 1900”. La triplice inaugurazione del primo gruppo di mostre è una sorta di anticipazione degli eventi di fine estate e autunnali, pensata in funzione del periodo di apertura prevalentemente estivo dei tre beni culturali che le ospitano: Villa Belvedere a Saluzzo (che per l’occasione verrà riaperta dopo gli ultimi interventi di restauro), il Forte Albertino di Vinadio e il Castello e Parco del Roccolo di Busca. Tutte e tre le esposizioni resteranno aperte fino al 1° novembre. Per maggiori informazioni telefonare allo 0171/618260 o visitare i siti Internert www.marcovaldo.it e www.gustoebellezza.it.
Alle ore 12, la prima mostra ad essere inaugurata sarà “Giardini preziosi in sala da pranzo. La tavola imbandita nel Settecento”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Accorsi-Ometto - Museo di Arti Decorative e curata da Andreina d’Agliano negli spazi della rinnovata Villa Belvedere di Saluzzo (via San Bernardino, 17). L’esposizione, che sarà aperta il sabato dalle ore 14,30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19, propone un esempio di tavola imbandita della seconda metà del Settecento, in cui la tavola, dotata di oggetti d’arredo funzionali ed eleganti, adatti a stare sopra la mensa, conferisce all’evento un carattere particolarmente piacevole, facilitando l’incontro sociale e le sue strategie.
Alle ore 15,30, quindi, sarà aperta al pubblico presso il Forte Albertino di Vinadio (valle Stura) la mostra “I sapori della montagna. Gesti e ricette dalle valli del Piemonte”. L’esposizione, a cura della Conservatoria delle cucine mediterranee, seguirà gli orari di apertura del Forte e presenterà una serie di fotografie eseguite da studenti dello Ied di Torino divise in tre sezioni: sette valli del Cuneese e del Torinese, i saperi delle donne e piatti tipici del territorio montane. Per contestualizzare le immagini verrà anche allestita una vecchia cucina di montagna.
Alle ore 18, infine, presso il Castello del Roccolo di Busca (Frazione San Quintino, Strada Romantica) verrà tagliato il nastro di “Sconfinamenti. Immagini di Pino e Nicola Dell’Aquila sul territorio rurale cuneese”, mostra curata da Ivana Mulatero. L’esposizione, che sarà aperta il sabato dalle 14,30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19, è una grande ed inedita ricognizione fotografica della campagna coltivata vista sia dal basso che dall’alto, grazie ad una mongolfiera.
GIARDINI PREZIOSI IN SALA DA PRANZO
La tavola imbandita nel Settecento”
Villa Belvedere (Saluzzo)
Una tavola elegantemente imbandita è frutto di una cultura che risale a rituali antichi, rinnovati secondo i cambiamenti del gusto e dello stile, che prevedono non solo vivande scelte e presentate con attenzione, bensì una cura speciale nell’arredo della mensa e negli abiti ricercati dei commensali. La rappresentazione di una tavola imbandita è strettamente collegata al progetto Gusto e bellezza dal giardino alla tavola: essa costituisce il punto di arrivo di un percorso che non solo è direttamente connesso con la produzione di orti e giardini, ma racchiude in una sola armoniosa architettura oggetti d’uso le cui caratteristiche estetiche sono conferite da una sapiente interpretazione della natura. Nella sala da pranzo, argentieri e scultori, architetti e pittori di porcellana, sono autori di un unico allestimento, la tavola, che riunisce all’ingegnosa preparazione delle vivande l’impianto decorativo della mensa a cui erano destinate. La disposizione delle suppellettili sulla tavola, con abbondanza di argenteria prodotta dai migliori argentieri piemontesi e raffinate porcellane di Sèvres, le cui decorazioni floreali ben si inseriscono nell’ambiente, i bicchieri della Regia Vetreria e posate in argento piemontesi rendono possibile una lettura completa della cultura della tavola nel XVIII secolo, grazie anche alle vetrine in cui saranno esposti esempi di oggetti in argento quali acetoliere, paioline rinfrescatoi, maioliche e porcellane del Settecento. In una seconda stanza verranno presentate entro vetrine suppellettili da tavola create per una famiglia piemontese nel primo Novecento per cene che prevedevano la presenza della famiglia reale: ad esse si accompagneranno una livrea e un abito da sera provenienti dalla stessa famiglia, permettendo al visitatore di avere uno sguardo sulla cultura della tavola di due epoche diverse.
Ingresso
INTERO: euro 5,00;
RIDOTTO: euro 3,00 (7-14 anni; oltre i 65 anni; docenti; gruppi maggiori di 15 persone su prenotazione; tessera Marcovaldo; tessera ACLI; tessera +Eventi; tessera T. C. I.; studenti universitari su presentazione della tessera universitaria);
GRATUITO: minori di 7 anni; giornalisti; residenti Saluzzo (domenica mattina); disabili e accompagnatore; tessera Abbonamento Musei Torino Piemonte; tessera Torino+Piemonte Card.
I SAPORI DELLA MONTAGNA
Gesti e ricette dalle valli del Piemonte
Forte Albertino (Vinadio)
La mostra allestita nella parte alta del Forte di Vinadio, negli ambienti appositamente ristrutturati e adattati per l’allestimento di mostre temporanee, presenterà una serie di fotografie eseguite da studenti dello IED di Torino, divise in tre sezioni. La prima sarà dedicata a sette valli del cuneese e del torinese (Stura, Grana, Maira, Varaita, Susa, Chisone e Valli valdesi) e per ognuna di esse saranno evidenziati prodotti e ricette che le caratterizzano particolarmente; la seconda sezione riguarderà i saperi delle donne, con una serie di foto che riproducono mani che impastano, cucinano e preparano piatti tipici delle vallate montane, affiancate da una serie di testimonianze tratte da interviste fatte alle donne stesse. Nella terza sezione, infine, saranno esposte foto di piatti tipici del territorio montane, le cui ricette saranno raccolte in alcune grandi ceste, lungo il percorso espositivo, a disposizione dei visitatori. Per rendere più accogliente l’ ambiente e creare un’atmosfera consona alle immagini esposte sarà inoltre allestita, con la collaborazione degli abitanti del paese e dei musei etnografici presenti sul territorio circostante, una vecchia cucina di montagna con la stufa, il tavolo imbandito e una serie di vecchi utensili. Questo locale potrà essere utilizzato per organizzare incontri e piccole degustazioni allo scopo di presentare alcune eccellenze dell’imprenditoria agroalimentare del territorio montano. L’allestimento della mostra sarà curato dalla Conservatoria delle Cucine Mediterranee che, da anni, si occupa di cucina di montagna, attraverso lo studio, la ricerca e la promozione di prodotti tipici caratterizzanti il territorio montano, la raccolta di antiche ricette, il confronto continuo tra tradizione ed innovazione e la gestione di progetti tranfrontalieri atti alla valorizzazione di ricette tradizionali e alla loro riproposizione in una chiave più moderna e innovativa (Tour dei saperi e dei sapori della montagna) o legati all’ attività formativa, con un’attenzione particolare alla promozione del territorio montano, ai suoi prodotti d’ eccellenza e allo scambio reciproco tra produttori e consumatori (Promoterroir).
Orari
Luglio: giovedì-sabato: 14.30-19.00 / domenica: 10.00-19.00
Agosto: lunedì-sabato: 14.30-19.00 / domenica: 10.00-19.00
Settimana dal 10 al 16 agosto: tutti i giorni: 10.00-19.00
Settembre: sabato- domenica: 14.30-19.00
Ottobre: domenica: 14.30-19.00
Ingresso (l’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto di accesso al Forte Albertino)
Biglietto Montagna in Movimento + Messaggeri Alati
INTERO: euro 7,00;
RIDOTTO: euro 5,00 7-14 anni; oltre i 65 anni; docenti; gruppi maggiori di 15 persone su prenotazione; tessera Marcovaldo; tessera ACLI; tessera +Eventi; tessera T. C. I.; studenti universitari (su presentazione della tessera universitaria);
Biglietto percorso guidato al Forte (60 minuti)
INTERO: euro 6,00;
RIDOTTO: euro 4,00 7-14 anni; oltre i 65 anni; docenti; gruppi maggiori di 15 persone su prenotazione; tessera Marcovaldo; tessera ACLI; tessera +Eventi; tessera T. C. I.; studenti universitari (su presentazione della tessera universitaria);
Biglietto cumulativo
(Visita guidata al Forte + Montagna in movimento + Messaggeri Alati)
INTERO: euro 10,00;
RIDOTTO: euro 8,00 7-14 anni; oltre i 65 anni; docenti; gruppi maggiori di 15 persone su prenotazione; tessera Marcovaldo; tessera ACLI; tessera +Eventi; tessera T. C. I.; studenti universitari (su presentazione della tessera universitaria);
GRATUITO: minori di 7 anni; giornalisti; residenti Vinadio (domenica mattina); disabili e accompagnatore; tessera Abbonamento Musei Torino Piemonte; tessera Torino+Piemonte Card;
SCONFINAMENTI
Immagini di Pino e Nicola Dell’Aquila sul territorio rurale cuneese
Castello del Roccolo (Busca)
La mostra prende avvio da alcuni scatti realizzati all’interno del Castello di Lagnasco. Si tratta di una veduta affrescata su una parete del Salone degli Stemmi, del Castello di levante, all’interno della quale si scorgono, a volo d’uccello, le diverse partizioni dei giardini e dei terreni coltivati, secondo la raffigurazione di Pietro Dolce tra il 1562 e il 1564. L’accurata distribuzione geometrica degli orti cinquecenteschi rappresenta uno straordinario incipit storico per l’attuale ricognizione fotografica compiuta da Pino e Nicola Dell’Aquila sul territorio rurale cuneese. Con una visione interstiziale, i due fotografi si sono inoltrati tra i filari di frutteti, esplorato gli stàbbi di alcune aziende agricole vocate all’allevamento del bestiame e, non in ultimo, sorvolato il territorio rurale della Provincia Granda a bordo di una mongolfiera, una sorte di drone ante litteram. Come si presenta la campagna coltivata della Provincia Granda nelle immagini fotografiche? Secondo una serie di mappe visive, si seguono gli sconfinamenti di lettura suggeriti ed evocati dalle fotografie che propongono metamorfosi delle trame dei corpi degli animali, colti in un intenso close up, in una morbida distesa di segni. Viceversa, le visioni d’alto della terra coltivata, con le sue strade e suoi fiumi, appaiono come dei corpi con vene e nervature. Pino e Nicola Dell’Aquila hanno seguito la rotta visiva di quegli antichi schemi geometrici impressi dall’uomo nella natura coltivata. Per la prima volta il territorio del Marchesato di Saluzzo si svela allo sguardo zenitale e va in scena nella sua diversità e ricchezza di elementi. La mostra Sconfinamenti intende proseguire la documentazione per immagini delle più importanti e significative realtà insediative rurali, rappresentative del territorio agricolo cuneese a partire da alcuni luoghi di forte connotazione storica: il Palazzasso di Caraglio, la Cascina Grangia e altri luoghi caratteristici della campagna coltivata. Un tipo di paesaggio che è opera dell’uomo e che viene offerto agli sguardi contemporanei per comprenderlo nei suoi vari elementi costitutivi: i particolari edifici delle cascine, gli spazi contigui occupati con le colture che ne sono una naturale estensione visiva, non sono più semplici case e alberi da frutta ma scene visive. La rinomata vocazione alle attività di lavorazione della terra rende evidente una specificità del territorio cuneese che merita un’esplorazione attenta. Attraverso l’analisi fotografica si cerca di rendere visibile l’identità e il carattere dei luoghi territoriali visti da terra e dal cielo e di interpretare il rapporto che si è stabilito nel tempo tra gli abitanti e i luoghi, cercando di collegare con attenzione critica il passato, il presente e il futuro. Le numerose immagini in mostra al Castello del Roccolo propongono anche una riflessione sulle caratteristiche della mediazione fotografica e sul suo uso nella rappresentazione del territorio rurale. La scelta di determinate inquadrature, con tagli compositivi specifici, ragionate soluzioni luminose, conferisce ad ogni soggetto una presa di coscienza visiva che si traduce da semplice elemento presente nel paesaggio ad un soggetto con forti connotazioni estetiche e strutturali. La fotografia contemporanea di Pino e Nicola Dell’Aquila riscatta ciò che è implicito nel paesaggio cuneese, per ribaltare la sapienza antica, per uscire dal cliché romantico della foto bella e accattivante, e per evidenziare le motivate geometrie della terra.
Ingresso (comprensivo di visita guidata al Castello e al Parco)
INTERO: euro 8,00;
RIDOTTO: euro 6,00 (7-14 anni; oltre i 65 anni; docenti; gruppi maggiori di 15 persone su prenotazione; tessera Marcovaldo; tessera ACLI; tessera +Eventi; tessera T. C. I.; tessera Torino+Piemonte Card; studenti universitari su presentazione della tessera universitaria);
GRATUITO: minori di 7 anni; giornalisti; residenti Busca (domenica mattina); disabili e accompagnatore; tessera Abbonamento Musei Torino Piemonte;