Fabio Salafia – Geografie del cuore
Tra gli eventi culturali e artistici di punta dell’estate iblea, nell’ambito del Danzart festival e del Donnafugatala Filmfest, la mostra del pittore Fabio Salafia porta al Castello di Donnafugata una preziosa collezione di oli, rappresentativi della cifra originale dell’artista siciliano.
Comunicato stampa
RAGUSA - Tra gli eventi culturali e artistici di punta dell’estate iblea, nell’ambito del Danzart festival e del Donnafugatala Filmfest, la mostra del pittore Fabio Salafia porta al Castello di Donnafugata una preziosa collezione di oli, rappresentativi della cifra originale dell’artista siciliano.
Nato a Grammichele e attivo tra la sua cittadina e Milano, Fabio Salafia torna in provincia di Ragusa, dove ha battezzato la sua carriera espositiva con la prima personale, allestita nel 2004 presso la Galleria degli Archi di Comiso.
Come spiega la curatrice, il critico d’arte Elisa Mandarà, «attraverso un linguaggio evocativo Fabio Salafia realizza un approccio profondo ed emozionale a spazi e paesaggi, che, velati da dissolvenze ed enfatizzati dalla ricca materia pittorica, diventano luoghi intimi; da qui il titolo, Geografie del cuore, allusivo della trasposizione personalissima, da parte del virtuoso artista, della natura in visioni immaginifiche e sensitive, in una ‘pittura-pittura’, che si colloca in una suggestiva linea di confine tra figurazione e astrazione. Fabio Salafia deduce dalla sua Sicilia il carattere, nel tratto impetuoso della sua pittura, che non racconta alcuni dei consueti cliché isolani, rinunciando a scenari apertamente mediterranei, puntando invece alla resa evocativa di immagini e sensazioni introiettate nella memoria e nello spirito e restituite in potenti sintesi».
Gli oli di Salafia consistono dunque essenzialmente di paesaggi e scenari naturali, filtrati dal ricordo e trasfigurati dalla pittura, La sua incessante ricerca lo ha portato a rendere i suoi temi tramite incisioni, pastelli, oli, tecniche condotte sempre con personalità di tratto.
Tra le esperienze legate al territorio ragusano, Fabio Salafia ricorda con particolare intensità e affetto l’incontro con Piero Guccione, avvenuto proprio in occasione della personale di Salafia a Comiso. In quella circostanza – Fabio Salafia aveva solo ventiquattro anni – il maestro manifestava note di merito nei confronti della pittura del giovane pittore e ne scriveva la prefazione in catalogo.
Fabio Salafia accompagna la sua vocazione alla pittura e la sua attività di artista all’insegnamento di discipline pittoriche nella scuola pubblica.
Tra le numerose mostre personali citiamo quelle nelle città di Comiso, Galleria degli Archi. Grammichele, galleria Contrappunto. Roma galleria L’Acquario (Equazioni Visive). Marsala, Convento del Carmine, Ente Mostra di pittura Contemporanea. Roma,7515 The Lounge. Agrigento, Palacongressi. (La Natura Instabile). Enna, Palazzo del Governo, sede della Prefettura (Movimenti della Natura). Enna, galleria “L.M Cascio” (Nei Luoghi dell’intimo).Taormina, Palazzo Duchi di Santo Stefano. Fondazione Mazzullo (Secondo Natura). Inoltre è stato invitato ad esporre in oltre cento mostre collettive, in diverse città italiane, ottenendo importanti premi e riconoscimenti. Nell’ultimo anno è stato invitato da Vittorio Sgarbi alla mostra itinerante Artisti di Sicilia nelle città di Favignana, Palermo, Catania, Bruxelles e New York. Considerevoli anche i consensi della critica. Tra gli altri, hanno scritto di lui Paolo Nifosì, Piero Guccione, Francesco Brancato, Armando Ginesi, Valentina Falcioni, Riccardo Passoni, Tiziana Rasà, Paolo Giansiracusa, Marco di Capua, Sebastiano Gesù, Elisa Mandarà.