Mario Consoli – R>Esistenze

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLA RAGIONE
Piazza Vecchia , Bergamo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedi-domenica 10.30>12.30 15.30>19.30
sabato 10.30>12.30 15.30>22.30

Vernissage
30/07/2015

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Mario Consoli
Curatori
Enrico De Pascale
Generi
arte contemporanea, personale

L’esposizione raduna un articolato insieme di opere pittoriche di grande formato, disegni e libri d’artista realizzati dal pittore a seguito di un’indagine negli archivi fotografici dell’Istituto di Storia della Resistenza (ISREC) di Bergamo.

Comunicato stampa

In occasione del 70° anniversario della Liberazione (1945-2015), ISREC-Bergamo, con il Patrocinio del Comune di Bergamo, Assessorato alla Cultura, promuove e organizza una importante mostra dell'artista bergamasco Mario Consoli, a cura di Enrico De Pascale.
L’esposizione raduna un articolato insieme di opere pittoriche di grande formato, disegni e libri d’artista realizzati dal pittore a seguito di un’indagine negli archivi fotografici dell'Istituto di Storia della Resistenza (ISREC) di Bergamo.
Da alcuni anni, infatti, la ricerca artistica di Consoli si è concentrata in modo quasi esclusivo sul tema della guerra e delle violenze subite dai partigiani e dalla popolazione civile nei mesi precedenti la Liberazione, tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945.
Più specificatamente l’attenzione del pittore si è rivolta a una serie di agghiaccianti immagini di partigiani della Brigata Giustizia e Libertà “XXIV Maggio”, torturati e uccisi dai repubblichini nel tristemente noto Eccidio di Cornalba (25 novembre - 1 dicembre 1944). Fotografie di corpi percossi, vilipesi, straziati e feriti a morte, ostentati dalla propaganda fascista come macabri trofei, come monito e strumento di dissuasione nei confronti di resistenti e oppositori.
Confrontandosi con una illustre tradizione che vanta interpreti celeberrimi -da Goya a Picasso, dalla Kollwitz a Fautrier, da Music a Kiefer ai fratelli Chapman- Consoli interpreta il tema antico e attuale della lotta per la libertà e della condanna di ogni guerra con una ricerca pittorica ricca di invenzioni formali, come l’idea di costruire le immagini per impronta anziché in modo diretto.
Come in taluni orientamenti della storiografia contemporanea, la sua indagine si concentra non sugli eventi bellici ma direttamente sui corpi delle vittime, dei caduti, dei vinti: esito ultimo e irreversibile di ogni conflitto. Quei corpi che oggi si vedono sempre più raramente, spariti nelle immagini dalla scena guerresca globale.
Spogliàti di ogni riferimento aneddotico e illustrativo, privati persino della loro identità fisionomica, i corpi “messi in scena” dall’artista divengono emblemi di una condizione umana universale, che travalica i confini della storia per proiettarsi in una dimensione sovratemporale. Sono “figure” primordiali, che abitano la superficie con movimenti convulsi e spezzati alludendo a una coreografia del dolore, a una tragica danza che tematizza il dissolversi del corpo vitale, il suo venir meno, la sua feroce dissipazione nella brutale economia della guerra.
La mostra, scandita per "stazioni" lungo un percorso appositamente concepito per i suggestivi spazi dell'antica Sala dei Giuristi in Bergamo Alta, si propone come una lucida riflessione sulle questioni sempre attuali della solidarietà, della pietas, dell'impegno civile, della lotta per la democrazia e la difesa della libertà.
Catalogo Edizioni Lubrina (Bergamo) con testi di Angelo Bendotti, Enrico De Pascale, Oscar Drago, Franco Marcoaldi, Martino Doni, Luciano Passoni, Fotografie di Alessandro Belussi e Claudio Bruni.

Mario Consoli nasce a Cologno al Serio (Bergamo) nel 1952. Ha frequentato l'Accademia Carrara di Bergamo conseguendo importanti Borse di studio per meriti artistici e diplomandosi nel 1989. Ha all'attivo esposizioni a Bergamo e in varie città d’Italia; la più recente presso la Libreria ARS/arte+libri (Bergamo marzo-aprile 2013). L’artista vive e lavora a Bergamo.