Domenico Balsamo – Evasioni

Informazioni Evento

Luogo
MINIGALLERY ASSISI
via Portica nr. 26 06081 , Assisi , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10.30/13.30 – 15.00/19.30, chiuso il mercoledì

Vernissage
08/08/2015

ore 18,30

Artisti
Domenico Balsamo
Curatori
Loredana Rea
Generi
arte contemporanea, personale

Per la prima volta Domenico Balsamo espone in Umbria alla Minigallery di Assisi portando un gruppo di opere recenti che svelano la capacità di sintetizzare scultura e pittura utilizzando i materiali contemporanei dell’una applicati alla forma espositiva dell’altra.

Comunicato stampa

PRESENTAZIONE: Per la prima volta Domenico Balsamo espone in Umbria alla Minigallery di Assisi portando un gruppo di opere recenti che svelano la capacità di sintetizzare scultura e pittura utilizzando i materiali contemporanei dell'una applicati alla forma espositiva dell'altra. Sovrapposizioni, agglomerati, esplosioni..con un'accuratezza estrema descrivono le personali “isole mentali” dell'artista.
La mostra è già transitata per la Galleria Essearte di Napoli e alcuni pezzi hanno preso parte alla grande esposizione “The go between” al Museo di Capodimonte.
L'intero lavoro è presentato da un testo critico di Loredana Rea.

INTERIORE QUOTIDIANO
Riflessioni sui lavori recenti di Domenico Balsamo

La necessità di sublimare gli accadimenti della quotidianità, fortemente intrecciata al desiderio di materializzare la forza del proprio sentire, è l’imperativo che ha accompagnato Domenico Balsamo nella complessa elaborazione delle sue opere recenti, generate da una sorprendente contaminazione tra proposizioni di pensiero e prassi di lavoro.
A guidarlo è l’urgenza di rendere manifesta la variabile intensità delle impressioni, delle sensazioni, delle emozioni che in maniera sempre differente hanno segnato e continuano a segnare profondamente la sua esistenza, in cui interiorità ed esteriorità si rapportano dialetticamente, per superare l’inquietudine legata al tempo presente.
Fin dall’inizio per questo giovane, versatile eppure sempre coerente nel seguire la perentorietà della vocazione artistica, il divenire della quotidianità ha offerto materiale da rielaborare attraverso un linguaggio che mescola proposizioni teoriche e pratiche tanto diverse da apparire molto distanti tra loro, con l’intento dichiarato di bloccare, anche solo per un istante, il ritmo convulso del vivere e prestare attenzione a tutto ciò che ogni giorno sfugge, cancellato dall’urgenza di bisogni solo apparentemente primari.
L’obiettivo è trovare un senso a ciò che spesso senso non ha, comprendere la natura dell’indissolubile legame tra la finitezza della vita e l’assoluta inarrestabilità del divenire, per cercare di sconfiggere la fragilità dell’esistenza.
A partire da queste brevi premesse, Balsamo, rapportandosi costruttivamente alla dimensione della sperimentazione legata indissolubilmente a posizioni elaborate nel corso delle prime e delle seconde avanguardie del ‘900, ha sviluppato un linguaggio in cui la sensibilità nell’uso di nuovi materiali si coniuga con l’attenzione all’armonia formale, per creare un tutto inscindibile che mai banalizza il dinamico equilibrio tra la persistenza del passato e la necessità di misurarsi con le problematiche del presente. Un linguaggio originale, in cui la pittura si confronta continuamente con la presenza forte, anche se mai fine a se stessa, di materiali anomali, per recuperare la capacità di evocare, con l’inconfondibile fragranza di fogli sparsi di un diario interiore, le inquietudini, le incertezze, i timori, le difficoltà di un quotidiano che attraverso l’arte si libera di ogni superficiale convenzionalità.
Nei lavori realizzati in questo ultimo anno, che rispetto alle prove precedenti mostrano una maggiore maturità sia nella scelta dei mezzi espressivi, sia nell’equilibrio costruttivo, non c’è traccia di scontati propositi narrativi, che ne depotenzierebbero il potere seduttivo e renderebbero superficialmente prevedibile la necessità di mettere a nudo il proprio sentire, di suggerire l’incommensurabile profondità della propria vita interiore. In essi tutto è frammento, che non racconta, ma svela e rivela, perché l’intento non è descrivere gli eventi, piccoli o grandi, di una quotidianità che si dipana sotto i suoi e i nostri occhi, ma lasciar emergere la loro qualità emotiva.

Loredana Rea