Roberto Floreani – Ricordare
Ricordare è il nuovo progetto espositivo che lartista Roberto Floreani (Venezia, 1956), ha realizzato appositamente per i suggestivi spazi sotterranei degli Interrati palladiani di Palazzo Chiericati di Vicenza, sostenuto dallAssessorato alla Crescita del Comune di Vicenza, in collaborazione con lAssociazione La Centrale
Comunicato stampa
Ricordare è il nuovo progetto espositivo che lartista Roberto Floreani (Venezia, 1956), ha realizzato appositamente per i suggestivi spazi sotterranei degli Interrati palladiani di Palazzo Chiericati di Vicenza, sostenuto dallAssessorato alla Crescita del Comune di Vicenza, in collaborazione con lAssociazione La Centrale.
Quello dellartista è un ritorno, dopo la personale tenuta nel 1999 in Basilica Palladiana; da allora ha realizzato altri 14 progetti museali in Italia e allEstero, (ultimo dei quali quello nel prestigioso Palazzo della Gran Guardia a Verona nel 2014), oltre ad aver rappresentato lItalia alla Biennale di Venezia (2009) nellomonimo Padiglione: tutte iniziative che consentono di annoverarlo oggi tra i più convincenti artisti della sua generazione.
Il fulcro del nuovo progetto espositivo è stato realizzato da Floreani, per la prima volta in oltre 35 anni di attività, interamente su carta. Si tratta di una carta fatta a mano del tutto particolare, con inserti (ad immersione) di garza cannettata, che la trasformano in una sorta di carta-tessuto multistrato, di forte impatto emozionale. La stratificazione usuale dei materiali riporta ad uno dei motivi centrali del lavoro di Floreani, legato alla componente memoriale che, in questo progetto, viene declinata sia sul versante individuale che su quello storico. In alcune di queste opere su carta sono infatti inseriti alcuni reperti che rimandano allesperienza bellica della Grande Guerra (il progetto ha ottenuto il patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra). La superficie della carta diviene quindi il luogo del racconto, a volte lirico a volte drammatico, ove, oltre agli interventi usuali dellartista risolti con tematiche astratte, sono presenti (in alcuni lavori), suggestive applicazioni ricavate dai reperti recuperati dallo stesso autore, presente sullAltopiano di Asiago fin dallinfanzia: ampiezze con cui divide un rapporto di autentica elezione.
La parte rimanente del progetto, articolato in 10 sale, si sviluppa con la realizzazione di due nuovi nuclei di cinque opere pittoriche ciascuno che interagiscono tra loro, (Ricognizioni del cuore e dello spirito) assumendo sia una valenza installativa, sia mantenendo la loro individualità. Opere caratterizzate dalla consueta declinazione dei Concentrici, autentica cifra espressiva dellartista, abbinata a risoluzioni cromatiche di Blu Klein e di arancio, appartenenti alla sua ricerca più recente
Lesposizione si conclude con unattenta selezione di opere site-specific provenienti dai principali progetti espositivi, tutti museali, realizzati dallautore negli ultimi anni: dalla Biennale di Venezia del 2009, al Museo MaGa di Gallarate (2011), al Centro Internazionale di Palazzo Te a Mantova (2012), fino al Palazzo della Gran Guardia di Verona (2014), oltre allubicazione di alcune sculture recenti.