Letizia Battaglia – Fotografie
La mostra “Fotografie” si comporrà di una quarantina di scatti “storici” che raccontano quotidianità e violenza nella Palermo tra la metà degli anni ’70 e ’90 del 1900, stampati in vari formati (dal 50×60 cm al 35×45 cm).
Comunicato stampa
“Isole che Parlano” di fotografia
Palau. Per la sezione fotografia arriva a Palau Letizia Battaglia, la più grande fotografa contemporanea in Italia. La mostra della Battaglia conclude un ciclo-iniziato nel 2013 con Mario Dondero, proseguito nel 2014 con Romano Cagnoni- dedicato a grandissimi fotogiornalisti italiani nati nei primi anni trenta del '900. La reporter di Palermo, atipica per formazione, ha iniziato a fare la fotografa a 39 anni e dal quel momento ha dedicato la sua vita alla lotta per la libertà e contro la mafia, ritraendo dal 1974 al 1992 luoghi e vittime di omicidi, ma anche espressioni della quotidianità della Sicilia degli anni Ottanta e Novanta, immagini del tessuto sociale che ha convissuto con la morsa mafiosa, sguardi di donne e bambine.
La sua vita professionale è stata costellata di numerosi importantissimi premi: è stata la prima donna europea a vincere il premio Eugene Smith nel 1985 a New York; nel giugno del 1999 le viene assegnato il Mother Johnson Achievement for Life; nel 2007 il premio Dr. Erich Salomon ed infine nel 2009 il Cornell Capa Infinity Award.
Ha esposto in Italia, nei Paesi dell’Est, Gran Bretagna, America, Francia, Brasile, Svizzera, Canada, ma pochissimo a Palermo, la sua città dove vive tutt'oggi.
La mostra “Fotografie”- che si comporrà di una quarantina di scatti "storici" che raccontano quotidianità e violenza nella Palermo tra la metà degli anni '70 e '90 del 1900, stampati in vari formati (dal 50x60 cm al 35x45 cm) - verrà inaugurata giovedì 10 settembre, al Centro di Documentazione del Territorio di Palau, alle 21.30. A seguire Letizia Battaglia, sarà protagonista anche dell'incontro “Riflessioni sull’etica di un mestiere”, un'occasione in cui racconterà al pubblico la sua esperienza di militanza durante la guerra di mafia a Palermo e la sua lunga stagione di fotografa.
L'esposizione, realizzata in collaborazione con Associazione Ogros, rimarrà aperta fino al 30 settembre.