Divisionismo tra Torino e Milano. Da Segantini a Balla

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE ACCORSI
Via Po 55, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da martedì a venerdì 10 – 13; 14 – 18
Sabato e domenica 10– 13; 14– 19
Lunedì chiuso.
Giovedì 31 dicembre CHIUSO
Venerdì 1 gennaio 2016 CHIUSO
Sabato 2 e domenica 3 gennaio aperto con consueto orario festivo: 10-13 / 14-19
Lunedì 4 gennaio apertura STRAORDINARIA h. 10-13 / 14-19
Martedì 5 gennaio aperto h. 10-13 / 14-18
Giovedì 6 gennaio aperto h. 10-13 / 14-19

Vernissage
15/09/2015

ore 18

Biglietti

Mostra: € 6,00 Ridotto: € 5,00 (presentando un biglietto d’ingresso per un concerto di MITO SettembreMusica) Mostra con visita guidata (da martedì a domenica ore 11.00 e 17.00; sabato e domenica anche ore 18.00): intero € 8,00; ridotto* € 6,00; con Abbonamento Musei € 3,00 * Studenti fino a 26 anni, over 65, convenzioni

Patrocini

Città di Torino
Regione Piemonte

CON IL CONTRIBUTO DI Reale Mutua Assicurazioni

Artisti
Gaetano Previati, Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Battista Ciolina, Emilio Longoni, Carlo Fornara, Angelo Morbelli, Giuseppe Cominetti, Matteo Olivero, Giovanni Sottocornola, Cesare Maggi
Curatori
Nicoletta Colombo
Generi
collettiva, arte moderna

Il Museo Accorsi – Ometto presenta un’esposizione che intende esplorare, attraverso quarantacinque opere selezionate secondo un elevato criterio qualitativo e storico, i percorsi del Divisionismo partendo dall’epicentro della pittura divisa italiana: il Piemonte e la Lombardia.

Comunicato stampa

Il Museo Accorsi – Ometto presenta un’esposizione che intende esplorare, attraverso quarantacinque opere selezionate secondo un elevato criterio qualitativo e storico, i percorsi del Divisionismo partendo dall’epicentro della pittura divisa italiana: il Piemonte e la Lombardia.
Il Divisionismo è stato un movimento fondamentale per la vita artistica e per la cultura italiana, pienamente inserito, con ruolo autonomo, nelle tendenze figurative europee della fine del secolo XIX e inizi del XX. L’importanza dello studio della luce e il ricorso ai colori puri, stesi in tessiture a puntini e filamenti, erano gli elementi che tracciavano la reazione al realismo in direzione simbolista e socio-umanitaria.
La nuova tendenza prendeva avvio dai secondi anni Ottanta dell’Ottocento, otteneva il varo ufficiale con la Prima Triennale di Milano del 1891 e si protraeva fino a tutti gli anni Venti del Novecento.
La mostra, realizzata in collaborazione con lo Studio Berman di Giuliana Godio e a cura di Nicoletta Colombo, muove dalla considerazione del ruolo fondamentale assunto nello svolgimento delle tendenze divisioniste dalle città di Milano e di Torino e intende concentrare l’attenzione sui protagonisti consacrati della “pittura divisa”, di origine o formazione piemontese e lombarda.
La scelta di una geografia divisionista convergente nell’asse Lombardia - Piemonte considera i protagonisti emblematici della sperimentazione pittorica luminosa: Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Gaetano Previati, Vittore Grubicy de Dragon, Emilio Longoni, Matteo Olivero, Carlo Fornara, Giovanni Sottocornola, Cesare Maggi, Achille Tominetti, Andrea Tavernier, Giovanni Battista Ciolina, Giuseppe Cominetti, Angelo Barabino.
All’ingresso del secolo nuovo, accanto ai maestri ormai storicizzati, si affiancano pittori di più giovane generazione, affascinati dalla pittura di Segantini e di Previati, e che crearono le basi per la futura poetica incentrata sulla luce e sul movimento: i futuri Futuristi, come Carlo Carrà, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Leonardo Dudreville, promettenti autori legati per nascita o per formazione alla storia artistica piemontese e lombarda del tempo.
Quarantacinque opere rigorosamente selezionate assicurano presenze importanti: tra le altre, Le parche 1904, Vecchine curiose 1891 e Ave Maria della sera 1910 di Morbelli, Il sole 1903-1904 di Pellizza, La via del Calvario 1901 e Gregge all’alba 1910 di Previati, Bosco di faggi (Sensazioni gioiose) 1887-1912 di Grubicy de Dragon, Il ritorno dal bosco 1883-1884 di Longoni, Lavoro dei campi in Val Vigezzo 1895-1936 di Fornara, La piccola ricamatrice (Serenità) 1900 e La pastorella 1910 di Sottocornola.