Maurizio Galimberti – ComoLake 1993

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO PEDRAGLIO
Piazza Alessandro Volta 48 22100 , Como, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da lunedì a venerdì ore 15.30 / 19.00
Sabato ore 15.00 / 18.00
(altri giorni e orari su appuntamento)

Vernissage
19/09/2015

ore 19

Artisti
Maurizio Galimberti
Curatori
Roberto Mutti
Generi
fotografia, personale

L’associazione Spazio Pedraglio intende proporre un’esposizione profondamente legata al tema della città vista nella sua interiorità: “ComoLake 1993” di Maurizio Galimberti.

Comunicato stampa

In occasione dell’evento “FUORIDIMOSTRA” organizzato nell’ambito del progetto artistico “Com’è viva la città”, la grande mostra attualmente ospitata nei prestigiosi spazi di Villa Olmo, l’associazione Spazio Pedraglio intende proporre un’esposizione profondamente legata al tema della città vista nella sua interiorità: “ComoLake 1993” di Maurizio Galimberti.
La mostra propone una serie di Polaroid impreziosite da interventi grafici dell’autore che ritraggono le atmosfere delicate della vita sul nostro lago, non mancheranno i noti mosaici dedicati alla nostra città in occasione della mostra “Obiettivo Como” del 2012.

“Ci sono mille modi per interpretare una città e quello legato alla fotografia è, nella sua immediatezza comunicativa, quello più intrigante e multiforme. Nel passato la città si riconosceva in immagini dominate da un forte senso realistico-descrittivo mentre oggi molto è cambiato e la fotografia urbana si è sempre più allontanata dal descrivere per concentrarsi sull’interpretare.
Quando un fotografo profondamente innovativo come Maurizio Galimberti si confronta con Como, è prevedibile che lo faccia mostrando una prospettiva inedita e, inevitabilmente, sorprendente. Con un colpo di spugna volutamente ardito ha ignorato l’eredità dell’iconografia classica per indagare la città usando il suo stile come un filtro attraverso cui reinterpretarla. Fotografo capace di alternare con identica capacità la sintesi che si concentra in un’unica immagine all’analisi che si articola nei celebri mosaici, Galimberti non si limita a proporre una visione personale ma suggerisce, a chi osserva le sue immagini, di condividere questo nuovo orizzonte”.

(Roberto Mutti, Con sguardo diverso, “Obiettivo Como”, 2012)

BIOGRAFIA:

Maurizio Galimberti nasce a Como nel 1956 ma vive poi a Meda dove studia da geometra e nei cantieri affina il punto di vista rigoroso con cui impressionerà il mondo.
Sin da ragazzo partecipa a numerosi concorsi fotografici vincendoli addirittura con nomi diversi come quello della madre o della moglie.
All’inizio usa la classica pellicola analogica lavorando molto con una fotocamera ad obbiettivo rotante Widelux in bianco e nero e in diapo/cibachrome, poi nel 1983 inizia la sua passione-ossessione per la Polaroid. La sceglie per il semplice motivo che non sopporta l’attesa dello sviluppo per vedere il risultato del suo scatto e anche per una eterna paura del buio della camera oscura. Si accorge inoltre che la resa dei colori con la pellicola istantanea è semplicemente magica ed inizia un lungo percorso di ricerca e di sperimentazione nell’uso di questo mezzo.
Nei primi anni novanta infatti, abbandona l’attività edilizia di famiglia e decide di dedicarsi solo alla fotografia.
Nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa testimonial ufficiale e che ha come risultato il volume Polaroid Pro Art pubblicato nel 1995.
Nello sviluppo della sua peculiare tecnica hanno grande influenza il futurismo di Boccioni e il movimento cinetico esasperato di Duchamp.
Galimberti riesce in un istante a visualizzare una complessa scomposizione dell’immagine da ritrarre, matematica nel suo rigore e musicale nell’armonia d’insieme, che realizza di getto leggendo le note nella sua mente.
Con la stessa tecnica a mosaico diviene conosciuto per i suoi ritratti. Arriva nel 1999 la nomina al primo posto nella classifica dei foto-ritrattisti italiani redatta dalla rivista Class. La popolarità e il successo con cui vengono accolte queste inusuali rappresentazioni di volti lo portano a partecipare, nel ruolo di ritrattista, a numerose edizioni del Festival del Cinema di Venezia.
In particolare, nell’edizione del festival del 2003, il suo ritratto di Johnny Depp sarà la copertina del Times Magazine inglese del 27 settembre dello stesso anno.
La curiosità per la particolare tecnica da lui sviluppata ha suscitato l’interesse di numerose aziende leader in vari settori, tra le quali: Milan Calcio, Fiat Auto, Kerakoll, Jaeger Lecoultre, Illy Caffè, Nokia e Lancia Auto.
Nel 2005 inizia la realizzazione di importanti volumi su città come New York, Venezia e Berlino. Inoltre nel 2007 viene fondato l’Archivio NordEst che raccoglie, numera e cataloga le sue opere al fine di valorizzarle e di tutelarne l’autenticità.
Nell’ottobre 2009 in occasione della riapertura di Polaroid è invitato in veste di testimonial ufficiale alla fiera della fotografia di Hong Kong, di Las Vegas e al Tribeca Film Festival, realizzando portraits performance con Lady Gaga, Chuck Close e Robert de Niro.
Nell’Aprile 2011, nell’ambito della prestigiosa collana di film/dvd sui grandi della fotografia Italiana, prodotta da GiArt di bologna ed editata da Contrasto, esce il documentario Maurizio Galimberti.
Nel 2011 Impossible, nuovo brand produttore di instant film, gli dedica una pellicola b&w denominata Impossible Maurizio Galimberti Special Edition.
Galimberti è stato inoltre visiting professor alla Domus Academy, alla facoltà di Industrial Design della Bicocca e all’Istituto Italiano di fotografia di Milano.
Con GiArt di Bologna realizza il progetto Paesaggio Italia, dal quale viene tratto l’omonimo libro edito da Marsilio Editori in distribuzione da febbraio 2013. Sempre con GiArt sta realizzando un progetto sulla città di Parigi ed uno ricco di contaminazioni fotografiche con le avanguardie del 900, in particolar modo dadaismo e surrealismo, denominato AriDadaKalimba.
Le sue opere fanno parte delle più importanti collezioni di fotografia.