Steve McCurry – From These Hands. A journey along the coffee trail
Al centro della mostra, 62 scatti realizzati da McCurry in 12 diversi Paesi: Brasile, Burma, Colombia, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Perù, Sri Lanka, Tanzania, Vietnam, Yemen. L’allestimento di Fabio Novembre è studiato per accompagnare il pubblico nelle atmosfere evocate dagli scatti.
Comunicato stampa
Venezia, 22 Settembre 2015. FROM THESE HANDS: A JOURNEY ALONG THE COFFEE
TRAIL è il titolo della prima mostra del fotografo Steve McCurry a Venezia, organizzata da
Lavazza e firmata dall’architetto Fabio Novembre, che sarà allestita dal 23 Settembre all’8
Novembre presso l’Arsenale Nord, Tesa 113.
Al centro della mostra, 62 scatti realizzati da McCurry in 12 diversi Paesi: Brasile, Burma,
Colombia, Etiopia, Honduras, India, Indonesia, Perù, Sri Lanka, Tanzania, Vietnam, Yemen.
L’allestimento di Fabio Novembre è studiato per accompagnare il pubblico nelle atmosfere
evocate dagli scatti.
Le foto di McCurry sono sempre l’inizio di un viaggio in cui è meraviglioso addentrarsi.
L’idea da cui è stato sviluppato l’allestimento, diventa quindi un labirinto all’interno del
quale il visitatore potrà ammirare le opere di McCurry riprodotte su pannelli concepiti come
pagine di un volume fuori scala. La bellezza e l’umanità che scaturiscono dalle immagini di
McCurry è amplificata dall’allestimento di forte impatto scenico e immersivo studiato e
realizzato dall’architetto Fabio Novembre.
Unico comune denominatore: il caffè. Si tratta infatti delle foto più belle ed evocative
scattate da McCurry nel corso di un viaggio che copre un arco temporale di oltre trent’anni
sulle strade del caffè, raccolte nell’omonimo volume edito da Phaidon, tra i maggiori editori
di arti visive e fotografiche.
Il volume di Phaidon si trasforma in una mostra, che approda a Venezia grazie a Lavazza,
che da tredici anni condivide con Steve McCurry questo viaggio nelle terre e tra le persone
del caffè. McCurry è infatti il narratore ufficiale di ¡Tierra!, il progetto di sostenibilità
realizzato interamente da Lavazza nei paesi produttori di caffè, del quale Steve si è fatto
testimone d’eccezione, oltre che compagno di viaggio, rendendolo un vero progetto di
sostenibilità culturale. Grazie a questo connubio di sostenibilità, fotografia e cultura, il
prezioso lavoro di McCurry è servito infatti a raccontare per immagini le azioni del mondo che
vive intorno al caffè.
La maggior parte delle fotografie raccolte nel libro ed esposte nella mostra sono infatti le
immagini scattate da McCurry nell’ambito del progetto ¡Tierra! e concretizzano l’idea di
Francesca Lavazza, Direttore Corporate Image dell’azienda, di riunire all’interno di un’opera
questo lavoro sull’umanità del caffè nei suoi molteplici volti e storie. Alcune di queste
immagini sono assolutamente inedite, come i ritratti realizzati in Etiopia e Vietnam, gli ultimi
due Paesi coinvolti da Lavazza nel progetto di sostenibilità.
Grazie ad alcuni tra i suoi scatti più celebri, come il ritratto della ragazza afghana,
Steve McCurry è uno dei fotografi più apprezzati non solo dagli esperti e gode di un
grandissimo consenso popolare.
BIOGRAFIA STEVE McCURRY
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Steve McCurry, con numerose copertine di riviste e libri, oltre una dozzina di pubblicazioni e
innumerevoli mostre in giro per il mondo, è da oltre trent’anni una delle voci più autorevoli
della fotografia internazionale.
Nato in un sobborgo di Philadelphia, ha studiato cinema alla Pennsylvania State University ed
ha in seguito lavorato per un giornale locale.
Dopo due anni come freelance, la sua vita è cambiata quando ha compiuto il primo di
moltissimi viaggi in India. Con una macchina fotografica al collo, uno zaino e soprattutto una
grande curiosità ha viaggiato per molti mesi fino a quando è arrivata la svolta della sua
carriera.
Dopo aver attraversato, in abiti tradizionali e con la barba lunga, il confine tra Pakistan e
Afghanistan arrivando nelle aree controllate dai ribelli appena prima dell’invasione russa,
McCurry ha vissuto un periodo con i Mujahideen.
Tornato con decine di rullini cuciti tra i vestiti, ha mostrato al mondo intero le prime
immagini del conflitto in Afghanistan.
Da allora McCurry, grazie al suo occhio attento e allo straordinario impegno, ha continuato a
raccontare conflitti bellici, culture che stanno scomparendo, tradizioni antiche e moderne,
sempre ponendo attenzione all’elemento umano.