Celebrazioni Malatestiane. Lovere al tempo di Pandolfo Malatesta
Dalle recenti scoperte archeologiche e documentarie, nuova luce sulla storia di Lovere (e di Bergamo) al tempo di Pandolfo III Malatesti.
Comunicato stampa
CELEBRAZIONI MALATESTIANE
LOVERE AL TEMPO DI PANDOLFO III MALATESTI
Inaugurazione:
26 settembre 2015 - Convegno di studi nazionale
27 settembre 2015 – visita guidata al al sito archeologico del Castelliere
Dalle recenti scoperte archeologiche e documentarie, nuova luce sulla storia di Lovere (e di Bergamo) al tempo di Pandolfo III Malatesti.
Sabato 26 settembre, un convegno di studi nazionale apre a Lovere l’Anno Malatestiano, con un ricco programma di incontri e visite guidate al campo d’assedio di Pandolfo, Signore di Fano, Brescia e Bergamo, ora reso fruibile al pubblico
Novembre 1414: Pandolfo III Malatesti, signore di Bergamo e Brescia (1404-1421), assedia e fa capitolare Lovere.
E’ attorno a questa data cruciale che si concentrano le recenti scoperte di scavo e di studio che aprono nuovi percorsi di lettura della storia di Lovere - e in filigrana di Bergamo e Brescia - all’epoca della Signoria del Malatesti.
Gli scavi archeologici condotti dal Comune di Lovere sotto la direzione della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia nell’area del cosidetto “Castelliere”, finora ritenuto gallico, hanno consentito di identificare il sito come tardomedioevale e in particolare con il campo d’assedio del Malatesti a Lovere.
In parallelo, le ricerche condotte sulle fonti dalla Fondazione Santa Maria in Valvendra di Lovere, hanno portato al ritrovamento, presso l’Archivio di Stato di Roma, di un nucleo di pergamene che appartenevano all’antico archivio della comunità di Lovere. Tra queste, anche l’originale del privilegio che Pandolfo III Malatesti concesse alla comunità di Lovere il 26 novembre 1409.
Alla luce di questi ritrovamenti, il Comune di Lovere, con il sostegno del parlamentare europeo Marco Zanni del Movimento 5 Stelle – Gruppo EFFD e in collaborazione con Atenei e Istituzioni di diverse parti d’Italia, promuove e organizza le “Celebrazioni malatestiane”.
Ad inaugurare il ricco calendario di conferenze e visite guidate agli scavi archeologici sarà sabato 26 settembre, nella Sala degli Affreschi dell’Accademia di belle arti Tadini di Lovere, la giornata nazionale di studi “Lovere l tempo di Pandolfo III Malatesti” (9:30 - 12:30 / 14:30 - 17:30) cui interverranno alcuni tra i più autorevoli storici italiani, come Gabriele Archetti (Università Cattolica, Milano), Aldo A. Settia (già
Università degli Studi di Pavia), Anna Falcioni (Università degli Studi di Urbino), in dialogo con storici e archeologi che si sono occupati negli ultimi anni di approfondire gli studi sul “caso Lovere”, quali Maria
Fortunati, funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia, l’archeologo Nicola Pagan che ha condotto gli scavi,gli storici Alberto Bianchi, Francesco Macario, Gbriele Medolago e Francesco Nezosi.
Ne nasce un prezioso mosaico storico, in cui l’assedio di Lovere emerge come momento significativo della storia medioevale dell’Alto Sebino e si inserisce nella vicenda più ampia che in questi decenni vede definirsi quella geografia degli stati italiani che si protrarrà fino all’età moderna.
Lovere fu sempre, anche nei secoli medioevali, un punto chiave dell’Alto Sebino, un centro fiorente demograficamente ed economicamente, distinguendosi nella produzione di lana e nel commercio. Il territorio fu quindi al centro di scontri militari e gli scavi archeologici ci testimoniano come il villaggio di Lovere fosse fortificato.
Politicamente Lovere, come gran parte della Valle Camonica, si collocava nell’ambito del partito ghibellino, filoimperiale e filovisconteo, quindi avverso al guelfo Pandolfo Malatesti, che - Signore di Fano dal 1385 e di Brescia dal 1404 - nel 1408 divenne anche signore di Bergamo e nel 1409 concesse alla riottosa Lovere un ampio privilegio con lo scopo di ingraziarsela. Nonostante ciò i loveresi continuarono a parteggiare per i ghibellini, che guardavano ai Visconti di Milano come loro signori e alleati. Questo clima portò alla ribellione del 1413 contro Pandolfo. Le truppe malatestiane si addentrarono in Val Cavallina, Val Calepio e Lovere per riportare all’obbedienza i ribelli. Come i castelli di Trescore, Terzo e Sovere, anche Lovere fu assediato dalle truppe malatestiane e nel campo di guerra recentemente riscoperto le fonti documentano il confluire di derrate per le truppe ma soprattutto la presenza dello stesso Pandolfo. Prende così valore la tradizione storica secondo cui Pandolfo, venuto con il suo esercito a Lovere, prese il paese con la forza e lo saccheggiò, e, fatta accendere una candela, diede tempo agli abitanti di abbandonarlo finché questa durava, con la minaccia di trucidare senza pietà quanti vi fossero stati ritrovati. Gli esuli di Lovere poterono rientrare in paese e rioccupare le loro case solo dopo che Pandolfo venne sconfitto dai Visconti nel 1419.
Alla giornata di studi seguirà, domenica 27 settembre, la visita guidata al campo d’assedio malatestiano di Lovere (ore 11, ritrovo presso il parcheggio di via Gerone in loc. Castelliere).
Il programma delle Celebrazioni Malatestiane proseguiranno il 17 e 18 ottobre, con visite guidate al campo e la conferenza “Ill campo d’assedio malatestiano e la Torricella nel sistema di fortificazioni medievali di Lovere”, e si concluderà il 7 novembre con l’incontro dedicato alle scoperte documentarie “Il privilegio di Pandolfo III Malatesti e un inedito nucleo di pergamene loveresi dell’Archivio di Stato di Roma”.
“La valenza culturale del recupero del Castelliere nei suoi valori storici, culturali e paesaggistici e della sua fruibilità al pubblico, ha il suo riverbero in un rinnovato impegno nello studio del nostro medioevo e per questo la nostra Amministrazione ha promosso l’Anno Malatestiano, che nei prossimi mesi focalizzerà l’attenzione sulla figura straordinaria di Pandolfo III Malatesti, così importante nell’Italia del Rinascimento, con riflessi non indifferenti sul nostro territorio. Da un’azione archeologica è derivato quindi un nuovo impulso alle ricerche dei nostri storici, ma anche la possibilità di innescare un percorso virtuoso che, partendo dalla ricerca archeologica, passando per l’approfondimento storico, porta alla promozione culturale, economica e turistica di Lovere e del territorio, favorendone lo sviluppo e progettandone il futuro”.
Giovanni Guizzetti, Sindaco di Lovere
"Il Convegno nazionale ‘Lovere al tempo di Pandolfo III Malatesti’ rappresenta un momento di altissimo approfondimento scientifico, che ci dimostra come il territorio del lago d'Iseo possa ancora offrire delle occasioni di riflessione sulla propria identità storica, che costituiscono l'indispensabile base per una valorizzazione ancora più consapevole. Una storia che, se vista con uno sguardo più ampio, non può che inserirsi nel più grande panorama della storia europea e della formazione delle sue identità locali e territoriali. E’ proprio sulla base di queste riflessioni che è maturato il mio impegno a sostegno di questa importante iniziativa"
Marco Zanni, Portavoce del Gruppo EFDD, Delegazione 5 Stelle Europa