Esther Kläs – Our Reality
Se la contemporaneità tende a rendere tutto convenzionale e sistemico, assopendo l’intelletto e quindi la libera interpretazione del mondo, nell’opera della Kläs la definizione di un principio e di una fine è improbabile, se non impossibile.
Comunicato stampa
“I miei nonni avevano una tazza sulla quale era scritto La Mia Tazza su di un lato, e La Tua Tazza sull’altro. Tenere la tazza con la scritta La Mia Tazza rivolta verso di me sembrava chiaro. Rivolgere la scritta La Tua Tazza a chi stesse di fronte a me appariva logico, ma non sono mai riuscita a smettere di domandarmi se la persona di fronte a me, mentre leggeva la scritta La Tua Tazza, pensasse fosse riferita a se stesso/stessa o a me.”
L’artista tedesca esprime qui un pensiero che descrive l’interesse per la visione di una realtà aperta, mai costretta da convenzioni e stereotipi. Se la contemporaneità tende a rendere tutto convenzionale e sistemico, assopendo l’intelletto e quindi la libera interpretazione del mondo, nell’opera della Kläs la definizione di un principio e di una fine è improbabile, se non impossibile.
Le sue opere nella forma, nella materia, nel colore, per la loro disposizione nello spazio o rispetto alle altre opere presenti, per il processo di produzione, sono elementi che stimolano la mente, l’occhio e lo stomaco del fruitore, per una percezione che rimbalza continuamente tra concetto e emozione stimolandolo ad un viaggio personale fatto di sogni e interpretazioni.
La mostra è l’evento di chiusura della residenza che Esther Kläs ha tenuto nella città di Catania durante la quale ha realizzato un corpo di opere complesso costituito da sculture e disegni di grande formato.
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“My grandparents had a cup, it said My Cup on one side and Your Cup on the other. To have My Cup facing towards me seemed always clear. To address Your Cup to the one across from me was logical, but I could never stop thinking about if the person in front of me, while reading Your Cup would refer it to him/herself or me.”
The German artist is expressing a thought here that describes her interest in the vision of an open reality, never constrained by conventions and stereotypes. If the contemporary world tends to make everything conventional and systemic, dulling intellect and hence a free interpretation of the world, in Kläs’ work the definition of a beginning and an end is unlikely, if not impossible altogether.
The form, material and colour of her works, owing to their arrangement in space or compared to other works present, as well as the production process involved, are elements that stimulate the mind, the eye and the stomach of the viewer. They lead towards a perception that bounces back and forth between concept and emotion and that kindles a personal journey of dreams and interpretations.
The exhibition is the closing event of the residence that Esther Kläs undertook in the city of Catania during which she has produced a body of complex works comprising sculptures and large format drawings.