Robert W.O. Stone – Works
Galleria PACK è lieta di annunciare, a dieci anni di distanza dalla sua ultima personale a Milano, l’ inaugurazione della mostra intitolata “Works” dell’ artista inglese Robert W.O. Stone.
Comunicato stampa
Galleria PACK è lieta di annunciare, a dieci anni di distanza dalla sua ultima personale a Milano, l’ inaugurazione della mostra intitolata “Works” dell’ artista inglese Robert W. Stone.
Robert Stone, attento osservatore della realtà e di ciò che lo circonda, capta, assorbe, osserva e mescola le fisionomie di questa reltà sospesa ed ambigua; cappelli colorati, accessori senza tempo, donne pensierose con lo sguardo perso nel vuoto sono alcuni dei soggetti preferiti dall’ artista che, insieme alla sua tecnica sfuggente, alla sua pittura flessibile e stratificata ed al suo sguardo morbido rivolto alle diversità più stridenti, diventano alcune delle caratteristiche portani del lavoro e della ricerca di Stone.
Guardando i suoi lavori presenti in mostra è facile sentirsi immersi ed avvolti da un pathos sotteso, come se molto risiedesse dietro a ciò che viene a prima vista percepito, dall’ osservatore.
La pittura di Stone è priva di qualunque dogma o costrizione stilistica, priva di ogni accademismo ed è caratterizzata da una grande apertura ispirativa, un flusso continuo di emozioni e pennellate in cui vengono narrate e raccontate scene del vissuto, invenzioni del sogno, persone e cose reali o possibili.
La pittura per Stone è intesa come un racconto in continuo sviluppo e movimento; con un alone, alle volte comico, l’ artista vuole far emergere la tensione e la potenza di una narrazione intima e personale con lo spettatore, spingendosi fino ad una figurazione che mescola gli opposti per conciliare l’ inconciliabile.
Ritratti e personaggi si mescolano in andamenti narrativi aperti, privandosi in questo modo, di un loro proprio centro e di una certezza tematica, le scene rappresentate nelle tele di Stone sembrano in tal senso sommerse da uno strato di acqua limpida dove ogni dettaglio sfuma nell’ altro, dove ogni gesto nasconde qualcos’altro di per sè non dichiarato e percepibile.
Il lavoro di Stone si pone sulla linea sottile posta tra il silenzio e l’ esplosione.