Der Blitz – Alberto Scodro / Wunderkammer – Davide Allieri

Informazioni Evento

Presentazione dell’installazione permanente Lago nella punta dell’ago di Alberto Scodro e dell’installazione 1,0608 cubic meters di Davide Allieri.

Comunicato stampa

Sabato 10 ottobre 2015
Giornata del Contemporaneo al MAG
Con i progetti di Der Blitz e Wunderkammer

Il MAG aderisce all'Undicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani - aprendo gratuitamente le porte del Museo di Riva del Garda sabato 10 ottobre 2015 e proponendo tre appuntamenti con l'arte contemporanea che si dispiegheranno dentro e fuori le mura del Museo stesso.

Sabato 10 ottobre 2015
Riva del Garda | Museo

Ore 10.00-18.00
Ingresso gratuito al Museo

Ore 12.00

Presentazione dell'installazione permanente
Lago nella punta dell'ago di Alberto Scodro
Nell'ambito del progetto Der Blitz | Ricerca, azione e cultura contemporanea a cura di Denis Isaia e Federico Mazzonelli, in collaborazione con Mart

Un ago di acciaio piantato nel muro di contenimento del canale della Rocca di Riva agisce come un indicatore geografico. Quel punto è infatti il luogo più a nord del lago di Garda, quello in cui concettualmente l’intero lago può essere contenuto nella cruna di un ago. Come nelle migliori tradizioni dell'arte concettuale, l’opera di Scodro prende avvio da un gioco di parole fra l’ago e il lago per comprimere l’intero lago di Garda nello spazio di un ago e da lì far risuonare la geografia intorno.

Presentazione dell'installazione
1,0608 cubic meters di Davide Allieri
Nell'ambito del progetto Archeologia del contemporaneo a cura di Museo Wunderkammer Trento, in collaborazione con Ufficio archeologia Soprintendenza per i beni culturali Provincia autonoma di Trento, con il contributo di Fondazione Caritro

Durante la sua residenza a Trento per il progetto Archeologia del contemporaneo a cura di Museo Wunderkammer, l'artista ha avviato una ricerca sulle metodologie dell’archeologia frequentando i laboratori di restauro e i magazzini della Soprintendenza, nei quali il lavoro invisibile di restauratori e archeologi restituisce l’oggetto al presente e alla visibilità. Il movimento tra il rimosso e il mostrato è alla base dell’opera presentata nel piano archeologico del MAG: da una parte la documentazione del processo di restauro e archiviazione dei frammenti, dall’altra la riflessione sull’importanza dell’apparato espositivo nella costruzione del visibile.
Ore 13.00
Rinfresco nel parco del Museo

Ore 14.30

Visita guidata alla mostra Supernova insieme al curatore Federico Mazzonelli
Nell'ambito del progetto Der Blitz | Ricerca, azione e cultura contemporanea a cura di Denis Isaia e Federico Mazzonelli, in collaborazione con Mart

Gli spazi della Pinacoteca del Museo di Riva del Garda ospitano Supernova, un percorso di incroci fra opere della collezione permanente del MAG e le opere di artisti contemporanei, quali Stefano Calligaro, Sara Enrico, Gabriele Garavaglia, Jacopo Mazzonelli, Luigi Ontani, Bernd Ribbeck, Ry Rocklen, Andrea Salvino, Rolando Tessadri, ZAPRUDERfilmmakersgroup
Il progetto espositivo prende a prestito dall’astronomia il titolo dichiarando una temporalità effimera, non dirompente, ma potenzialmente generativa di nuove stelle, o nel caso della mostra, di nuove relazioni. Lontano dal volere creare stretti parallelismi critici fra opere d’arte antica e opere dei nostri giorni, la mostra prova a tessere dei rimandi, suggerendo una differente esperienza di visita, meno lineare e più fisica. L’auspicio è che tale differenza sia facilitata dalla moltiplicazione dei livelli di lettura; una moltiplicazione offerta a volte in maniera esplicita, altre invece nascosta nei reperti o negli apparati espositivi.

Alberto Scodro (Marostica, 1984)
Vive e lavora tra l’Italia e Bruxelles
La sua ricerca si concentra intorno alle connessioni che crea tra diversi elementi, naturali e artificiali, assemblati in costruzioni site-specific uniche. Nel suo lavoro, lo spazio, le sue relazioni culturali e le sue interazioni fisiche sono al centro delle sue installazioni che mettono in gioco più spazi allo stesso tempo, o l’interno e l’esterno, il vicino e il lontano acquisiscono un nuovo significato.
Dal 2009 al 2010 è stato artista in residenza presso la Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia. Tra le mostre personali si segnalano: Viafarini, Milano (2013); Werkbank, Lana, Bolzano, 2013; Villa Dalegno, Brescia, 2012; Lete, Spazio privato, Padova, 2011; Verso, Monastero Bormida, 2011; Fune, Spazio Monotono, Vicenza, 2010; Alberto Scodro, Agricultural Centre, Beijing, 2010; Cardine, Teatro Instabile, Napoli, 2008.
Ha partecipato a numerose mostre collettive: Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino); S.A.L.E Docks, Venezia; A + A Centro Espositivo Sloveno, Venezia; Forte Marghera, Venezia; Galleria Zak, Siena; MLAC, Roma; Viafarini, Milano; Cuulturecentruum, Bruxelles.

Davide Allieri (Bergamo, 1982)
Vive e lavora a Milano
Il lavoro di Davide Allieri si muove tra la scultura e l’installazione con sperimentazioni che coinvolgono l’immagine, come: disegno, collage, fotografia e video. La ricerca è legata al mondo delle forme, all’architettura e alle geometrie elementari. Esistono possibilità diverse per manifestare una condizione legata al vivere, al ricordo, alla traccia, alla mancanza, al frammento, al desiderio, allo spazio, all’antico. Il lavoro cerca di convogliare tali elementi in forme capaci di ribaltare la funzione che esiste tra l’opera d’arte e il suo display espositivo, in un rapporto alterato tra pieno e il vuoto, tra soggetto e l’oggetto del desiderio, tra forma precisa e l’eterno incompiuto, tra classico e il frammento mancante.
Si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e attualmente è assistente al corso principale di Arti Visive in Naba, Milano, diretto da Marcello Maloberti.
Tra le mostre principali: Tutta colpa dell’amore, a cura di Sara Fontana, ALT, Bergamo; Ogni cosa a suo tempo, a cura di Stefano Raimondi e Mauro Zanchi, BACO, Bergamo; MyBodyIsYourBody, Centro Arte Contemporanea Ticino, Bellinzona, CH; The Human Behaviour, MARS, Milano; AWAY, a cura di Barbara Meneghel, Monza, Milano; Desiderio, a cura di Arianna Rosica, Damiano Gullì e Barbara Meneghel, L’Arca, Teramo; Mind The Gap, a cura di Gino Pisapia, Eduardo Secci Gallery, Firenze.
Ha partecipato inoltre a diverse residenze tra cui: Studio in ViaFarini in Residence, Milano; Licht und Luft, a cura di Lorenza Boisi e Ambra Pittoni, CARS, Omegna.

Der Blitz 2015 | Ricerca, azione e cultura contemporanea

Falsipiani / Supernova

A cura di Denis Isaia, Federico Mazzonelli

Riva del Garda / Arco
14 marzo - 1 novembre 2015

In collaborazione con Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Il progetto Der Blitz nasce all'interno del MAG Museo Alto Garda come strumento per rappresentare le ricerche legate all'arte contemporanea e metterle a confronto con il territorio.
Nel 2013, anno zero di Der Blitz, due mostre, una collettiva e una personale, hanno declinato l'obiettivo proposto seguendo un'argomentazione di natura tematica. La natura e il paesaggio sono stati affrontati come due questioni complesse con cui l'Alto Garda fa continuamente i conti per l’impianto culturale ed economico che sorregge il territorio.
Nel 2014, generate le fondamenta del nuovo progetto, un fitto e incalzante programma di mostre ha messo Der Blitz al centro di un sistema di relazioni nazionali. L'obiettivo è stato duplice: da un lato legittimare e consolidare le ricerche di Der Blitz posizionandole all'interno di uno spazio di circolazione delle idee più ampio e dall'altro dare l'opportunità al pubblico dell'Alto Garda di fruire di un'offerta aggiornata sul contemporaneo. Facendosi condurre dalle proposte degli artisti, Der Blitz nel 2014 oltre che con lo spazio espositivo della Galleria Civica G. Segantini di Arco si è confrontato con gli spazi esterni, il Museo di Riva del Garda, ma anche l’Eremo di San Paolo ad Arco.
Il programma di Der Blitz 2013 e 2014 ha posto le basi per una maggiore integrazione del progetto sia con il territorio che con l'istituzione che lo ha voluto e sostenuto.
Abbandonati gli spazi della Galleria Civica G. Segantini (già ampiamente interpretati negli anni 2013 e 2014 e ora restituiti all'artista che dà loro il nome, Giovanni Segantini), Der Blitz 2015 propone due distinti progetti: il primo – Falsipiani – consiste in una serie di azioni diffuse nel territorio dell'Alto Garda, il secondo – Supernova – in una mostra allestita nel cuore espositivo del MAG, il Museo di Riva del Garda.

Der Blitz | Falsipiani

14.03 - 01.11.2015
Riva del Garda | Museo
Angelo Demitri Morandini, I try to draw a flight
Installazione

Il lavoro è composto da un video che dialoga con una lastra di vetro. Il segnale video è utilizzato sia per visualizzare l’immagine che per alimentare una sorta di box audio rudimentale il quale, vibrando sulla lastra di vetro, genera suoni. Chi assiste vede quindi l’immagine, ma ne ascolta anche i contenuti attraverso il suono. "Il volo in parapendio di quattro amici sul lago di Garda - spiega l'artista - si intreccia con un mio tentativo fallimentare di disegnare una rotta utopica sopra un elemento instabile: prospettive, paure, speranze e fallimenti sono le emozioni e gli elementi che caratterizzano I try to draw a flight.
Dal 05.07.2015
Arco | Ferrata del Colodri
Arnold Mario Dall'O, Mirror
Installazione permanente

Partendo dalla figura di Giovanni Segantini, nativo di Arco, al quale la Galleria Civica a lui intitolata ha dedicato proprio quest’anno l’apertura di un nuovo percorso specifico all’interno delle sue sale, l’opera è al tempo stesso un omaggio al grande pittore e un’immagine-simbolo tesa a testimoniare gli elementi fondanti la poetica della sua ricerca: il paesaggio, inteso quale luogo fisico e insieme spirituale, la natura come orizzonte reale dell’esistenza ma anche come sua metafora, e la luce, elemento centrale della sua tecnica pittorica e che si carica attraverso le sue immagini di un ulteriore valenza mistica e spirituale. L’opera consiste nella riproduzione in bronzo del braccio del pittore che tiene tra le dita della mano la sua tavolozza per i colori. Posizionato su una parete rocciosa, lungo la ferrata del Colodri, lo specchio col quale è realizzata la tavolozza del pittore diviene punto focale e al tempo stesso riflesso ed “apertura” di tutto il paesaggio circostante, testimoniando in tal modo la volontà di una partecipazione fisica alla natura che ci circonda ma anche la presa di coscienza della sua grandezza e della sua irriducibilità ad un parametro di misurazione che faccia riferimento solo alla dimensione umana.

05.07.2015 | ore 21.00
Arco | Eremo di San Paolo
Michele Spanghero, Desmodrone
Performance sonora

Nella performance, il contrabbasso smette di essere lo strumento in cui nasce il suono per svolgere essenzialmente il ruolo di cassa armonica. Il gesto tecnico (l’esecuzione sullo strumento) viene portato al grado zero utilizzando il legno e le corde senza mai toccarle direttamente, agendo esclusivamente attraverso la fisica del suono. La performance nasce dalla diffusione di alcune onde sinusoidali che fanno risuonare lo strumento: le vibrazioni del contrabbasso diventano quindi un segnale acustico per il computer che innesca un effetto Larsen. La tessitura sonora così si dilata e si stratifica con variazioni microtonali e battimenti armonici che entrano in dialogo con l’acustica del luogo.

10.10.2015 | ore 12.00
Riva del Garda | Museo
Alberto Scodro, Lago nella punta dell'ago
Installazione permanente

Dopo l’opera permanente di Arnold Mario Dall’O, la serie delle installazioni permanenti che Der Blitz 2015 lascia sul territorio si chiude con Alberto Scodro. Durante la giornata del Contemporaneo si inaugura Lago nella punta dell’ago. Il lavoro, un ago di acciaio piantato nel muro di contenimento del canale della Rocca di Riva del Garda agisce come un indicatore geografico. Quel punto è infatti il luogo più a nord del lago di Garda, quello in cui concettualmente l’intero lago può essere contenuto nella cruna di un ago. Come nelle migliori tradizioni della buona arte concettuale, l’opera di Alberto Scodro prende dunque avvio da un gioco di parole fra l’ago e il lago per comprimere l’intero lago di Garda nello spazio di un ago e da lì far risuonare, come succede nell’opera di Dall’O, la geografia intorno.

Der Blitz | Supernova

05.09 - 01.11.2015
Riva del Garda | Museo
Stefano Calligaro, Sara Enrico, Gabriele Garavaglia, Jacopo Mazzonelli, Luigi Ontani, Bernd Ribbeck, Ry Rocklen, Andrea Salvino, Rolando Tessadri, ZAPRUDERfilmmakersgroup
Mostra

Dal 5 settembre all'1 novembre 2015 gli spazi della Pinacoteca del Museo di Riva del Garda ospitano Supernova, un percorso di incroci fra opere della collezione permanente del MAG e le opere di artisti contemporanei.
Il progetto espositivo prende a prestito dall’astronomia il titolo dichiarando una temporalità effimera, non dirompente, ma potenzialmente generativa di nuove stelle, o nel caso della mostra, di nuove relazioni. Lontano dal volere creare stretti parallelismi critici fra opere d’arte antica ed opere dei nostri giorni, la mostra prova a tessere dei rimandi, suggerendo allo spettatore una differente esperienza di visita, meno lineare e più fisica. L’auspicio è che tale differenza sia facilitata dalla moltiplicazione dei livelli di lettura; una moltiplicazione offerta a volte in maniera esplicita, altre invece nascosta nei reperti o negli apparati espositivi.
Opere della collezione del MAG, prestiti di opere d’arte contemporanea provenienti da collezioni private e pubbliche, e il fondamentale supporto di progetti pensati ad hoc da un gruppo di artisti emergenti sviluppano l’intreccio del percorso. Fra elementi di teatralizzazione dello spazio e più pacate infiltrazioni, emergono delle corrispondenze momentanee e degli spazi di continuità che dai secoli passati si sporgono sui nostri giorni.
Con questo tipo di impianto, la mostra rimarca in ultimo una organicità storica che dai secoli passati si affaccia ai nostri giorni assumendo un’ottica critica più attenta alle sintesi dell’esperienza quotidiana che alle forme della storia.

L’esposizione alterna opere provenienti da collezioni pubbliche e private ad interventi appositamente pensati dagli artisti invitati. L’avvio è dato da una installazione site specifics di Jacopo Mazzonelli (1983): in stretta relazione con lo spazio sentimentale di una pietà lignea del Monagrammista FV (XVI sec.), l’artista apre la mostra con una riflessione sulla profondità del tempo della compassione. Il tema del tempo è ripreso in chiave surreale da una suite in video 3d di ZAPRUDERfilmmakersgroup (2006) installata nei pressi di una grande tela raffigurante la Chiesa.
L’inseguimento del tema religioso, giocoforza oggetto della collezione del MAG, è ribadito dai lavori sull’attivismo di Andrea Salvino (1969) affiancati ai gesti di una figura rivoluzionaria ante litteram, il Cristo dipinto in questo caso da Pietro Ricchi (1606-1975). Gli fa da sponda la trasfigurazione astratta di Bernd Ribbek (1974) delle forme geometriche della maquette della Chiesa dell’Inviolata, gioiello dell’architettura barocca locale.
Chiude la prima parte del percorso una foto storica di Luigi Ontani (1943), che, nel lungo corridoio dei ritratti, porge un elegante saluto ai visitatori del “tempio”.
Nelle sale successive, gli interventi si fanno più rarefatti, prima di aprire alle esperienze finali. Un reperto mimetizzato di Ry Rocklen (1978) aspetta il pubblico in una bacheca. Allo stesso modo, la trascrizione leggermente modificata dai curatori della didascalia esplicativa de La partenza del Generale Vendôme nel 1703 (Anonimo, XVIII sec.) attende i visitatori vicino ad uno dei quadri più noti della Pinacoteca.
Arrivando nelle sale dei grandi paesaggi, alle prefigurazioni romantiche risponde una riflessione sulla pittura contemporanea di Sara Enrico (1979), la rilettura dello spazio del paesaggio contemplativo secondo forme astratte di Rolando Tessadri (1968) e del paesaggio economico nei ritratti del neoclassico Giuseppe Craffonara (1790-1837) e delle illustrazioni di Stefano Calligaro (1976).
La rassegna si chiude con un ultimo intervento a firma di Gabriele Garavaglia (1981) che destruttura l’allestimento che regge la parete dell’Addolorata di Francesco Hayez (1791-1882) suggerendo un'ulteriore apertura verso Oltre il confine della tela, la mostra temporanea dedicata ad alcuni fra i grandi della violazione contemporanea che fino al primo novembre attende, poco più in là, il visitatore.

Archeologia del contemporaneo e confine

Davide Allieri

A cura di Wunderkammer Trento - collezione di immaginari urbani

Trento / Riva del Garda

«Si capisce allora perché l’archeologia, se mai è una scienza, è la scienza dei margini. È la scienza di ciò che è rimasto fuori dalla città, o sepolto nella città, dietro le grandi facciate, o sui lati oscuri delle prospettive».
G. Celati, Finzioni occidentali

La residenza di Davide Allieri è parte della programmazione annuale del Museo Wunderkammer dal titolo Archeologia del contemporaneo e confine in collaborazione con l’Ufficio Archeologia della Soprintendenza per i beni culturali e il Centro di Salute Mentale della Provincia autonoma di Trento. Il progetto nasce dall’incontro tra realtà differenti che hanno riconosciuto un oggetto d'interesse comune: ciò che viene espulso, rifiutato, escluso dal discorso – artistico, culturale, sociale – sul contemporaneo. Le attività di Archeologia del contemporaneo e confine comprendono giornate di studio, laboratori, interventi urbani e residenze di artisti invitati a lavorare insieme agli ideatori del progetto.
L’artista ha avviato una ricerca sulle metodologie dell’archeologia frequentando i laboratori di restauro e i magazzini nei quali il lavoro invisibile di restauratori e archeologi restituisce l’oggetto al presente e alla visibilità.
La mostra di Davide Allieri si sviluppa in due sedi e in tempi diversi.
La sezione archeologica del MAG Museo Alto Garda espone collezioni civiche e reperti provenienti da scavi appartenenti a collezioni provinciali, ed è curata dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento.
La Palazzina Gialla nell’area ex-Michelin di Trento è un esempio di archeologia del contemporaneo, un frammento di spazio congelato all’interno della città, sede degli uffici della Telecom e successivamente abitata dai progettisti di cantiere delle Albere.

10 -31.10.2015
Riva del Garda | Museo
1,0608 cubic meters

05.11.2015
Trento | Palazzina Gialla, area ex-Michelin
Devotion

Archeologia del contemporaneo e confine è realizzato in collaborazione con Tiring house, Ufficio archeologia Soprintendenza per i beni culturali Provincia autonoma di Trento, MAG Museo Alto Garda, Impact Hub Trentino, con il contributo di Fondazione Caritro

Wunderkammer Trento - collezione di immaginari urbani è un museo, un’azione artistica pubblica, un gesto politico che propone una messa in discussione dei rapporti di potere alla base delle rappresentazioni culturali attraverso:
 la raccolta e la catalogazione di luoghi presenti nel tessuto urbano interpretati da chi vive o attraversa la città
 azioni artistiche in siti inaccessibili, come la Cappella del Simonino o l’area ex Italcementi a Trento
 l’organizzazione di giornate di studio e residenze con intellettuali e artisti
MAG Museo Alto Garda
Comunicazione

E-mail: [email protected]
Tel: +39 0464 573862

MAG Museo Alto Garda
Informazioni

Tel: +39 0464 573869
Fax: + 39 0464 573868
Sito: www.museoaltogarda.it
E-mail: [email protected]
Facebook/Twitter: MAG Museo Alto Garda

Riva del Garda | Museo
Piazza C. Battisti, 3/A
38066 Riva del Garda (TN)
Dal 15 marzo all'1 novembre: 10.00 – 18.00 (lunedì chiuso)
Giugno, luglio, agosto e settembre: 10.00 – 18.00 (aperto tutti i giorni)
Periodo natalizio: dal 27 al 30 dicembre e dal 2 al 6 gennaio: 10.00 – 18.00 / 31 dicembre: 10.00 – 12.30
Ingresso: 3 euro

Arco | Galleria Civica G. Segantini
Via G. Segantini, 9
38062 Arco (TN)
Da gennaio a giugno / da settembre a dicembre: 10.00 – 18.00 (lunedì chiuso)
Luglio e agosto: 15.30 – 22.00 (lunedì chiuso)
Ingresso libero