Elena Rede – Oltre le muse

Informazioni Evento

Luogo
MONASTERO DEGLI OLIVETANI
Via Marzorati, 2 20014, Nerviano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedi - venerdì: 15.00 - 19.00
sabato - domenica: 10.00 - 12.30
15.00 - 19.00
21.00 - 23.00
La mostra sarà visitabile anche nel corso delle mattine dal lunedì al venerdì previo appuntamento da fissare c/o l’Ufficio Associazionismo e Relazioni Esterne rivolgendosi o telefonando dalle ore 9.00 alle ore 12.15 al seguente numero 0331.438903

Vernissage
16/10/2015

ore 21

Contatti
Email: b.ferri@unconventionalproject.com
Sito web: http://www.unconventionalproject.com
Artisti
Elena Rede
Curatori
Leo Strozzieri
Generi
arte contemporanea, personale

Oltre le muse è un evento unico e irripetibile per ammirare, in una cornice stupenda e suggestiva come quella dell’ex-Monastero di Nerviano, la ricerca di Elena Rede, artista contemporanea tra le voci più autorevoli nel nostro Paese con già al suo attivo uno straordinario percorso artistico.

Comunicato stampa

In occasione della manifestazione mondiale Expo Milano 2015, il Comune di Nerviano, nella provincia di Milano, apre le porte dell'antico e prestigioso ex-Monastero degli Olivetani di S. Maria Incoronata, tesoro del patrimonio lombardo, all’evento che vede protagonista Oltre le muse, la mostra dell’artista Elena Rede a cura di Leo Strozzieri.
Oltre le muse è un evento unico e irripetibile per ammirare, in una cornice stupenda e suggestiva come quella dell’ex-Monastero di Nerviano, la ricerca di Elena Rede, artista contemporanea tra le voci più autorevoli nel nostro Paese con già al suo attivo uno straordinario percorso artistico.

Figure della mitologia greca e simbolo di ritorno alle arti, le muse ispirano le opere di Elena Rede e ci accompagnano idealmente in una gratificante catarsi tramite una performance di danza che inaugura l'evento la sera di venerdì 16 ottobre alle ore 21.00, rendendo dinamica quella “verità” di sentimenti eterni, quali la melanconia, la trascendenza intesa come religiosità, lo smarrimento esistenziale, l'oscillazione tra i due opposti poli di grazia e sublime.

L’arte di Elena Rede, densa di significato e ricca di stimoli, è il tentativo riuscito di sublimare pensieri e stati d’animo, di affrancare la nostra ineluttabile condizione animale, andando oltre l’archetipo, nel principio essenziale della vita stessa, un'apoteosi del viaggio nel tempo alla ricerca dello stupore smarrito.

Le sue opere, oltre ogni confine, ogni epoca e ogni mito, rappresentano la liberazione della materia leggera di una nuova figurazione, sono uomini, donne, destrieri, anime in attesa di ricevere completamento dagli occhi di chi si pone di fronte a loro.

(tratto dai testi di Leo Strozzieri e Bartolomeo Smaldone)

Elena Rede (pseudonimo di Elena Re Depaolini) nasce in provincia di Milano da una famiglia di artigiani da cui, sin dalla giovane età, apprende la capacità manuale di plasmare la materia.
La sua formazione artistica spazia dagli studi di belle arti a quelli di grafica pubblicitaria, studi che la porteranno a lavorare per noti giornali e agenzie pubblicitarie e in qualità di docente in numerosi corsi formativi. Ma è nell’arte, prima nella bottega di un grande maestro, successivamente nei suoi atelier in cui attualmente lavora a Milano e Alassio, che trova il linguaggio che meglio esprime la sua profonda energia.
La sua arte diviene ferrea dichiarazione poetica, l'atto conclusivo di una meditazione rivolta all'essenza di anime in rinascita. Una fusione di arte e filosofia che diventa sostanza cristallizzata attraverso le resine, plasmata con i pigmenti minerali, graffiata dagli ossidi, scolpita nel marmo o martellata sulla lamiera di rame e stagno: un connubio costante tra passato e presente che l’artista ripropone in una contemporaneità magistrale nei suoi oli su tela, nelle sue tecniche miste su carta, nelle opere scultoree e nei suoi enigmatici mondi in resina.
Diversi i riconoscimenti pubblici che l’hanno portata sul landscape artistico internazionale: da Roma dove le viene assegnato nel 2009 il Premio Giuria al Festival internazionale dell’Arte, a Berlino al Museo Arte Contemporanea Stattbad Central Berlin Art, dove rappresenta l’arte italiana in occasione dell’anniversario della caduta del Muro. Nel 2011 è finalista al premio pubblico dell'evento Artisti in mostra, conferitole da Philippe Daverio; nello stesso anno espone a Parigi entrando nella selezione del Carrousel du Louvre. Partecipa alla 54° Biennale di Venezia all'interno del Padiglione Italia, selezionata dal comitato tecnico scientifico e dalla commissione di studio presieduta dal professore Vittorio Sgarbi che in seguito la invita con una sua istallazione nelle Sale del Re in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, al Palazzo degli Alessandri di Viterbo e al Palazzo delle esposizioni di Torino nell’evento pubblico per la conclusione istituzionale della Biennale di Venezia per i 150 anni dell’unità d’Italia.