Bernar Venet – Il caos come principio sottovalutato dell’ordine

Informazioni Evento

Luogo
GIORGIO PERSANO
Via Principessa Clotilde 45, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì – venerdì: 10 – 13 | 15.30 – 19
sabato: 10 – 13

Vernissage
15/10/2015

ore 18-20
performance dell’artista ore 18.30

Artisti
Bernar Venet
Generi
arte contemporanea, personale

L’artista prende a prestito una frase di John Stuart Mill per dare il titolo alla mostra: Il caos come principio sottovalutato dell’ordine. La citazione introduce perfettamente alla fruizione del percorso espositivo e alla poetica di Bernar Venet.

Comunicato stampa

L’artista prende a prestito una frase di John Stuart Mill per dare il titolo alla mostra: Il caos come principio sottovalutato dell’ordine. La citazione introduce perfettamente alla fruizione del percorso espositivo e alla poetica di Bernar Venet.

Il primo e forte impatto è dato dalla scultura monumentale Effondrement: 217.5° Arc x 11 del 2009, allestita disassata rispetto al centro dello spazio espositivo. L’opera, composta da undici elementi arcuati a 217.5 gradi in acciaio Cor-ten, pare collassare su se stessa in un misterioso campo di forze che pone gli archi in un coerente dialogo tra ordine e disordine, tra dinamismo e potenza: una “Action Sculpture in slow motion” come vorrebbe definirla l’artista stesso.

Lungo le pareti della galleria sono appoggiati sette rilievi, segni nervosi e incontrollati, ritagliati con la fiamma ossidrica su lastre di acciaio di 35 mm di spessore. Questi recenti lavori della serie GRIB (eseguiti tra il 2011 e il 2015) sono “schizzi” che prendono forma tridimensionale e, memori delle caotiche e indefinite Indeterminate Lines, rappresentano una nuova tappa nella produzione dell’artista francese.

La linea, essa stessa retta, curva o ad angolo, è quindi rappresentata come tale e con la sua definizione elementare: un percorso che unisce due punti, semplice tautologia.
Un’applicazione della teoria del caos all’oggetto artistico dove “la materia non è usata per creare forme, è essa stessa forma” con le proprie variazioni semantiche e “l’ordine e il disordine, l’uno e il molteplice, sistemi e distribuzioni, isole e mare, rumori e armonia, appartengono tanto al soggetto che all’oggetto”. (Michel Serres)
Una serie di lavori su carta del 2015 in carboncino e collage sono invece allestiti in una saletta raccolta della galleria, per invitare ad un momento di riflessione e di calma.

Conclude e apre la mostra un’opera che l’artista, durante la serata inaugurale, “disegnerà” su una parete dello spazio, utilizzando come strumenti di lavoro degli archi d’acciaio sporchi di inchiostro nero.

Bernar Venet nasce nel sud della Francia nel 1941. Dal 1966 vive a New York City.
Scultore, pittore e performer, le sue opere sono presenti nelle collezioni di arte contemporanea dei principali musei internazionali, tra i quali: The Museum of Modern Art (MoMA), The Solomon R. Guggenheim Museum, il Centre Pompidou e The Museum of Contemporary Art (MOCA).
Ha partecipato a Kassel Documenta VI nel 1977, alla Biennale di Parigi, di Venezia e San Paolo, e gli sono state dedicate retrospettive al New York Cultural Center al Columbus Circle di New York, al Museum Küppersmühle für Moderne Kunst di Duisburg e al Kunsthalle Darmstadt (Germania), al National Museum of Contemporary Art di Seoul, al Busan Museum of Modern Art e al Seoul Museum of Art (Corea del Sud), all’Institut d'Art Valenciá Moderne IVAM di Valencia (Spagna) e al Mücsarnok Museum di Budapest (Ungheria). Ha inoltre realizzato opere pubbliche ad Auckland, Austin, Bergen, Berlino, Denver, Parigi, Neu-Ulm, Nizza, Norfolk, Seoul, Shenzhen, Tokyo e Toulouse.
Numerose sono le monografie dell’artista firmate da illustri storici dell’arte come Barbara Rose, Donald Kuspit, Carter Ratcliff, Thomas McEvilley, Jan van der Marck, Thierry Lenain e Achille Bonito Oliva.
Nel 1994 ha presentato dodici sculture tratte dalla serie Indeterminate Lines al Champ de Mars e, nel 2011, è divenuto il quarto artista contemporaneo ad essere invitato per una personale al Castello di Versailles.
Chevalier de la Légion d’honneur nel 2005, nel corso della sua carriera ha ricevuto numerose onoreficienze, tra cui il recente 2013 International Julio González Sculpture Prize.
Nel luglio 2014 viene inaugurata la Fondazione Venet a Le Muy, (Francia).
Nel 2015 the International Sculpture Center (ISC) ha annunciato che Venet riceverà il 2016 Lifetime Achievement Award.