Alfredo Mattaliano – Notturni Luminosi
L’esposizione curata da Aurelio Pes, con il coordinamento generale di Stefania Giacchino, presenta un’inedita selezione di scatti a colori che il fotografo palermitano ha realizzato nel corso dei suoi numerosi viaggi in diversi paesi del mondo.
Comunicato stampa
Giovedì 12 Novembre 2015, alle ore 18,00 presso lo spazio espositivo Agorà verrà inaugurata la mostra personale Notturni Brillanti, Fotografie di Alfredo Mattaliano.
L’esposizione curata da Aurelio Pes, con il coordinamento generale di Stefania Giacchino, presenta un’inedita selezione di scatti a colori che il fotografo palermitano ha realizzato nel corso dei suoi numerosi viaggi in diversi paesi del mondo.
Alfredo Mattaliano si concentra su una riflessione che chiama in causa non soltanto il suo modo di essere fotografo, ma la natura stessa del suo sguardo e, con essa, un’intera cultura del “fare immagine”.
Con questa personale Mattaliano, intende trasmettere al fruitore una sensazione di “luci senza tempo”, cosi scrive infatti : “La luce è per un fotografo l’elemento primo e indispensabile per produrre un’immagine. E’ la luce che ci fa vedere le cose, ma soprattutto è la luce che ne dà consistenza e vitalità, creando le atmosfere e innestando sensazioni.Nelle foto esposte la luce è appunto la protagonista, una luce che con i suoi contrasti e le sue sfumature caratterizza e domina ogni cosa.
Ho cercato quindi di cogliere questo aspetto e di creare immagini nella luce sospese, quasi senza tempo ….”.
La rigorosa selezione delle immagini curata da Aurelio Pes, determina all’interno della Galleria un percorso cromatico volto ad esaltare la forte sensibilità dell’occhio dell’artista. Di lui scrive: ”Sono queste folgoranti connessioni che originano, in Alfredo Mattaliano, le immagini inquietanti, senza tempo, d'isole fatte di tenebre immerse in acque color miele; d'improvvise epifanie, transumananti il dato quotidiano, d'un aerostato nel cielo dell'Australia - sullo sfondo di nubi tumultuose - che però è anche il deus ex machina che scende leggero in un canestro ad alleviare, nella tragedia greca, i tormenti degli uomini; o il ghiacciaio Perito Moreno, il quale, insieme al bianco impetrarsi d'acque estinte nella Scala dei Turchi ad Agrigento, sembra evocare l'ultimo approdo delirante di Edgar Allan Poe che, nelle grandi cristallizzazioni, riscopriva l'eterno presente, il perpetrarsi d'un senso della vita libero dai frazionamenti in passato e avvenire; o ancora il Tramonto a Marsala dove evanescenti steli, o fosfori notturni, si adergono a velare le acque d'ocra delle saline, mentre il sole decade dal suo regno, - suggestione che ritorna nella Eruzione dell'Etna, con i levitanti fumigai lattiginosi irretiti dai rami d'albero impeciati.
Trovo infine stupefacente Riflessi a Venezia, in cui l'arco di un ponte, sottoposto a rotazione, si cangia in specchio di tessuti immemoriali, orditi da lucori iridescenti; o le immagini urbane di New York, scandite da cromie o pastellati che, muovendo dal malva al rosa tenue, lentamente s'acquietano nel grembo della notte, la quale infine placa il cieco turbinare delle macchine e il ronzio dei motori.”
La mostra sarà visibile fino al 30 Novembre .