Melania Messina – Silenzi interrotti
In mostra venticinque dittici fotografici a colori che descrivono, in maniera delicata e discreta, le angosce e le paure delle donne vittime di violenza domestica.
Comunicato stampa
Sarà inaugurata venerdì 13 novembre alle 18.30 a Palazzo Ziino la mostra fotografica
di Melania Messina “Silenzi interrotti” curata da Emilia Valenza e organizzata dalla Galleria X3.
In mostra venticinque dittici fotografici a colori che descrivono, in maniera delicata e discreta,
le angosce e le paure delle donne vittime di violenza domestica.
Melania Messina, durante una ricerca fotografica sul tema realizzata nell’arco di due anni,
ha incontrato sette donne che hanno vissuto il trauma indelebile della violenza, riuscendo
a descrivere, attraverso il linguaggio fotografico, la loro condizione di donne perseguitate
e terrorizzate. Per una scelta ben precisa, la fotografa ha deciso di ritrarre gli ambienti familiari dove
ha inserito stralci dei diari delle donne incontrate, deviando dalla visione stereotipata della
violenza perpetrata e riuscendo così, in maniera efficace ed evocativa, a captare e trasmettere
le sensazioni vissute. Lungi dal volere trasporre in immagini le violenze fisiche di cui spesso
le donne sono vittime, le fotografie sono il risultato artistico dell’elaborazione psicologica
e emotiva dei documenti scritti o dei racconti che queste donne hanno consegnato alla fotografa.
Il risultato di questo lavoro è una narrazione intima e delicata che diventa una denuncia forte
e indelebile di quella violenza subita tra le mura domestiche e che spesso si cerca di
nascondere.
La mostra è realizzata con il patrocinio della Camera dei Deputati, il contributo
e il patrocinio del Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura, il sostegno di Geolab
e della Fisac-Cgil Sicilia.
È visitabile fino al 4 dicembre 2015, dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 18.30.
Melania Messina [Palermo, 1959] si forma negli anni ’80 al Maui Community College prima,
e successivamente, completa la formazione alla “School of Visual Arts” di New York.
Dopo un breve periodo trascorso in Indonesia, dove documenta gli aspetti mistici della
cultura giavanese che si fondono con elementi della religione islamica, ritorna in Italia.
Svolge la sua attività prima a Milano, collaborando con l’agenzia Marka e Photo-Dossier
e con la rivista “L’Etichetta” diretta da Luigi Veronelli. Dal 1992 vive e lavora a Palermo,
sua città natale dove oltre a collaborare con le testate della Giorgio Mondadori, si dedica
in prevalenza a progetti riguardanti tematiche sociali. Nell’ambito di questa ricerca si configurano i suoi ritratti dell’immigrazione al femminile, pubblicati insieme ai reportage di Paola Agosti e Simona Calì Cocuzza in un libro con
prefazione di Giovanna Calvenzi. Nel 2004 i suoi lavori sono stati selezionati per la
realizzazione di un volume dal titolo "Imagining Ourselves, anthology" curato dall’International Museum of Women di San Francisco, con prefazione di Isabella Allende.
Dal 2005 agli inizi del 2007, nell’ambito delle attività dell’associazione ONLUS “Laboratorio Zen Insieme”, ha lavorato ad un suo progetto, finanziato dal Comune di Palermo, realizzando anche un video che, attraverso ritratti e interviste, racconta i disagi vissuti nel quartiere Zen di Palermo. Dal 2010 è partner dell’agenzia BuenaVista photo. Le sue immagini sono state
pubblicate da diverse testate italiane ed estere quali Liberation, D la Repubblica, il Venerdì, Antiquariato, Bell’Italia, l’Espresso, Gioia, Gente, Traveller’s UK, New York Times ecc.
Ha realizzato diverse mostre in Italia e all’estero con contenuti riguardanti prevalentemente
fenomeni di esclusione sociale in Sicilia.