Hana Silberstein – Particelle Elementari
Hana Silberstein dipinge e riunisce un proprio universo in cui la sua storia personale si rinfrange e compone con la vita e gli affetti attuali.
Comunicato stampa
Vi è un modo di affrontare il mondo che ha la leggerezza di un sorriso e la gravità di un ricordo da custodire con dolore. Hana Silberstein dipinge e riunisce un proprio universo in cui la sua storia personale si rinfrange e compone con la vita e gli affetti attuali... Figlia di un ebrea che ha conosciuto Auschwitz, l'artista ha sempre portato la cultura del suo popolo come tessuto della propria avventura terrena. Con discrezione e poesia la sua arte è un'adesione ai valori della sua tradizione, ai sentimenti di quanti hanno sofferto l'ingiustizia... Lo spirito yiddish si avverte in molti lavori, nell'ironia costante, nel dire cose serie senza eccessi di serietà... Valerio Dehò
Hana Silberstein nasce a Tel Aviv nel 1951 da genitori polacchi sopravvissuti all'Olocausto. A Tel Aviv frequenta contemporaneamente il Liceo e il Conservatorio diplomandosi in pianoforte. Arriva in Italia nel 1970 e frequenta l’Accademia di Belle Arti a Bologna, studiando con Walter Lazzaro; si diploma nel 1975.
Attualmente risiede ed opera a San Giovanni in Persiceto.
Ha cominciato la sua carriera espositiva con una collettiva al Circolo Artistico di Bologna e tenuto numerose mostre personali e collettive sia in Italia (Bologna, Pisa, Mantova, Milano, Verona, Volterra, Torino, Trieste, Parma, Ancona, Brindisi, Lecce, Livorno), che all’estero (Barcellona, Ginevra, Gent, Amburgo, Hannover, Colonia, Strasburgo, Klagenfurt) ed è presente regolarmente agli appuntamenti di importanti mostre-mercato quali Arte Fiera di Bologna.
Le sue opere sono conservate presso istituzioni pubbliche e collezioni private in Italia e all'estero.
Particelle elementari, il titolo dell’esposizione, rimanda al modo dell’artista di affrontare il mondo, fondato su una visione primitiva e ironica della realtà circostante. La presenza costante della cultura Yddish si riversa nei personaggi dominanti le tele, che spesso sono giocolieri, animali, musicisti, circondati da colori sempre vivi e accesi. Si ritrovano collages di frammenti di giornali inseriti nei soggetti, a formare un supporto verbale quasi a volerci riportare di colpo alla realtà imminente, se le creature favolistiche sospese ce ne avessero momentaneamente allontanato.