Incontro tra Francesco Arena e Marco Senaldi

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Via Alessandro Stradella 7, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
21/11/2015

ore 18

Artisti
Francesco Arena, Marco Senaldi
Generi
incontro - conferenza

In occasione della chiusura della mostra sette, uno, quattro di Francesco Arena, la Galleria Raffaella Cortese ospita un incontro tra Francesco Arena e Marco Senaldi.

Comunicato stampa

Francesco Arena, sette, uno, quattro
via a.stradella 1-4-7

Finissage alla presenza dell'artista e del critico Marco Senaldi
sabato 21 novembre h. 18.00
martedì - sabato h. 10.00-13.00 | 15.00-19.30 e su appuntamento

In occasione della chiusura della mostra sette, uno, quattro di Francesco Arena, la Galleria Raffaella Cortese ospita un incontro tra Francesco Arena e Marco Senaldi.

La conversazione tra l’artista e il critico prenderà spunto dall’analisi della frase di Susan Sontag unremitting banality and inconceivable terror che ha ispirato l’opera Transversal diptych, installata al numero 4 di Via Stradella. Il concetto di monumento, la memoria e la dimenticanza, la costruzione e distruzione come assimilazione e l’obsolescenza, tutti temi presenti nell’opera di Arena, saranno gli argomenti affrontati durante la chiacchierata aperta al pubblico.

Marco Sanaldi nel suo testo “Il Ground Zero del Godimento” pubblicato nell’antologia “Scrivere sul fronte occidentale”, edito da Feltrinelli nel 2002 a ridosso dell’evento epocale delle Torri Gemelle, cita appunto il testo della Sontag apparso per la prima volta nel 1965 in “L’Immagine del Disastro”. Questo statement viene riletto da Senaldi e messo in relazione ai commenti e alle riflessioni di altri intellettuali che sottolineano la potenza che questo evento ha avuto sul nostro immaginario collettivo in chiave estetica ed artistica.

Negli spazi della galleria al n. 7 - 1 - 4 saranno ancora visibili le opere realizzate da Francesco Arena per la sua prima personale in galleria. Nello spazio al n. 1 si trovano tre sculture in bronzo lucidato, autoritratti dell’artista in cui viene sottolineata la lunghezza della sua barba dopo 57, 110 e 210 giorni di crescita, che rimandano alla durata di eventi storici che hanno segnato il nostro passato recente. Nello spazio al n. 4 è presente la lastra di granito Transversal Diptych, già citata; mentre al n. 7 è ospitata un’installazione composta da 151 sculture in DAS, realizzate a mano da Arena, che rappresentano gli angoli e gli spigoli presenti nella sua casa pugliese. La lunghezza di ogni singolo elemento moltiplicata per il numero delle sculture ha come risultato 91 metri che è la somma dell’altezza dei due Buddha di Bamiyan distrutti dai talebani nel 2001.
Le tre opere hanno dei punti di contatto sia formali che concettuali. In tutte è presente il concetto di taglio, un costante riferimento temporale e una riflessione sul concetto di monumento.

Francesco Arena nasce a Torre Santa Susanna, Brindisi, nel 1978. Vive e lavora a Cassano delle Murge, Bari.
Tra le sue mostre personali ricordiamo: 2014, 3 Ludwig reflections and 1 horizon, NoguerasBlanchard, Madrid; 2013, Onze mille cent quatre-vingt sept jours, Frac Champagne-Ardenne, Reims; 2012, Trittico 57, Project Room, Museion, Bolzano; 2011, Com’è piccola Milano, Peep Hole, Milano; Cratere, De Vleeshal, Middelburg NL; 2008, 3,24 mq, Nomas Foundation, Roma.

Marco Senaldi (1960) insegna Cinema e Arti Visive all’Università di Milano Bicocca. Oltre ad aver curato mostre, ha tradotto e curato testi di Gilles Deleuze, Slavoj Zvizvek e Arthur Danto. Ha pubblicato fra l’altro Enjoy! Il godimento estetico, Meltemi, 2003 (2° ed. 2006); Van Gogh a Hollywood. La leggenda cinematografica dell’artista, Meltemi, 2004 (2° ed. 2007); Synopsis. Introduzione all’educazione estetica, (con F. Carmagnola) Guerini, 2005. Suoi interventi sono apparsi su “Flash Art”, “Exibart
Onpaper”, “il Manifesto”, “Corriere della Sera”, “D la Repubblica delle donne”, “Interni”.