Il Mercante di nuvole. Studio65 cinquant’anni di futuro
La prima grande mostra monografica a Torino dedicata al racconto di mezzo secolo di attività di Studio65, collettivo emblema del Pop Design Made in Italy.
Comunicato stampa
Prima tappa in Italia della mostra “Il Mercante di Nuvole. Studio65: cinquant’anni di Futuro” che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile “moderno” con le armi di nuove idee creative, nel nome di un cosiddetto “design radicale”.
La mostra raccoglie per la prima volta insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel 2016.
Per celebrare il contributo innovativo e radicale di Studio65, Gufram presenta in anteprima per la mostra una nuova edizione speciale limitata del divano Bocca, progetto emblematico della collaborazione tra lo studio e il brand.
In mostra saranno esposti anche la prima edizione di Bocca, del 1970, insieme alla seduta Capitello, alla poltroncina Attica e al tavolino Attica TL, progettati nel 1972, frutto della sperimentazione che ha contraddistinto Gufram e Studio65. Accanto a questi oggetti sono presentati altri pezzi meno noti al grande pubblico ma dal profondo significato concettuale, come il divano Leonardo, il mobile-contenitore Colonna Sonora, la seduta Mela del Peccato. Oggetti che parlano della storia di una generazione, che ha conosciuto la trasformazione del mondo da industriale a post-industriale, per continuare a vivere come simboli contemporanei.
L’allestimento è concepito come un vero e proprio progetto urbano virtuale, con strade e piazze che si alternano lungo il percorso espositivo, coinvolgendo il pubblico in una visita interattiva e addirittura ludica, per rivivere l’esperienza della progettazione intesa da Studio65 come gioiosa proiezione di un mondo immaginario nato dalla trasposizione di valori immutabili. La mostra nasce infatti dal desiderio di raccogliere il vasto repertorio progettuale e riorganizzarlo in modo da narrare non solo il percorso del gruppo di artisti e architetti che vi hanno fatto parte, ma le vicende di una generazione, caratterizzata dalla forte valenza dell’esperienza collettiva, in grado di incidere sui mutamenti storici.
‘La capacità di immaginare e trasformare elementi d’arredo in icone del nostro tempo - afferma la curatrice Maria Cristina Didero - è mossa dalla natura profondamente irriverente, rivoluzionaria e iconoclasta che ha caratterizzato l’attività di Studio65 per oltre mezzo secolo dalla sua nascita, e che oggi fa il punto sul passato per guardare al futuro.”
Dopo la tappa torinese, “Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant’anni di futuro” sarà presentata in altre istituzioni internazionali a partire dal Medio Oriente (Ryad, ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare il segno lasciato da un protagonista del design italiano ben oltre i confini nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa.
Catalogo Skira a cura di Maria Cristina Didero e Franco Audrito, con contributi di esponenti del mondo del design internazionale.