Oscar Santillan – The Messenger
La mostra presenta per la prima volta al pubblico italiano il lavoro del giovane Oscar Santillan, artista ecuadoriano che analizza il mondo e la natura utilizzando spesso come medium gli strumenti che essa stessa gli offre. Uno sguardo curioso, naif, indagatore e profondo, ma sempre discreto.
Comunicato stampa
La galleria Emilio Mazzoli, in collaborazione con lo Spazio Maria Calderara, è lieta di presentare la prima personale italiana di Oscar Santillan (1980), artista ecuadoriano che divide il suo tempo fra il suo paese d'origine e l'Olanda. La mostra, che comprende fotografie, video, disegni e sculture, include una scelta di opere già esistenti e alcuni nuovi lavori realizzati per l'occasione.
Le opere di Oscar Santillan danno accesso a un universo fatto di anomalie, eventi singolari, coincidenze improbabili. Di fatto, si tratta dello stesso universo in cui viviamo, ma visto con occhi diversi, che non cessano di meravigliarsi per la stranezza del reale. Occhi capaci di distinguere i dettagli trascurati e poetici di storie già raccontate molte altre volte (la vita di Nietzsche, i film di James Dean) e attratti dalle potenzialità inespresse rimaste intrappolate nel passato, come una bolla d'aria nell'ambra: le pagine di un diario del XIX secolo prive di annotazioni, i fotogrammi vergini in coda a un film incompiuto.
Fra le opere in mostra, Permanent Blink (2009-10), un loop video di tutti i momenti in cui James Dean batte le ciglia in un film; La Clairvoyance (2011-12), la fotografia di un cavallo che fissa una bolla sospesa a mezz'aria, creata con lo sperma dell'animale; Codex (2015), un'opera formata da un ramo spezzato e dalla parte mancante – così come l'artista immagina che avrebbe potuto essere – scolpita in basalto.