Informazioni Evento

Luogo
ARCHIVIO DI STATO - PALAZZO DEL SENATO
Via Senato 10, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
04/12/2015

ore 16

Curatori
Gabriele Mendella
Uffici stampa
STUDIO DE ANGELIS
Generi
documentaria

Dalla nascita del potere assoluto di Luigi XIV, alla caduta della monarchia e dell’Ancien Régime, per un articolato rapporto tra costume, politica e potere.

Comunicato stampa

Dalla nascita del potere assoluto di Luigi XIV, alla caduta della monarchia e dell’Ancien Régime, per un articolato rapporto tra costume, politica e potere

3 anni di lavoro, 4.000 documenti storici studiati negli archivi e musei di tutta Europa, oltre mezzo km di stoffe, più di 2 km di galloni, e infine alabarde, fucili e spade originali del XVIII secolo

Alla presenza del Console generale aggiunto di Francia, Madame Fesneau-Castaing, L’Archivio di Stato di Milano inaugura venerdì 4 dicembre la mostra itinerante “La Maison du Roi 1690-1792” (4 dicembre 2015 – 30 gennaio 2016) ideata e curata da Gabriele Mendella, sarto d’epoca fra i più apprezzati a livello internazionale, coadiuvato da M. Jérémie Benoit, conservatore della Reggia di Versailles, e supportato nella ricerca iconografica e documentaria da diverse strutture archivistiche e museali europee.

Ventisei manichini a grandezza naturale, completi di uniformi, equipaggiamenti e armi originali, offrono allo spettatore un’immagine viva, più vera del vero, dei vari corpi di guardia civili e militari che componevano La Maison du Roi, per una mostra che si rivolge a studiosi, ricercatori o semplici appassionati di storia del costume militare e civile, ma che nel contempo offre un’occasione unica per ammirare da vicino le tenute dei soldati della Guardia del Re di Francia.

La mostra “La Maison du Roi 1690-1792” è un salto indietro di oltre due secoli per raccontare, attraverso la ricostruzione delle sfarzose divise delle guardie dei Re di Francia, l’evoluzione del costume e della moda militare da Luigi XIV a Luigi XVI dal 1690 al 1792: dai giustacorpi aderenti, con grandi paramani e ampie falde, tipici degli ultimi anni di regno di Luigi XIV, allo stile ampio e pesante della “Reggenza”, al taglio più equilibrato della metà del secolo, per finire con le accentuate linee verticali e attillate dell’habit della fine del ‘700, tutto lo stile e il gusto della moda francese del “Secolo dei Lumi” viene riproposto nelle sue varianti più fastose e appariscenti.

Ma la mostra “La Maison du Roi 1690-1792” è anche l’occasione di cogliere il ruolo che ebbero le guardie del Re di Francia nel secolo dell’Assolutismo: infatti La Maison du Roi non solo era il corpo più prestigioso dell'esercito regio, una truppa d'elite temuta su tutti i campi di battaglia, superiore sia da un punto di vista strategico sia tattico, ma anche strumento privilegiato della gloria del re, partecipativo ai cerimoniali della vita a corte, e dunque fiore all’occhiello dell’immagine sfarzosa del potere che i Re di Francia volevano trasmettere al mondo esterno.

Il punto focale della mostra è rappresentato dalla ricostruzione della celebre tenuta indossata dalle Gardes de la Manche, vale a dire quelle Guardie del Corpo della compagnia scozzese destinate ad affiancare il sovrano costantemente, ovunque andasse, fino a sfiorarne, appunto, la “manica”.

Come per altre tenute de La Maison du Roi, si è partiti dall’esame minuzioso di una delle incisioni di Charles Eisen del Recueil pubblicato dalla vedova Chéreau nel 1757.
Sulla base di questa stampa è stato minuziosamente ricostruito il disegno del cosiddetto Hoqueton o cotta d’arme, una sorta di sopravveste di seta bianca sfarzosamente ricamata d’oro, che le Gardes de la Manche indossavano per le cerimonie e in tutte le circostanze ufficiali.
Lavoro non semplice, date le dimensioni piuttosto ridotte della stampa di Eisen: sono stati così disegnati tutti i vari pezzi che componevano la cotta, vale a dire il corpetto, le maniche e le falde, ricostruendone i vari elementi sulla base di immagini coeve tratte da varie fonti (stampe, arredi, stemmi araldici, elementi decorativi architettonici, motivi rococò, ecc.), ricomponendone come in un gigantesco puzzle il disegno in scala 1:1

Fra i pezzi finali, che chiudono simbolicamente l’esposizione, vi è la tenuta indossata dalle Gardes du Corps di Luigi XVI a Versailles nelle funeste giornate del 5-6 ottobre 1789, quando diversi di loro sacrificarono la vita, nello sforzo di salvare la regina Maria Antonietta dalla folla che aveva invaso gli appartamenti reali a Versailles.

In questo lavoro di ricostruzione si è stati agevolati dall’esistenza di diversi ritratti conservati al Musée de l’Armée, e in particolare quello di ottima fattura (dipinto dal celebre Alexandre Roslin), che ritrae Cosme de Beaupoil, Marquis de Saint-Aulaire.

Ma, soprattutto, ci si è basati su un magnifico quadro che ritrae, a grandezza naturale, Charles Grant, Vicomte de Vaux, nella magnifica tenuta di tenente-colonnello delle Gardes du Corps, dipinto nel 1781 e attualmente esposto a Londra dalla Casa d’Aste Colnaghi.

LA RICERCA DOCUMENTARIA: NUMERI E LUOGHI

La mostra “La Maison du Roi 1690-1792” è frutto di oltre 3 anni di studi accurati e minuziosi di più di 4.000 fra documenti storici, dipinti, incisioni, ritratti, stampe, oltre a rarissimi pezzi autentici conservati in collezioni private e pubbliche, in particolare quelle del Musée de l’Armée di Parigi, dello Château de l’Emperi di Salon de Provence, del Museo Nazionale di Zurigo e del Museo dello Château de Penthes di Ginevra;
dei contratti con i fornitori, le fatture di acquisto ecc. custoditi agli Archives Nationales e al Service Historique de l’Armée de Terre di Vincennes;
o ancora dei modelli conservati al Victoria & Albert Museum di Londra e Musée de la Mode et du Costume de la ville de Paris.

Ma la mostra è anche l’esaltazione massima dell’eccellenza artigiana sartoriale, visto che le divise sono state riprodotte seguendo gli stessi metodi e gli stessi procedimenti dell’epoca, usando la stessa qualità e tipo di panni specificati nei contratti di forniture (come ad es. drap de Sedan, d’Elbeuf, de Romorantin o de Berry, serge d’Aumale, raz de Saint-Lô).

Il che in numeri significa:

- Oltre 250 mt di panno finissimo, fornito dalla stessa ditta inglese che da 200 anni veste le giubbe rosse della regina di Buckingham Palace.

- Oltre 300 mt di stoffe e tessuti vari di lana, seta, e lino per fodere e rinforzi

- Oltre 500 mt di gallone d'oro

- Oltre 1.400 mt di gallone d'argento di 4 disegni differenti

- Oltre 250 mt dei vari galloni che componevano la "Livrée du Roy", tessuti a mano su antichi telai in Egitto

Inoltre basti pensare ad es. che il delicato ricamo a mano in filo dorato di ognuna delle due cotte dei manichini che rappresentano la Gardes du Corps (la cotta veniva indossata sopra l’uniforme regolare) è stato realizzato da una ditta specializzata in Pakistan e ha richiesto più di 3 mesi di lavoro per ciascuna cotta.

Immenso è stato anche il lavoro per equipaggiamenti e armi, realizzati con materiali identici a quelli dell’epoca, sulla base dei rari pezzi originali conservati al Musée de l’Armée e in altre collezioni private, oltre che sul lavoro di M. Pétard “Les équipements militaires français”, opera di riferimento fondamentale in questo campo.
In mostra saranno esposte anche 2 alabarde originali, la prima di epoca Luigi XIV per la tenuta del Cent-Suisse, la seconda di epoca Luigi XVI per la Garde de la Manche, 5 spade e 2 fucili originali del '700.

La mostra “La Maison du Roi 1690-1792” dopo Milano sarà nel corso del biennio 2016/2017 a Caserta ( Reggia di Caserta, date da definire), in Francia (Reggia di Versailles, date da definire) e a Londra (sede e date in via di definizione).

CHI E’ GABRIELE MENDELLA?
Nato a Milano il 1° febbraio 1967, è sarto professionale dal 1995.

La sua specialità è la realizzazione di repliche identiche ai modelli originali, ricostruite secondo i più stretti criteri filologici, con l’impiego di tessuti e materiali compatibili, e utilizzando metodi d’assemblaggio conformi alle tecniche e alla prassi sartoriale dell’epoca. Il lavoro, totalmente artigianale, si spinge sino a ricreare i dettagli minori, comprese intelature, impunture, ecc.
Nel 2007 è stato costumista e capo-sarto nella coproduzione russo-inglese del film « The nutcracker 3D », girato in Ungheria, per la regia di Andrej Konchalowsky, diffuso nelle sale cinematografiche di tutta Europa nel 2011.
Nel 2010 è stato chiamato dalla celebre sartoria Henry Poole’s di Savile Row a Londra, sotto la direzione di Mr. Keith Levett, responsabile del Livery Department, per la realizzazione delle nuove livree dei paggi e palafrenieri della Casa Reale Britannica, per Buckingham Palace e le ‘Royal Stables’.
Da tre anni è impegnato nella realizzazione della mostra “La Maison du Roi 1690-1792”